nota stampa

 

Dichiarazione dell’ambasciatore
 

di Cuba in Brasile

 

E.GÓMEZ DÍAZ - 1 novembre

 

 

La rivista Veja, nella sua edizione di domenica 30 ottobre, che circola anche in Internet, ha pubblicato un ampio e ingiurioso articolo sul presunto aiuto di Cuba alla campagna elettorale del presidente Luis Inacio Lula da Silva nell’anno 2002.

 

Il Governo di Cuba respinge categoricamente queste calunnie e conferma di non aver mai interferito negli affari interni di questa nazione fraterna, responsabilizzando totalmente di questa manovra propagandistica gli aggressivi piani dell’imperialismo contro Cuba e contro Lula.

 

Coloro che orchestrano questa campagna di menzogne contro Cuba e contro il governo brasiliano cercano di danneggiare le relazioni bilaterali tra i due paesi, caratterizzate da un dialogo fraterno, dal rispetto reciproco e dalla non ingerenza negli affari interni delle due nazioni.

 

Appare evidente che chi oggi mente spudoratamente, pretende di ostacolare i progetti sempre più ampi di cooperazione tra i nostri due paesi e soprattutto vuole danneggiare l’implementazione della "Operazione Miracolo" in Brasile, che permetterà a decine di migliaia di brasiliani con scarsi bilanci di farsi operare agli occhi e recuperare la vista gratis.

 

Quello che Cuba ha offerto al governo del Brasile in maniera assolutamente gratuita è quello che realmente infastidisce i nemici dei due paesi, cioè la forma solidale e disinteressata di dare la possibilità di operare, ogni giorno non meno di 100 pazienti brasiliani, la cui assistenza con il ricovero e il trasporto aereo non costeranno nulla al governo del Brasile nè ai pazienti stessi.

 

La proposta di Cuba di offrire borse di studio di specializzazione per oculisti a medici brasiliani laureati di recente nella Scuola Latino Americana di Medicina di Cuba con l’apporto di specialisti cubani, se sarà necessario, include anche la decisione di donare un centro di oculistica equipaggiato con la più alta tecnologia attuale, che permetterà al Brasile di realizzare anche 100 mila operazioni gratuitamente ogni anno.

 

Per il governo cubano è chiaro che queste assurde accuse nel contesto di una prossima visita del presidente degli Stati Uniti in Brasile cercano di sviare l’attenzione dalla sempre più complessa realtà che il Signor Bush deve affrontare, nel mezzo di investigazioni di corruzione dei più importanti leaders del suo partito e del suo circolo più stretto di collaboratori; accusato per l’insostenibile e mondialmente condannata presenza militare in Iraq che è costata la vita già a più di duemila nordamericani, perseguitato da indici di popolarità sempre più bassi e assediato e contrastato persino dai settori più conservatori del Partito Repubblicano, che non sono d’accordo con gli errori del suo governo.

 

Con queste volgari menzogne si cerca anche di sviare l’attenzione dalla crescente condanna dei popoli del continente alle aggressive ed egemoniche ingerenze politiche dell’attuale amministrazione statunitense e allo strepitoso fallimento dell’ALCA come progetto di dominio regionale.

 

Il governo di Cuba reitera la sua condanna della menzogne pubblicate dalla rivista Vieja e conferma il suo rispetto e l’amicizia verso il popolo del Brasile e verso il governo guidato dal presidente Lula da Silva.