Con la bandiera per un mondo migliore


Fidel ha partecipato alla prima consegna dei diplomi nella

 

Scuola Internazionale di Educazione Fisica e Sport

 

 

R.P.VALDÉS-FOTO: A.BORREGO 8 agosto 2005

 

 

"Un mondo migliore è possibile e sono certo che voi ne sarete i portabandiera" ha dichiarato il Comandante in Capo Fidel Castro durante la cerimonia di consegna dei diplomi dei primi 505 studenti della Scuola Internazionale d’Educazione Fisica e Sports (EIEFD).

 

"Voi ci avete ringraziato, ma siamo noi quelli che lo devono fare, perchè voi rappresentate una prospettiva piena di speranze" ha detto ancora dal Palazzo delle Convenzioni, di fronte ai giovani di 48 nazioni.

 

"Stiamo vivendo una nuova era storica", ha sottolineato Fidel ed ha ricordato quando iniziarono le lezioni, un anno dopo la presentazione di questo progetto.

 

"Quanti sono gli studenti che si diplomano in questa specialità in Europa o negli Stati Uniti"? ha chiesto, segnalando che negli USA se si spendesse su quei 500 mila milioni di dollari che si sciupano in armi per dominare il mondo, solo l’1%, si potrebbero aprire mille scuole del genere.

 

Il leader della Rivoluzione ha detto che nella EIEFD dove ci sono studenti di 74 paesi si miglioreranno le installazioni e si costruirà un edificio che permetterà l’iscrizione di 1600 ragazzi. "Questo mondo migliore è possibile e dev’essere generoso" ha dichiarato ancora Fidel, riferendosi all’importanza dell’educazione. I governi che praticano il genocidio invece necessitano popoli ignoranti, ha specificato.

 

Fidel ha detto che è stato un pomeriggio emozionante ed ha ricordato la coincidenza con l’inaugurazione del XVIº Festival della Gioventù e gli Studenti a Caracas.

 

GLI ALTRI INTERVENTI

 

Ileana Roque, rettrice della EIEFD, ha ricordato, aprendo la cerimonia, che Fidel parlò per la prima volta del progetto il 3 settembre del 1999 e in poco più di dieci mesi si realizzò la ristrutturazione d’una vecchia scuola militare, con l’obiettivo di formare professionisti il cui valore principale dev’essere la solidarietà umana. Oggi consegnando i diplomi ci sentiamo molto soddisfatti, ha dichiarato.

 

Ulises Benavente, un alunno del Venezuela, ha ringraziato per l’opportunità che ha avuto ed ha commentato che nel suo paese esistono molte persone che non avrebbero mai potuto studiare ed oggi lo fanno grazie ai nuovi programmi.

 

Poi dieci alunni tra i migliori hanno ricevuto dalle mani di Fidel i loro diplomi e un volume di "Don Chisciotte della Mancia"·, come tutti gli altri diplomati. Il messicano Javier Roldán ha detto che: "Cuba ci ha formato come professionisti, ma anche come uomini".

 

Ramon Cardose, direttore dell’Istituto dello Sport del Venezuela ha detto che Cuba pone le sue conquiste al servizio della comunità mondiale e che lo sport sarà un salvagente per la gioventù.

 

Adán Chávez, ambasciatore del Venezuela nell’Isola ha affermato che questo è un nuovo esempio di come si elabora l’integrazione e che un’autentica rivoluzione come quella cubana non vive solo per i suoi concittadini.

 

La notte è terminata al ritmo della canzone di Silvio "No hacen falta alas"... ( non servono le ali...).