Un giorno di trionfo per

la nostra Medicina

Consegnati riconoscimenti a medici e stomatologi in occasione del 40° anniversario della prima consegna delle lauree sul Pico Turquino

 



A.R.JÁUREGUI-15 novembre 2005

 

Il Ministero della Salute Pubblica, a nome del popolo cubano, ha consegnato ieri un diploma di riconoscimento ai primi medici e stomatologi laureati dalla Rivoluzione 40 anni fa, in una cerimonia effettuata nell’Aula Magna dell’Università de L’Avana e presieduta dai membri del Burò Politico José Ramón Machado Ventura e José Ramón Balaguer Cabrera, titolare della Salute.

 

Il 14 novembre 1965, sul Pico Turquino e alla presenza del leader della Rivoluzione Fidel Castro, si svolse la storica consegna delle lauree a 426 uomini e donne che inaugurarono con la loro pratica una nuova tappa dei servizi sanitari nel paese.

 

Il giuramento di quel gruppo comprendeva, tra l’altro, la sua rinuncia all’esercizio della Medicina privata, il dovere di estendere il servizio medico rurale, il dare impulso alla prevenzione tra la popolazione e l’offerta di aiuto disinteressato ai popoli necessitati.

 

Il Ministero della Salute Pubblica – dopo aver definito quella giornata con le stesse parole utilizzate allora da Fidel: "Una giornata di trionfo per la nostra Medicina" –, ha riflettuto sull’importanza di questo giuramento per la Rivoluzione, il popolo ed il Sistema Sanitario cubano.

 

"La rinuncia alla Medicina privata", ha messo in risalto, "ha dato un indirizzo differente alla pratica medica, quello che si proponevano e sognavano Fidel e la Rivoluzione. Quattro decenni dopo Cuba dispone di un sistema sanitario che non può esistere da nessun’altra parte del mondo, poiché la Salute Pubblica è un caposaldo del nostro Stato Socialista, fondamento ed essenza della Rivoluzione".

 

Balaguer ha ricordato nel suo intervento che nel 1959 il paese disponeva di 6.000 dottori, con una media di un medico ogni 1.000 abitanti. La metà di questi professionisti emigrò. "Oggi cuba può contare su 71.000 dottori e dottoresse" ha enfatizzato "e questa cifra dimostra quel che ha significato la Rivoluzione per questo settore".

 

Ha anche commentato come la storia dei lavoratori della Salute in questi anni sia stata legata al servizio e alla consegna disinteressata ad altri popoli fratelli ed ha messo in risalto che attualmente non esiste nessuna società al mondo che disponga della ricchezza in capitale umano sulla quale può contare l’Isola. "Gli uomini e donne della Sanità cubana, a prescindere dalle circostanze politiche, diplomatiche ed economiche", ha precisato, "hanno assistito paesi d’Asia, Africa e America Latina non pensando al sacrificio, ma al dovere".

 

"Voi siete parte di questo capitale umano", ha aggiunto Balaguer "e mi congratulo con voi per quel momento che avete vissuto e che è rimasto plasmato nel vostro giuramento, per il giorno d’oggi, per la storia di questi anni, per quel che avete fatto e contribuito a fare".

 

Durante la cerimonia è stato reso omaggio ai professori che allora formarono questo gruppo d’avanguardia ed ai caduti nelle missioni in Angola e Guinea Bissau. Il dottor Ángel Fernández, che ha parlato a nome dei colleghi, ha inoltre reso omaggio a Pedro Borrás, primo studente di Medicina morto difendendo la Rivoluzione durante i combattimenti di Playa Girón e simbolo della sua generazione.

 

Secondo quanto ha reso noto Fernández, il 51% di questi medici e stomatologi si è meritato l’ammissione al Partito e molti hanno ricoperto importanti incarichi dirigenti. Il 96% si è qualificato come Specialista di Primo o Secondo Grado, il 71% come docente ed il 20% come ricercatore.

Più della metà ha compiuto una o più missioni internazionaliste, mentre il 6% ha raggiunto il livello di scienziato.