Esigono da Bush l’arresto

del terrorista Posada Carriles

 

Washington  21 apr. 2005(PL)

 

Diversi gruppi cubano-americani hanno chiesto con forza giovedì alla Casa Bianca l’arresto del terrorista Luis Posada Carriles, che un mese fa è entrato illegalmente in territorio statunitense, e hanno sollecitato il rifiuto della richiesta di asilo.

 

Diversi media hanno riportato da Miami la denuncia del silenzio mantenuto dal Governo USA sul terrorista, autore dichiarato dell’attentato che nel 1976 provocò l’esplosione in volo di un aereo cubano, causando 73 morti.

 

"Fino a quando l’Amministrazione Bush ospiterà questo terrorista?", ha chiesto Andrés Gómez, della Brigata ‘Antonio Maceo’, alludendo al rifugio che i vari governi nordamericani hanno sempre offerto a questo soggetto.

 

Nella conferenza stampa di Miami, il dirigente dell’Alleanza Martiana Max Lesnik ha rivolto un appello a Bush affinché arresti Posada Carriles, in modo da essere coerente con la sua autoproclamata campagna antiterroristica.

 

Il fuggiasco dalla giustizia venezuelana (Posada), riconobbe in un’intervista ad un quotidiano nordamericano di aver diretto una serie di attentati dinamitardi contro alberghi cubani nel 1997, che costarono la vita al turista italiano Fabio di Celmo.

 

Anche la coalizione ANSWER, gruppo contro la guerra ed in difesa delle libertà civili, ha sollecitato giovedì Bush a non concedere l’asilo.

 

Ha chiesto inoltre che Posada venga estradato in Venezuela, da dove fuggì nel 1985 mentre era detenuto in attesa della sentenza per la sua partecipazione all’attentato contro l’aereo cubano.

 

Sempre ANSWER ha precisato in un comunicato che il "terrorista ed assassino" ha chiesto asilo negli Stati Uniti attraverso il suo avvocato a Miami.

 

Il giurista Edgardo Soto ha specificato nella sua richiesta che Posada Carriles sta cercando di ottenere lo status di rifugiato perché ha lavorato, direttamente o indirettamente, per la CIA.

 

Il terrorista venne arrestato a Panama nel novembre 2000 mentre stava pianificando l’assassinio del Presidente cubano Fidel Castro, che avrebbe dovuto essere compiuto per mezzo di esplosivi collocati nell’Aula Magna dell’Università, dove si trovavano centinaia di civili.

 

ANSWER sostiene che la presenza di Posada, Orlando Bosch e di altri terroristi a Miami è la prova che il Governo degli USA sta dietro agli attacchi contro Cuba.

 

Il quotidiano The Miami Herald ha segnalato in un editoriale che se Washington concederà l’asilo, perderà la sua reputazione nella lotta contro il terrorismo.

 

"Non devono essere dimenticate le lezioni dell’11 settembre: la violenza contro la popolazione civile, indipendentemente dalla causa, non può essere giustificata", ha indicato il giornale.