GLI USA E LA UNIONE EUROPEA SONO PRO O CONTRO I TERRORISTI?
Chi è Luis Posada Carriles

 

19 aprile 2005

 

La presenza nel territorio nordamericano di Luis Posada Carriles, il noto terrorista responsabile dell’esplosione di un aereo della Cubana de Aviación, tra le tante azioni di terrorismo contro Cuba, ha creato una situazione difficile negli Stati Uniti. Cuba ha sempre accusato gli Stati Uniti di avere vincoli e di essere complici negli atti di terrorismo contro Cuba, quel terrorismo che Bush dichiara di voler combattere in tutto il mondo.

 

Uno dei molti terroristi protetti dagli Stati Uniti si chiama appunto Luis Posada Carriles.

 

È un terrorista che fu condannato nel 1976 per aver fatto esplodere un aereo della Cubana, provocando la morte di 73 persone e che riuscì a fuggire travestito da prete dalla prigione e poi si rifugiò in Centro America dove organizzava il traffico di armi, lavorando per i contras del Nicaragua, agli ordini di Oliver North.

 

Posada è stato consulente di vari governi centro americani d'estrema destra come quello di Vinicio Cerezo in Guatemala. Inoltre ha collaborato con vari ministri di El Salvador quando erano presidenti Calderón Sol e Francisco Flores.

 

Nel novembre del 1994, come lo stesso Posada ha riconosciuto, cercò di trasportare delle armi per organizzare un attentato alla vita del presidente di Cuba, Fidel Castro, durante il IV Summit Latino-Americano dei Capi di Stato.

 

Nel 1997 all’Avana ci furono vari attentati terroristi effettuati con bombe in diverse installazioni turistiche. Un giovane italiano, Fabio di Celmo, perse la vita nell’Hotel Copacabana.

 

Gli autori dell’attentato furono arrestati a Cuba e confessarono che operavano agli ordini di Luis Posada Carriles.

 

Nell’agosto del 1998, in Repubblica Dominicana, cercò di organizzare un nuovo attentato contro Fidel Castro durante l’incontro internazionale Cariforum.

 

Il noto terrorista aveva affermato al quotidiano The New York Times nel novembre del 1994 le sue intenzioni di uccidere Fidel Castro in un attentato a Cartagena de las Indias, in Colombia. Poi, nel novembre del 1996 confermò parlando a Canale 23 della televisione di Miami, il suo desiderio di continuare a organizzare attentai contro Cuba.

 

Nel luglio del 1998 dichiarò sempre al The New York Times di aver organizzato nel ‘97 gli attentai alle installazioni turistiche cubane, provocando la morte di Fabio di Celmo.

 

Nel novembre del 2000 le forze di sicurezza di Panama lo arrestarono e lo misero in prigione perché stava preparando un attentato contro il presidente di Cuba, previsto durante lo svolgimento del Summit ispano americano dei Capi di Stato. Processato e condannato a vari anni di carcere, dopo meno di quattro anni di reclusione ha riacquistato la libertà perché la ex presidentessa Mireya Moscoso ha concesso un’amnistia per lui e i suoi complici in cambio di quattro milioni di dollari.

 

I tre complici di Posada Carriles, con nazionalità nordamericana sono stati ricevuti come eroi a Miami, nonostante il loro terribile e criminale passato, con condanne di molti tribunali di vari paesi, includendo gli stessi Stati Uniti. Ora sono liberi a Miami. Solo Posada Carriles non si poteva rifugiare lì perché non ha la residenza nordamericana e inoltre su di lui pendono accuse e denunce di vari paesi che gli impediscono di vivere nella legalità.

 

Ora il momento diplomatico è davvero delicato, perchè Posada Carriles, che ha commesso uno dei più sanguinosi attentati contro l’aviazione civile ha chiesto asilo politico negli USA...

 

Mentre gli Stati Uniti e l’Unione Europea affermano di "lavorare uniti nella lotta contro il terrorismo" e di "sentire l’esigenza di far rispettare la democrazia e i diritti umani dal governo di Cuba", un terrorista internazionalmente ricercato dalla giustiziai, reo confesso di decine di attentati contro civili di molti paesi, afferma tranquillamente di essere entrato illegalmente nel territorio dell’Unione e si permette di convocare una conferenza stampa, tenuta dal suo avvocato, per annunciare la sua volontà di chiedere asilo negli USA.

 

Questo è il momento per Washington e per la Unione Europea, che ha patrocinato la risoluzione contro Cuba nella CDH a Ginevra, di dire al mondo se la lotta contro il terrorismo e per i diritti umani vale in tutti i casi o solo per chi viene segnalato dal dito di Bush.

 

Senza dubbio, come accadde nel 1970 quando segnalarono dalla nave spaziale Apollo XIII al centro di controllo di Huston : "Abbiamo un problema!", ora possono dire che "Il problema si chiama Luis Posada Carriles!" (Frammento da Rebelión)