GUANTANAMO


Sempre più milioni di dollari per l’Auschwitz tropicale!



Jean Guy Allard – Speciale per Granma Internacional  28 febbraio 2005

 

 

 

Mentre il mondo è sconvolto per le notizie  delle torture inflitte dal

Liberati sei prigionieri detenuti nella base militare di Guantánamo dagli USA

Un Tribunale Militare nordamericano ha ordinato di liberare sei detenuti accusati di terrorismo, che erano reclusi da tempo nel campo di concentramento  che gli Stati Uniti occupano illegalmente nella base navale di Guantánamo, nell’oriente dell’Isola di  Cuba.

I giudici militari che stanno valutando la situazione di centinaia di reclusi hanno dato informazioni anche sulla detenzione di altre 30 persone che dovranno subire le degradanti condizioni carcerarie che si infliggono in questa  prigione statunitense.

Sei prigionieri processati però non potevano far parte della categoria dei “combattenti nemici”  inventata da Washington per giustificare il sequestro  di queste persone a Guantanamo; inoltre non esistevano prove della loro colpevolezza e così sono stati liberati su ordine del Tribunale Militare.  

Privati di tutti i loro diritti e sottoposti a torture e maltrattamenti gravi i detenuti di Guantánamo  sono accusati di appartenere alla rete “Al Qaeda” o di essere membri del governo Talibano dell’Afghanistan.

I tribunali militari hanno svolto dettagliate investigazioni ed hanno confermato la detenzione di 440 persone. Inoltre hanno ordinato la liberazione di 18 reclusi , anche se sino ad oggi solamente un prigioniero ha ricuperato la libertà.

In totale i giudici del Tribunale Militare hanno svolto dettagliate indagini su 558 detenuti

La comunità internazionale è ancora sconvolta ed allibita dopo la diffusione da parte dei mezzi di comunicazione degli stessi Stati Uniti delle foto che mostravano l’uso della tortura e di maltrattamenti degradanti  inflitti ai prigionieri  dai militari del Pentagono in Iraq e in Afghanistan.

personale nordamericano – militari, poliziotti e mercenari – a centinaia di prigionieri anonimi nel campo di concentrazione di Guantánamo, l’amministrazione Bush non solo nega gli abusi, non solo non accetta di liberare le vittime detenute senza prove, ma aumenta anche in maniera spettacolare i fondi destinati a queste detenzioni eterne.

Al colmo del cinismo il presidente Bush ha incluso nello stesso bilancio un supplemento di milioni di dollari destinati alle nuove installazioni carcerarie... e un fondo per le vittime del maremoto dell’Oceano Indiano!

Una settimana fa circa, il Pentagono ha reso pubblica la notizia del progetto della costruzione di una nuova prigione nella base navale di Guantánamo illegalmente occupata nel territorio cubano. Il nuovo carcere costerà circa 25 milioni di dollari ed avrà anche un’ala per le cure psichiatriche, che costerà 1,7 milioni di dollari. Questo conferma l’intenzione di mantenere prigionieri permanentemente centinaia di detenuti senza speranza di liberazione.

Tranquillamente il governo di Bush ha cercato di nascondere una spesa preventiva di 82.000 milioni di dollari per coprire le operazioni militari in Iraq e in Afghanistan, con un aumento di circa 15 milioni di dollari... il costo previsto per la nuova installazione è passato da 25 a  41,8 milioni...

Lo stesso fondo straordinario richiesto da Bush per le spese militari include 950 milioni per le decine di migliaia di vittime del Tsunami in Asia, una modesta frazione su un totale di 82.000 milioni, destinati ad  infliggere sempre più sofferenze alle nazioni occupate dalle truppe dell’impero.

 

DAVANTI AL MARE UNO SBARRAMENTO CHE COSTA 5 MILIONI DI DOLLARI

 

I fondi destinati a Guantanamo appaiono nella sezione delle costruzioni militari del documento e verranno destinati alla costruzione di un’installazione permanente e di uno sbarramento di sicurezza. Il denaro è destinato a un edificio  nel “Camp Six” una delle varie installazioni di detenzione della base. Alcune fonti hanno descritto il nuovo carcere come un edificio con 200 celle individuali, stanze per gli interrogatori complete di telecamere per la vigilanza.

