Si prevede che il tribunale USA

confermerà l'innocenza dei cubani
 



A.Perez Fernandez - Avana, 10 novembre (PL)

 

 

La riconsiderazione da parte di un tribunale degli USA della sua sentenza a favore dei cinque antiterroristi cubani, riaffermerà la loro innocenza, ha pronosticato una fonte specializzata.

 

Anche se si è pronunciata soltanto sull'argomento principale riferito alla necessità di un nuovo processo come unica via per ripristinare le garanzie violate, la sentenza precedente è stata molto chiara e comprende tutto il caso, ha detto a Prensa Latina la master in Diritto Nuris Piñero.

 

Gerardo Hernández, René González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González vennero arrestati nel 1998 a Miami mentre raccoglievano informazioni nei gruppi terroristici anticubani aventi la loro base in Florida.

 

I Cinque, come sono internazionalmente conosciuti, sono stati condannati a severe pene carcerarie oscillanti tra i 15 anni e il doppio ergastolo, tutte quante revocate lo scorso 9 agosto e adesso in attesa di venire confermate dai 12 giudici di Atlanta.

 

L’esperta cubana ha riferito che la revisione della sentenza precedente ubbidisce ad una procedura straordinaria stabilita dalla regolamentazione federale degli appelli nordamericana, utilizzabile dalla Procura.

“Tuttavia”, ha avvertito, “in questo caso particolare si sta cercando di guadagnare tempo e di soddisfare gli interessi della mafia cubano-americana”.

 

“La nuova sentenza” – ha detto – “riaffermerà l’innocenza dei Cinque e metterà in evidenza l’impotenza della Procura in rappresentanza del Governo nordamericano, quello stesso Governo che dice di difendere i diritti umani ma che, in questo caso, viola le garanzie del processo”.

 

La Master ha spiegato che la decisione adottata da questo gruppo di 3 giudici il 9 agosto scorso è stata unanime, e che non è usuale che il plenum dei 12 giudici riesamini sentenze in questi casi.

 

“Ma” – ha aggiunto – “il sistema statunitense stabilisce anche che, come è successo adesso, un magistrato attivo possa formulare la sua richiesta di riconsiderazione fatta da una delle parti, in questo caso la Procura”.

 

La nota avvocatessa ha sottolineato il fatto che la votazione di 12 giudici a favore della riconsiderazione della sentenza precedente è avvenuta a maggioranza semplice, dimostrando che altri magistrati condividono la decisione già presa.

 

Per quanto riguarda la prima decisione, la Piñero ha sostenuto che questo procedimento straordinario non l’annulla necessariamente.

 

“La sentenza sta lì”, ha segnalato e ha aggiunto che “nel nuovo  processo  un gruppo di giudici la sosterrà  mentre l’altro si schiererà contro, mentre le parti (la difesa e la procura), esporranno i loro argomenti”.

 

Atlanta sta per stabilire un programma di presentazione delle relazioni alle parti coinvolte per la successiva valutazione dei 12 giudici, un processo che non ha un termine prefissato.

 

Con molta sicurezza la Piñero ha indicato che questo procedimento può richiedere tempo, ma che infine i Cinque vinceranno il caso perché è dimostrato che i prigionieri sono innocenti, come è stato detto già da tre giudici di Atlanta.

 

La specialista ha segnalato che il 27 maggio anche il Gruppo delle Detenzioni Arbitrarie dell’ONU lo ha riconosciuto, ammettendo che i diritti degli antiterroristi sono stati violati.

 

“Un processo così tortuoso costituisce una tortura e un trattamento psicologico crudele che avrebbe danneggiato qualsiasi essere umano, ma i Cinque sono uomini così degni e dai principi così forti che è difficile sottometterli”, ha concluso.

 

 

La Corte d’Appello riesaminerà

la decisione sui Cinque

 

3 novembre 2005

 

La Corte d’Appello dell’11º Circuito di Atlanta ha accettato di valutare l’appello della Procura di Miami riguardante la sospensione delle condanne ai Cinque cubani incarcerati ingiustamente negli USA per aver lottato contro il terrorismo.

 

"Devo ammettere che sono deluso per il ritiro della prima sentenza. Dovremo rivolgerci alla Corte in seduta plenaria, ma si tratta di una lunga battaglia", ha commentato Paul McKenna, uno degli avvocati dei cubani, che comunque non ha ritenuto la decisione un passo indietro, ha reso noto AP.

 

Questa istituzione giudiziaria ha deciso a maggioranza che i suoi 12 magistrati in attivo riesaminino il caso in seduta plenaria, ha reso noto martedì il sito digitale antiterroristas.cu

 

Il 9 agosto scorso tre giudici dello stesso Circuito avevano deciso all’unanimità che il processo celebrato contro Gerardo Hernández, Fernando González, Antonio Guerrero, Ramón Labañino e René González registrò irregolarità processuali da parte della Procura.

 

I Cinque, come sono conosciuti nelle campagne internazionali per la loro liberazione, vennero arrestati nel 1998 a Miami mentre stavano raccogliendo informazioni sui gruppi responsabili di azioni terroristiche contro Cuba e condannati a dure pene detentive.

 

I tre magistrati di Atlanta avevano considerato che la capitale dello stato della Florida, dove è stato celebrato il processo, sia da considerarsi un ambiente ostile e prevenuto nei confronti degli imputati e avevano ordinato la realizzazione di un nuovo processo.

 

La sentenza emessa nell’agosto scorso da tre giudici si basava sulla pubblicità negativa diffusa intenzionalmente prima e durante il processo contro gli accusati e sulla parzialità della giuria, sottoposta alla pressione della stampa.

 

La nuova azione della Procura ha il proposito di prolungare la situazione illegale di sequestro sofferta dai detenuti, che continuano ad essere rinchiusi in carceri di massima sicurezza con pochissime opportunità di contattare gli avvocati che li rappresentano.

 

Denunciando questa situazione, migliaia di intellettuali e personalità sociali e politiche di tutto il mondo hanno firmato una lettera indirizzata al Procuratore Generale USA, nella quale esigono la liberazione immediata dei Cinque.