Il Giudice Abbot sa bene quello che fa


Ha negato la libertà vigilata
 a Posada Carriles

 

J.G.Allard 29 luglio 2005

 

Prendendo di sorpresa l’avvocato di Luis Posada Carriles, il giudice dell’immigrazione William L. Abbot ha negato al terrorista la libertà vigilata enumerando una serie di precedenti vincoli al terrorismo ed ha detto chiaramente che sta considerando la partecipazione alle azioni contro Cuba perpetrate nell’epoca di Playa Girón.

 

Secondo Oscar Corral, reporter del Miami Herald presente nella

IL PARLAMENTO DEL VENEZUELA ESIGE L’ESTRADIZIONE DI POSADA CARRILES

(PL) L’Assemblea Nazionale del Venezuela ha ribadito la propria esigenza, sostenendo che il terrorista Luis Posada Carriles, al quale il giudice federale Abbot degli USA ha negato la richiesta di libertà su cauzione, dev’essere estradato in Venezuela.

Il deputato Ricardo Gutiérrez ha valutato come "un passo importante" la decisione della giustizia statunitense di negare la libertà su cauzione a Posada Carriles, ma non è legittimo accusarlo solamente per un’infrazione migratoria.

Gutiérrez ha commentato che Posada dev’essere giudicato anche da una Commissione apposita per i delitti, il terrorismo e le torture inflitte a cittadini del Venezuela dal criminale quando era un dirigente della Direzione dei Servizi di Intelligenza e Prevenzione – DISIP.

Il parlamentare ha considerato che gli accordi bilaterali vigenti per le estradizioni vanno rispettati e che il governo statunitense ha il dovere di inviarlo in Venezuela dove sarà processato dalla giustizia del paese.

Gutierrez ha guidato una commissione speciale dell’Assemblea Nazionale che è andata a Washington per sollecitare dal Governo Nazionale l’estradizione del famoso terrorista.

Il legislatore ha ricordato che l’ambasciata del Venezuela negli Stati Uniti ha consegnato in tempo e in forma corretta alle autorità nordamericane tutte le pratiche, tutte le prove e tutti gli allegati necessari sull’estradizione di Posada Carriles.

corte di El Paso, in Texas, nel momento dell’udienza, il 24 luglio, il magistrato ha precisato che le ultime attività di Posada si possono considerare come atti di terrorismo, stando alle norme vigenti.

 

I commenti di Abbot hanno, a quanto pare, preso di sorpresa l’avvocato di Posada, Matthew Archambeault, perchè il giudice ha dichiarato che includerà l’invasione di Playa Girón, patrocinata dal governo degli Stati Uniti come un atto di terrorismo, stando alle definizioni attuali del terrorismo stesso, scrive Corral.

 

Il giudice ha detto che considera la condanna di Posada a Panama scartando l’indulto dell’ex presidentessa Moscoso ed ha aggiunto che il noto criminale potrà anche essere accusato per altre colpe.

 

Se il Giudice Abbot studia, come se lo propone, il caso di Posada in tutta la sua estensione, sarà il primo magistrato statunitense a porre da una parte le interferenze coniugate dall'FBI, la CIA, la mafia di Miami e la Casa Bianca, in un caso di terrorismo contro Cuba.

 

Luis Faustino Posada Carriles è nato il 15 febbraio del 1928 in Calle Tacón 195 a Cienfuegos e da molto tempo si dedica al terrore, cioè sin da quando abbandonò Cuba il 25 febbraio del 1961.

 

ALCUNI ELEMENTI D’UNA CARRIERA INTERMINABILE

 

Per dare un’idea dello spessore del dossier lasciando da parte le attività di narcotrafficante, la repressione, la tortura e l’eliminazione fisica degli avversari politici sviluppata da Posada in Venezuela e in America Centrale, questi sono alcuni degli elementi della carriera di Posada Carriles.

 

Molte tra queste attività si leggono in documenti declassificati del FBI e della CIA.

 

Fu selezionato per l’Operazione 40 della CIA — che addestrò a Fort Benning, al principio degli anni ’60 decine di sabotatori, assassini terroristi per effettuare l’invasione di Playa Girón; Posada fu ubicato da vari esperti tra i cubano-americani che erano presenti a Dallas quando fu assassinato John F. Kennedy.

 

Nel 1964 si trovava nella regione di Tampa in un accampamento della terrorista Giunta Rivoluzionaria – JURE - e lì addestrò terroristi d’origine cubana. Diresse personalmente un commando terrorista della CIA e realizzò azioni contro l’Isola. Come agente della CIA era vincolato ad Alpha 66, ai Commandos L e al Movimento 30 novembre.

 

A Santo Domingo, nel 1976, fondò il gruppo terrorista Coordinadora de Organizaciones Revolucionarias Unidas (CORU), con Orlando Bosch. Nello stesso anno coordinò una serie di attentati con bombe negli USA, Canada, Spagna, Giamaica, Barbados, Colombia, Trinidad e Tobago e Panama.

 

Ha partecipato alla preparazione dell’attentato che costò la vita, a Washington, a Orlando Letelier e a Ronny Moffit, oltre che al sabotaggio d’un aereo civile della Cubana de Aviación che provocò la morte di 73 persone, il 6 ottobre del 1976.

