Confermate le denunce di torture

ai prigionieri a Guantánamo

 

4 maggio 2005 (PL)

 

Una commissione d'indagine dell’Esercito degli Stati Uniti ha concluso che nella base navale del Pentagono a Guantánamo, Cuba, i prigionieri furono sottoposti a torture durante gli interrogatori, lo ha reso noto The New York Time.
 

In una articolo pubblicato questa domenica, nel territorio occupato da Washington contro la volontà delle autorità dell’Isola i prigionieri furono sottoposti ad “abusi e umiliazioni” come parte degli esperimenti per ottenere informazione.

Il quotidiano, al dire di funzionari dell’Ufficio della Difesa, evidenzia che la relazione sulla ricerca sarà pubblicata nelle prossime settimane.

Nei rapporti dell’Esercito ci sono relazioni di ufficiali del FBI, i quali hanno denunciato ai loro superiori come “i detenuti erano sottoposti a diversi tecniche di trattamento severo”.

Le testimonianze rendono conto che donne interrogatrice stringevano i genitali ai detenuti, mentre altri prigionieri erano obbligati a restare durante ore in terra, ammanettai e nudi.

L’investigazione, capeggiata dal generale Randall M. Schmidt, ha valutato la prima ricerca formale sulle pratiche d' interrogatorio con i più di 400 rei di Guantanamo, che sono stati marchiati dagli Stati Uniti con il titolo di “combattenti nemici”.

Sotto questo nominativo, il governo del presidente George W. Bush si attribuisce il diritto di mantenerli al margine di tutta l'assistenza legale, al non riconoscerli come prigionieri di guerra, nonostante che la maggiore parte di loro furono catturati durante l’invasione americana dell' Afghanistan.

La ricerca dell’Esercito ha messo in risalto che l’Unione Americana per le Liberta Civile ha evidenziato l’esistenza di memorandum dell' FBI nel quale si mette in evidenza le torture cui sono stati sottoposti i carcerati in questa illegale base, localizzata all’oriente di Cuba.

 

Un’indagine militare ha riscontrato soprusi nella base navale di Guantánamo

WASHINGTON.- Domenica scorsa è stato reso noto che un’indagine attuata da militari statunitensi di alto rango sulle accuse di soprusi contro i prigionieri di Guantánamo ha constatato che vari detenuti sono stati maltrattati o umiliati.

Sono queste le conclusioni del rapporto non ancora reso pubblico, stando a quanto pubblicato dal quotidiano The New York Times, che cita fonti del Pentagono.

Il resoconto includerà i resoconti degli agenti del FBI, "che hanno deplorato varie forme di trattamento severo al quale diversi detenuti sono stati sottoposti in loro presenza".

Il quotidiano newyorkese segnala che i menzionati agenti dell’FBI hanno scritto in memorandum segreti di aver visto come le donne che effettuavano gli interrogatori strizzavano i genitali dei prigionieri e come altri detenuti, nudi e ammanettati, venivano costretti a stare distesi sul pavimento per ore.

The Times sottolinea che la nuova indagine, guidata dal generale Randall M. Schmidt delle Forze Aeree, sarà la prima a concentrarsi esclusivamente sulle pratiche di interrogatorio applicate nella base statunitense di Guantánamo (Cuba).

L’articolo pubblicato segnala che il nuovo rapporto del generale Schmidt cade nel momento in cui un numero sempre maggiore di prigionieri liberati da Guantánamo offre ai giornalisti e agli avvocati testimonianze del trattamento ricevuto durante la loro detenzione.

Il quotidiano indica che l'esercito ha sostenuto durante molto tempo che i soprusi a Guantánamo sono aberrazioni per le quali i soldati hanno affrontato misure disciplinari.

La pubblicazione segnala che mancano ancora varie settimane prima che il generale Schmidt termini il rapporto e lo renda pubblico. (EFE)