Palestina e Iraq in primo piano nel

 

 Vertice Sud America - Arabia

A.Sardiña, inviato speciale Brasilia, 10 maggio (PL)

 

 

La creazione di uno stato palestinese indipendente, i ritiro israeliano dai territori occupati e la devoluzione della sovranità sottratta all’Iraq sono stati i temi in primo piano collocati in agenda all’apertura del vertice Sudamerica – Arabia. Dopo l’inaugurazione dell’incontro fatta dal presidente del Brasile Luiz Iñacio Lula da Silva, questi temi sono stati abbordati dal presidente dell’Algeria Abdelazis Bouteflika, dal presidente della Lega Araba e dal segretario generale di questa, Amre Mousa.

 

Nella sessione inaugurale ha parlato anche il presidente del Perù, Alejandro Toledo a nome della Comunità Sudamericana delle Nazioni, ma i politici più applauditi sono stati Lula e i presidenti del Venezuela, Hugo Chávez e dell’Autorità Nazionale della Palestina, Mahmoud Abbas.

 

Bouteflika, dopo aver invitato a mettere a fuoco le gravi crisi che minacciano oggi il mondo intero, ha denunciato la tragedia che vive il popolo palestinese da mezzo secolo, che è una vera negazione di giustizia.

La comunità internazionale deve fare pressioni e trovare una soluzione definitiva perchè Israele accetti le risoluzioni internazionali e rispetti gli accordi negoziati, poiché il popolo palestinese ha diritto a uno stato palestinese con Gerusalemme come capitale.

 

Il presidente dell’Algeria ha reclamato la ritirata di Israele dai territori arabi occupati sin dal 1967 ed ha espresso la sua preoccupazione per l’Iraq, il cui popolo ha domandato di garantirgli pace, democrazia e sicurezza per trovare la sua strada in libertà.

 

Mousa ha ricordato la domanda del popolo palestinese che sta cercando il suo stato indipendente ed ha avvisato che ignorare questo richiamo è come scatenare il caos internazionale con la guerra e la violenza che tutti vorremmo evitare, ed ha chiesto la ritirata degli israeliani. Egli ha detto anche che la comunità internazionale desidera un futuro di pace per l’Iraq e che si ristabilisca la sua sovranità.

 

Nel suo discorso Lula ha dette che questa è una riunione coraggiosa che vuole avvicinare due regioni distanti ed ha detto che si tratta di un’opportunità storica per fondare la base di una solida collaborazione tra le due grandi zone del mondo in via di sviluppo.

 

Il presidente Lula ha reiterato le sue denunce contro un sistema di commercio marcato asimmetrie e distorsioni come i sussidi del mondo industrializzato ed ha insistito nella necessità di disegnare una nuova geografia economica e commerciale nel mondo.

 

Inoltre ha auspicato un rafforzamento del multilaterismo e la riforma degli organismi internazionali, soprattutto la ONU e tutti gli oratori si sono dimostrati d’accordo su questi aspetti.

 

Le espressioni di Lula, Bouteflika, Toledo e Mousa sulle enormi possibilità di cooperazione che si aprono tra queste due regioni di proiezione continentale sono state pronunciate in perfetta coincidenza ed inoltre è stata messa in risalto l’influenza culturale dell’emigrazione araba nei paesi dell’America Latina.

 

Dopo l’inaugurazione i presidenti e i loro rappresentanti delle 22 nazioni arabe e delle 12 sudamericane hanno iniziato la prima delle tre sessioni di lavoro a porte chiuse che si svolgeranno sino a venerdì 13 maggio.