LA SETTIMANA DELLA CULTURA

 

ITALIANA A L’AVANA

 

 

25 nov.'05 Marzio Castagnedi  

 

 

 

Da lunedi 28 novembre a sabato 3 dicembre si svolge all’Avana l’ottava edizione della Settimana della cultura italiana che inizierà con il concerto di “madrigali, canzoni e danze dell’Italia rinascimentale“ tenuto nella basílica minore di San Francesco di Assisi dal Conjunto de musica antigua Ars longa diretto da Teresa Paz.

 

In serata di lunedi si terrà un ricevimento inaugurale nella villa dell’ambasciatore italiano Domenico Vecchioni, situata al terzo chilometro della Quinta avenida, il lungo viale delle ambasciate in Miramar.

 

Ecco il programma degli appuntamenti culturali.

 

TEATRO:

martedi 29 nell’auditorium del Museo Nacional de Bellas Artes la Compagnia “Absurda Comica” rappresenta “ Mistero buffo “ di Dario Fo con gli attori Stefano di Pietro e Cristiano Beffa.

Sabato 3 dicembre verrà allestita una rappresentazione speciale di “Pinocchio“ da parte del Teatro infantile La Colmenita diretto dal regista teatrale e cinematografico cubano Juan Carlos Cremata.

 

MUSICA:

mercoledì 30 novembre concerto del “Quartetto Siena jazz“ diretto dal trombettista Marco Tamburini con Matteo Addabbo al piano, Silvia Bolognesi al basso e Franceso Petreni alla batteria.

Sabato 3 dicembre il gruppo salentino “Tarántula Rubra Ensemble“ presenta un concerto con tarantelle, pizziche, tammurriate, stornelli.

Il precedente giovedi 1 la musicologa e ricercatrice Anna Nacci con lo stesso gruppo musicale , e assieme alle ricercatrici cubane Natalia Bolivar e Natalia Del Rio, propone una conferenza e lezione pratica di danza e musicad dal titolo “Tarantismo e neotarantismo“ sul tema delle tradizioni musicali e balli popolari del meridione italiano.

 

Venerdi 2  nella sala Covarrubias del Teatro Nacional concerto-spettacolo “Cantando l’Italia“ della cantante Fatima Scialdone  interprete delle  più belle canzoni della musica italiana del Novecento con l’accompagnamento al pianoforte di Francesco Bancalari. La stessa Fatima Scialdone, giovedì primo dicembre, tiene un incontro presso l’Instituto Superior de Arte sul tema “Dizione e fonazione della lingua italiana: drammatizzazione, lettura critica e recitazione “.

 

DANZA:

La Compagnia di danza di Francesca Selva presenta lo spettacolo “Ferita“ e “Inconnus“ con Francesca Selva, Laiza Pucci e Francesca Forgione (giovedi 1 dicembre ).

 

FOTOGRAFIA:

“La plaza vieja de La Habana 1995-2004“ é il titolo della mostra di fotografica di Graziano Bartolini con la presentazione dello Storico della cittàdell’Avana, profesor Eusebio Leal.

 

CONFERENZE: 

martedi 29  “Letture di Dante“ con le voci di Fatima Scialdone, Stefano di Pietro e di Marina Belbusti, professoressa all’universitàdell’Avana e responsabile culturale dell’ambasciata italiana.

Nello stesso giorno, Danilo Manera, professore di letteratura spagnola contemporanea alla Statale di Milano, presenta nel quadro del progetto editoriale “ Un mar de suenos “ una conferenza su opere di Giuseppe Prezzolini, Giulio Cesare Croce e Tommaso Landolfi.

Segue l’esposizione fotografica di Graziano Bartolini “ Ciao Loris’, dedicata allo scomparso Loris Romagnoli  presidente dell’Arci-solidarietà di Cesena.

Mercoledì 30: La scrittrice Bianca Pizzorno parla di: “ Dame, mercanti e cavalieri nelle novelle cortesi del  Decamerone“ e la professoressa Mayerin Bello dell’universitàdell’Avana tiene una conversazione dal titolo “Cosa cantano le sirene di Italo Cavino ?”.

Giovedi 1 dicembre: “Identità femminile e cinema in Italia dal dopoguerra ad oggi “, professor Paolo Giunta La Spada. “Il cinema di Pasolini, lo scandalo dell’intelligenza", di Marzio Castagnedi, critico cinematografico. (A proposito di Pasolini si segnala che nel grande Festival del Nuovo Cinema Latinoamericano de La Habana che si svolgerà nella capitale cubana dal 6 al 16 dicembre, verrà presentata anche una retrospettiva di sette film di Pasolini, tra cui “ Il vangelo secondo Matteo’, “Teorema” e “Salò“).

Venerdi 2 dicembre é la giornata dedicata all'Emigrazione e presenza italiana a Cuba con la presentazione del profesor Domenico Campolongo, mentre Ugo Mancini parla di Giuseppe Mazzini nel bicentenario della nascita e Roberto Diaz Martin presenta il documentario della Rai, del 2004, su Antonio Meucci che svolse i primissimi esperimenti dell’invenzione del telefono proprio nella cittàdell’Avana.

 

Concludono la settimana della Cultura Italiana a Cuba, un concerto della Banda Nacional de Conciertos diretta dal Maestro Moisés Hernandez Dumenigo en Plaza de Armas, e una visita storica al memorial Antonio Maceo in commemorazione di una targa in bronzo che venne offerta dal Comitato Italiano nel lontano l905. La visita é organizzata dal prof. Domenico Campolongo.

 

Questa ottava edizione della Settimana della Cultura Italiana all’Avana é stata promossa e organizzata dal Comitato cubano della Società Dante Alighieri della quale é presidente la professoressa Manuela Favoino.

Hanno aderito e collaborato fattivamente l’Ambasciata italiana e i Ministeri cubani della Cultura e degli Esteri. Assente invece qualsiasi patrocinio o partecipazione da ministeri italiani, poiché Italia e UE mantengono “l’ embargo culturale e diplomatico”ufficiale decretato nel giugno 2003 contro Cuba, nonostante la recente proposta di sospensione  del governo spagnolo di Zapatero.

L’ultima occasione nella quale un rappresentante politico e istituzionale italiano ha presenziato a Cuba, rimane dunque la visita ai primi di marzo 2003 dell’allora vice-Ministro agli Esteri Mario Baccini dell’Udc (oggi Ministro della Funzione pubblica) . In quell'occasione l’onorevole Baccini espresse ( testuale) “molto cordiali sentimenti di amicizia da Roma all’Avana“. Sorridente entusiasmo manifestò allora il vice-ministro Baccini durante una cerimonia con il cardinale Jaime Ortega, arcivescovo dell’Avana, l’ambasciatore italiano Elio Menzione e lo stesso Fidel Castro, evento nel quale il governo cubano regalò un antico palazzo coloniale perfettamente restaurato (due piani, 21 stanze, aria condizionata, telefono e tv internazionali ) all’Ordine delle suore di Santa Brigida rappresentate in quella occasione dalla felicíssima Badessa dell’Ordine monastico Madre Tekla.