Hanno scatenato una

 

guerra senza frontiere


insicurezza e paura sono il comune denominatore


PÉREZ ESQUIVEL

 

 

Inviamo il nostro sostegno e la nostra solidarietà al popolo della Gran Bretagna e soprattutto alle famiglie colpite dagli attentati terroristi di Londra che hanno provocato moltissimi morti e centinaia di feriti.

 

Condanniamo e respingiamo con tutte le nostre energie ogni genere di terrorismo, provenga da dove vuole, come quello provocato dall’oscurantismo di coloro che ricorrono alle bombe cercando d’imporre la paura attraverso il terrore, come Al Qaeda.

 

Non possiamo dimenticarci di segnalare che in questa pazzia e nella violenza che si è scatenata nel mondo, hanno molto a che vedere le politiche imposte come il terrorismo di stato e il comportamento dei governi che non riconoscono le risoluzioni delle Nazioni Unite, il Diritto Internazionale, i patti e i protocolli e che applicano la sistematica violazione dei diritti umani, le torture, le scomparse, le violazioni e gli assassini.

 

Questo è quello che succede nelle prigioni in Iraq, Guantanamo e Afghanistan, con totale e assoluta impunità.

 

Non esistono giustificazioni che avallino la barbarie e il terrore.

 

Non possiamo dimenticare che il 15 febbraio del 2003 i popoli del mondo si sono ribellati per gridare ai loro governi e al mondo NO ALLA GUERRA... ma i governanti non hanno voluto ascoltare questo clamore e hanno condotto i loro popoli alla guerra, invocando menzogne e giustificando l’ingiustificabile e portando il mondo a un punto critico.

 

Hanno sferrato una guerra senza frontiere, dove l’insicurezza e la paura sono il denominatore comune. Dobbiamo alzare le nostre voci e sommarle alle voci del mondo che reclama di fermare questa pazzia prima che sia troppo tardi e che la violenza coinvolga tutti i popoli.

 

Ci addolora profondamente la sofferenza del popolo di Londra, vittima di attentati terroristi, con la perdita di vite umane e tanti feriti.

 

Ci addolora molto l’irresponsabilità dei governanti che si sostengono con le menzogne per i loro interessi politici, militari ed economici, a cui non importa la vita delle popolazioni, coloro che hanno sferrato la guerra e hanno invaso altri paesi...

 

Ci addolora che gli uni e gli altri invochino i loro Dei per giustificare gli orrori e i massacri.

 

Chiediamo azioni internazionali delle chiese, degli organismi internazionali e sociali, per unire tutte le voci e reclamare la fine della violenza.

 

Lamentiamo che le Nazioni Unite siano state neutralizzate e non abbiano la forza di esercitare le proprie funzioni di fronte a tutte le sfide che il mondo deve affrontare.

 

Adolfo Pérez Esquivel

Premio Nóbel de la Paz

Buenos Aires, 7/7/2005