 

Negli anni ’90 mantenne molti contatti con i terroristi di Miami con i quali cercò di organizzare vari attentati contro il Presidente Fidel Castro e appoggiò varie organizzazioni di Miami per l’acquisto di armi in America Centrale e per l’esecuzione d’azioni violente contro Cuba.

 

Nel 1995 Posada Carriles in complicità con alcuni militari honduregni pose 41 bombe in Honduras, stando alla denuncia del 1997 del dott. Ramón Custodio, dirigente del Comitato Hondureño dei Diritti Umani.

 

Nel 1997 Posada ha partecipato ai preparativi dell’attentato contro il presidente cubano, fallito quando lo yacht La Esperanza sul quale navigava fu intercettato casualmente vicino a Puerto Rico. Nello stesso anno organizzò una campagna di terrore a Cuba usando mercenari che introdussero nell’Isola 14 bombe, delle quali 8 scoppiarono e una uccise il giovane turista italiano Fabio di Celmo.

 

UNA COLLEZIONE DI PASSAPORTI

 

A El Paso i difensori di Posada sono contrari al fatto che è stata depositata presso la corte una lista dei viaggi realizzati dal criminale con falsa identità, in completa illegalità, che includono visite in territorio nordamericano nel 1998 - 1999 e nell’aprile del 2000.

 

Queste date sono molto interessanti perchè è in questo periodo, successivo agli attentati dell’Avana che Posada è coinvolto nelle attività di terrorismo, già citate dal FBI di Miami e è diretto dallo "Special Agent in Charge", Hectór Pesquera, strettamente vincolato a vari capoccia della fauna terrorista della zona.

 

Pesquera che sì è vantato pubblicamente per quelle relazioni in programmi TV e radio, non poteva ignorare le varie visite a Miami dell’Eroe (sic) dei suoi amici... Nel 2000 Posada viveva a El Salvador, nell’edificio La Floresta, tra calle Bogotà e Brasilia e guidava una macchina Honda targata P-364-951. Poi ha realizzato molti viaggi all’estero con un passaporto di El Salvador falso, emesso il 17 marzo del 1998 a nome di Franco Rodríguez Mena.

 

Posada è stato in Nicaragua il 26 marzo dello stesso anno entrando dall’aeroporto internazionale Sandino con 10.000 dollari che gli aveva dato Arnaldo Monzón Plasencia, che aveva incontrato nella città di Estelì per comprare due lancia missili portatili e una certa quantità di C-4, ha scritto lo scrittore ed investigatore del Guatemala, Percy Alvarado.

 

Poi c’è l’entrata illegale negli USA dell’aprile del 2000. Pochi giorni dopo, il 7 maggio, Posada ritorna in Nicaragua e lì compra l’esplosivo. Tra agosto e ottobre del 2000 ha realizzato viaggi in Honduras, Costa Rica, Panama e Stati Uniti.

 

Due dirigenti della FNCA, la Fondazione Nazionale Cubano-Americana, José Francisco "Pepe" Hernández Calvo e Alberto Hernández Sarduy, andarono in El Salvador la prima settimana d’agosto del 2000 per riunirsi con Posada.

 

I due di Miami proposero allora a Posada l’esecuzione d’un piano per assassinare Fidel Castro durante il vertice ispano-americano di Panama. Poco dopo l’incontro anche Gaspar Jiménez Escobedo si era trasferito da El Salvador per incontrarlo a Panama.

 

In quella riunione Posada aveva scelto i complici potenziali tra i quali Santiago Alvarez Fernández Magriña, che ha poi coperto la sua entrata illegale attuale negli USA. In Honduras Posada andò a San Pedro Sula per vedere Rafael Hernández Nodarse (alias Ralph Nodarse), che vive in 5ta Avenida, tra 25 e 26 e con il figlio di lui Joaquín, residente in Circunvalación al numero 26.

 

Costoro sono noti trafficanti d’armi, a parte le attività ufficiali nel settore della televisione. In Costa Rica Posada venne ricevuto dagli agenti della FNCA, Gustavo e Armando Lora Hernández, che avevano contatti con José Francisco "Pepe" Hernández.

 

Il 5 novembre del 2000, pochi giorni dopo un altro breve soggiorno degli USA, Posada tornò a Panama illegalmente via Paso Canoa, con documenti falsi a nome di Franco Rodríguez Mena. Nel suo libro "Cuba confidencial", la giornalista nordamericana Anne Louise Bardach, rivela che Posada le ha confessato di aver realizzato illegalmente nel corso di anni molti viaggi in territorio nordamericano.

 

Il terrorista, nell’intervista del 18 giugno del 1998, afferma che disponeva allora di quattro passaporti di differenti paesi, con identità false.

 

Quando giunse a San Pedro Sula in Honduras, dopo la sua partenza da Panama nell’agosto del 2004, Posada si identificò con un passaporto statunitense falso, a nome di Melvin Thompson. Resta molto da investigare sui movimenti di Posada dentro e fuori dagli Stati Uniti e sulla tolleranza della polizia, concessa a lui e a suoi complici nel corso degli anni, con disastrose conseguenze.

 

Il Giudice Abbot ha molto lavoro davanti a sè!