IL FIGLIO DI LETELIER HA CHIESTO

 L’INTERVENTO DEL CILE

 

Santiago del Cile, 21 maggio (PL)

 

Il figlio dell’ex ministro degli Esteri Orlando Letelier ha chiesto al governoassassinato da terroristi cileno di promuovere azioni legali a proposito della partecipazione del terrorista Luis Posada Carriles (protetto negli USA) all’assassinio di suo padre.

 

Il deputato socialista Juan Pablo Letelier si è riunito con il ministro degli Esteri Ignacio Walker per chiedere che le autorità cilene contattino direttamente i dipartimenti di Stato e della Giustizia nordamericani a proposito del caso.

 

Letelier ha sottolineato che l’indagine sull’assassinio di suo padre e della sua segretaria Ronny Mofit, avvenuti a Washington nel 1976, è tuttora aperta negli Stati Uniti ed esiste la possibilità di approfondire la partecipazione di Posada Carriles ai fatti.

 

Il legislatore ha espresso il suo interesse affinché, attraverso il governo del Cile, le autorità giudiziarie indaghino sulle dichiarazioni dell’ex agente del FBI Cornick Carter relative al ruolo del terrorista e dei gruppi di origine cubana a Miami.

 

Secondo il deputato, Posada Carriles ebbe delle responsabilità, quanto meno, nell’occultamento dei rapporti tra la Direzione Nazionale dei Servizi Segreti (DINA) ed i gruppi che operavano negli USA contro il governo cubano.

 

Letelier ha assicurato che queste indagini sono ancora più importanti dopo le recenti dichiarazioni di Manuel Contreras, già capo della DINA, il quale ha affermato che non fu lui a decidere e agì da solo nell’attentato che costò la vita all’ex ministro del governo di Unità Popolare.

 

"Le affermazioni di Contreras, secondo le quali fu Pinochet a dare l’ordine di assassinare il generale Carlos Prats e mio padre rendono ancora più importante stabilire un rapporto con il governo degli USA, per analizzare come promuovere una causa giudiziaria", ha detto.

 

A proposito di dove vada processato Posada Carriles per questo fatto, indipendentemente dagli altri crimini che commise, ha indicato che "noi, come famiglia, sosteniamo che debba essere processato in Cile".

 

Juan Pablo Letelier ha sottolineato che è molto importante per la famiglia che si utilizzino tutte le vie legali affinché si investighi sul ruolo avuto dal terrorista.

 

"E vogliamo che il governo assuma un ruolo attivo in questo caso", ha affermato.

 

Letelier ha reso noto che il ministro Walker si è mostrato aperto, non solo alla partecipazione del Consiglio della Difesa dello Stato sul tema, ma anche a contattare, attraverso l’ambasciata cilena a Washington, il Dipartimento di Stato e la Segreteria della Giustizia nordamericani.

 

Secondo il legislatore, Walker sostiene la necessità di iniziare l’iter al più presto "e se necessario un’azione preventiva affinché le autorità nordamericane non mettano in libertà Posada Carriles e non gli permettano di uscire dal paese."

 

Oltre alla sua partecipazione all’assassinio dell’ex ministro cileno, il terrorista - che è detenuto dalle autorità migratorie negli Stati Uniti - è responsabile dell’esplosione di un aereo con 73 passeggeri a bordo, sempre nel 1976.

 

Dopo vari anni di prigionia in Venezuela per questi fatti, Posada Carriles riuscì a scappare con l’aiuto della CIA e si trasferì in Centro America per collaborare con il traffico di armi a favore dei contras, che tentavano di abbattere il governo sandinista.

 

Poi, alla fine degli anni ’90, partecipò a una serie di attentati esplosivi contro alberghi a Cuba, dove morì un turista italiano e ai preparativi di un fallito attentato al presidente cubano Fidel Castro durante un Vertice Ispanoamericano che si tenne a Panama nel 2000.