Più di un milione di elettori si

 sono recati domenica alle urne


Ci sarà un terzo turno elettorale

 

M.J.MAYORAL 26 aprile 2005

 

 

Sono stati 1.075.275 (il 93,35% degli aventi diritto) i cittadini che si sono recati domenica alle urne per il secondo turno delle votazioni che dovevano eleggere 1.174 delegati di circoscrizione, secondo un rapporto della Commissione Elettorale Nazionale (CEN).

 

"Questo dato sulla partecipazione", ha indicato il vicepresidente della CEN, dott. Juan Vela Valdés, "è stato rilevato alla chiusura dei collegi ed è superiore dell’1,84% a quello dell’ottobre 2002, pari al 91,51% degli elettori".

 

Questo turno elettorale si è svolto nelle zone dove il 17 aprile nessuno dei candidati aveva ottenuto la metà più uno dei voti validi, come prescritto dalla legge.

 

I 4819 collegi interessati hanno aperto fin dalle 7 di domenica, in quanto le autorità elettorali si sono adoperate per offrire nuovamente tutte le facilitazioni possibili per l’esercizio del suffragio, nonostante la legislazione nazionale in materia non preveda la sua obbligatorietà; a Cuba il voto è libero, uguale, segreto, diretto ed i candidati vengono scelti dai cittadini.

 

In conformità con le norme giuridiche vigenti (Legge numero 72 del 1992), nel secondo turno viene dichiarato eletto in ogni circoscrizione il candidato che ottenga il maggior numero di voti; il risultato non è insomma soggetto ad una percentuale minima.

 

All’ora di chiusura di questa edizione del Granma non si erano ancora concluse le operazioni di voto in tutte le località; tuttavia già si sapeva che sarà necessario un terzo turno nella circoscrizione numero 24 del municipio di Cueto, ad Holguín, in quanto i due candidati hanno ottenuto 252 voti ciascuno.

 

A norma di legge il terzo turno deve svolgersi ad un massimo di 10 giorni dal secondo. La legge prevede anche che, nel caso di un nuovo pareggio, continueranno a svolgersi turni elettorali fino alla vittoria di un candidato.

 

Per queste consultazioni sono state create 15.112 circoscrizioni elettorali per eleggere un uguale numero di rappresentanti (la maggior parte dei quali già passati al primo turno). Una volta che tutti siano stati eletti si riuniranno di diritto, costituendo le loro rispettive Assemblee Municipali del Potere Popolare, per un nuovo mandato di due anni e mezzo. Corrisponderà al Consiglio di Stato segnalare la data di queste riunioni costitutive, nelle quali i delegati dovranno eleggere tra i loro componenti il Presidente ed il Vicepresidente.

 

Le proposte di candidatura per occupare questi incarichi saranno presentate in ogni territorio dal presidente della Commissione di Candidatura Municipale. Tutte le Assemblee avranno diritto a pronunciarsi a favore o contro le proposte sottoposte alla loro valutazione, così come a sostituire uno qualsiasi dei due candidati, con il voto della metà più uno dei delegati presenti nella sessione. Solo dopo l’approvazione della candidatura si procederà all’elezione segreta e diretta.

 

Per essere eletti, tanto il Presidente quanto il Vicepresidente dovranno contare su più del 50% dei voti validi emessi. In caso di pareggio verranno effettuate nuove votazioni fino all’ottenimento della maggioranza dei voti.