Lo sbarramento di sicurezza di alta tecnologia permetterà di vigilare l’installazione e soprattutto gli accessi; il suo costo che era di circa quattro milioni, ora supera i cinque. Lo sbarramento si snoda davanti al mare.

La nuova costruzione è stata decisa dall’amministrazione Bush senza valutare il fatto che i tribunali nordamericani stanno studiando la legalità delle detenzioni permanenti di sospettati senza nome e senza volto, contro i quali, nella maggioranza dei casi non esistono nemmeno prove d’accusa.

Il capo dello stato maggiore congiunto degli USA, Richard Myers, hagen. Myers annunciato che “alcuni dei prigionieri sono così pericolosi che non li si può liberare e che saranno detenuti a Guantánamo, senza considerare quello che le Corti decideranno.

“La richiesta di fondi avviene mentre la prigione a sud - est di Cuba è vincolata a uno dei peggiori scandali di tortura”, commenta il The Miami Herald, che non si distingue certo per i suoi reclami umanitari... paradossalmente questo quotidiano sembra l’unico che si è reso conto delle anomalie dei calcoli esposti dalla Casa Bianca.

 

“CREARE LE CONDIZIONI PER DEGLI INTERROGATORI SODDISFACENTI!”

 

Lo sviluppo delle nuove installazioni carcerarie di Guantánamo “va gen. Millerorientato”, stando ai concetto del suo primo comandante, il maggior generale Geoffrey Miller, i cui “successi” sull’uso della tortura lo avevano portato rapidamente ad Abu Ghraib.

In un libro esplosivo intitolato “Torture and Truth” (tortura e verità) del giornalista inglese Mark Danner, appena pubblicato, si legge che Miller è stato chi ha suggerito la riorganizzazione dei luoghi di detenzione per aiutare le guardie a creare le condizioni per “degli interrogatori soddisfacenti!”

Grazie all’intervento di Miller le torture e le umiliazioni inflitte dalle guardie nell’estesa rete nordamericana dei campi di concentrazione e negli interrogatori ai nemici combattenti, hanno raggiunto il culmine, come ha segnalato il quotidiano The Guardian, commentando il libro.

I prigionieri sono stati incappucciati, minacciati di torture con le pistole puntate alla testa, obbligati a spogliarsi completamente, a mangiare maiale e bere alcool (musulmani ai quali è vietato dalla religione), picchiati a sangue anche con strumenti come sedie o scope, appesi alle cornici delle porte con manette, minacciati di morte con scariche elettriche, la testa sommersa in secchi d’acqua, obbligati a simulare la masturbazione, obbligati a sdraiarsi uno sopra l’altro mentre li fotografano e orinavano loro addosso, minacciati.

In un caso uno dei prigionieri è stato morso gravemente  da un cane, alcuni altri sono stati sodomizzati con una lampada chimica, montati come cavalli, obbligati ad indossare indumenti intimi femminili, violati, privati del sonno, esposti al sole più forte, costretti in posizioni stressanti per giornate, posti nudi in celle di cemento  nella più completa oscurità per giornate intere...

la democrazia USA rende liberi...o noLo steso The Guardian racconta che nell’ottobre del 2002 il tenente colonnello Jerald Phifer, allora capo degli interrogatori a Guantánamo, chiese il permesso alle più alte autorità di infliggere maggiori crudeltà ai detenuti.

Nella sua lettera l’ufficiale enumerava una serie di maltrattamenti, specificandone l’applicazione ed elencando anche il “Waterboarding”, una tecnica che dà al torturato la sensazione di morire soffocato.

Il documento è giunto sul tavolo di Donald Rumsfeld, il segretario alla difesa di un governo che prossimamente pretenderà di apparire a Ginevra come un difensore dei diritti umani!