Posada Carriles ed i suoi complici

permangono impuniti negli USA

 

MARÍA JULIA MAYORAL e ANETT RÍOS JÁUREGUI FOTO: Jorge Luis González 21 aprile 2005

 

Il Presidente Fidel Castro ha chiamato di nuovo in causa mercoledì il Governo statunitense, affinché agisca immediatamente contro il noto terrorista internazionale Luis Posada Carriles ed i suoi complici che, da più di 30 giorni, permangono in territorio nordamericano totalmente impuniti, nonostante siano noti i loro lunghi curriculum di assassini ricercati dalla giustizia.

 

Posada Carriles ed i suoi complici permangono impuniti negli USAHa anche rivolto un appello alle autorità di Washington affinché indaghino su chi ha autorizzato l’ingresso di tali personaggi negli Stati Uniti, fatto che costituisce un grave delitto. Il leader della Rivoluzione ha assicurato e garantito che Luis Posada Carriles si trova nel Sud della Florida.

 

"All’interno del loro paese hanno il problema di Posada Carriles. Vediamo un po’ come lo risolveranno", ha precisato. "Può darsi che questa lotta sarà più lunga di quella per la restituzione del piccolo Elián. Non importa quanto durerà; è una battaglia di idee ed abbiamo appena cominciato a scaldare i motori", ha asserito.

 

"Il Governo USA non ha ancora detto una parola a proposito della presenza sul suo territorio di questo noto terrorista; c’è mutismo totale, silenzio totale e non si sa fino a quando, ma continuano a trapelare notizie su come l’imprenditore del crimine è arrivato a Miami dopo essere salito sull’imbarcazione ‘Santrina’ in un porto di Isla Mujeres", ha spiegato Fidel, che ha passato in rassegna nuovi testi giornalistici che contribuiscono a far luce sul caso.

 

 

Il SESTO PASSEGGERO DEL 'SANTRINA'

 

 

Un articolo firmato dal quotidiano messicano ‘Por Esto’, firmato dalla giornalista Yolanda Gutiérrez, riferisce sul sospetto percorso dell’imbarcazione ‘Santrina’, comandata dal capitano di origine cubana José Pujol, che ha trasportato Posada Carriles fino a Miami. Secondo il testo, il ‘Santrina’ è salpato in fretta e furia da Isla Mujeres il 15 marzo scorso, con a bordo i presunti marinai Rubén López Castro, José López Castro, Gilberto Abascal, Oswaldo Pital e Santiago Álvarez Fernández, tutti di nazionalità statunitense. Il sesto passeggero, Posada Carriles, ha viaggiato a bordo, nonostante né la sua presenza né quella di Santiago Álvarez sia stata riconosciuta dalle autorità migratorie dell’isola.

 

"Secondo alcune dichiarazioni dello stesso Pujol nella capitaneria di Porto di Isla Mujeres", puntualizza l’articolo, "l’imbarcazione è arrivata lì dopo essere salpata l’8 marzo dalle Bahamas con l’obiettivo di esaminare l’area marittima della regione, uno degli interessi della fondazione ecologica dedita all’educazione degli studenti sulle questioni attinenti il mare, alla quale dice di appartenere l’equipaggio".

 

Dal rapporto della capitaneria di porto risulta anche che Pujol ha dichiarato, dopo l’ispezione dell’imbarcazione da parte delle corrispondenti autorità, che il ‘Sandrina’ era in condizione di tornare alla sua base di Miami.

 

La giornalista Yolanda Gutiérrez precisa che il capitano ha indicato il terrorista Posada Carrilestestualmente: "Forse appare illogico, ma è questa la nostra missione in questo viaggio". Può darsi che si riferisse alla fermata obbligatoria in Isla Mujeres per imbarcare Posada, "riconosciuto da vari cittadini della località, che hanno assicurato di averlo visto camminare per le strade, quasi sempre con un atteggiamento riflessivo, con le mani incrociate dietro le spalle", prosegue l’articolo.

 

"Nonostante si presuma che le persone imbarcate in Isla Mujeres siano state sei, la nota di uscita ne riporta cinque e questo significa che l’imbarco del terrorista internazionale è stato studiato accuratamente e segretamente per non destare sospetti nelle autorità corrispondenti", puntualizza il testo del quotidiano ‘Por Esto’, confermando che ufficialmente i membri dell’equipaggio non hanno avuto difficoltà per entrare, permanere ed uscire dall’isola.

 

Tra gli articoli passati in rassegna da Fidel c’è anche quello apparso nel quotidiano venezuelano ‘El Universal’. Il testo cita le dichiarazioni del vicepresidente di questo paese, José Vicente Rangel, il quale ha confermato che il suo Governo si è messo in comunicazione con l’INTERPOL per registrare Posada Carriles come criminale ed assassino. Il Venezuela, ricorda l’articolo, ha un trattato di estradizione con gli Stati Uniti, cosa che dovrebbe agevolare la richiesta di giudicare Posada Carriles, ricercato dalle autorità venezuelane per l’attentato all’aereo della ‘Cubana de Aviación’ nel 1976.

 

Fidel ha chiesto ai Governi di Guatemala e Honduras di dire quel che sanno sulle scorrerie di Posada Carriles, da quando in un aereo, accompagnato da altri banditi, è apparso in Honduras, dopo che la banditessa (l’ex presidentessa di Panama Mireya Moscoso), aveva loro condonato la pena, tenendo conto delle "pietose preghiere" di Colin Powell ed Otto Reich, precedenti alle elezioni presidenziali negli USA.

 

"Sarebbe bene chiedere ad entrambi i Governi" (di Guatemala e Honduras"), ha aggiunto, " che spieghino se il mostro è stato lì o no e di come è stato possibile che non venisse scoperto nonostante il pestilenziale e nauseabondo odore di morte che si porta dietro".

 

 

UN COMITATO DEL SENATO RIMANDA LA CONFERMA DI BOLTON

 

 

Un dispaccio dell’agenzia AP, commentato da Fidel, indica che la nomina di John Bolton ad ambasciatore nordamericano all’ONU, ha subito un’inaspettata battuta d’arresto martedì, quando il Comitato sugli Affari Esteri del Senato USA, controllato dai repubblicani, ha rimandato di almeno due settimane il voto di conferma, allo scopo di approfondire le indagini rispetto alle sempre più numerose accuse di condotte inappropriate rivolte a Bolton.

 

"Durante la riunione del Comitato", aggiunge il dispaccio, "i democratici hanno messo in discussione la credibilità di Bolton ed hanno detto di aver continuato a ricevere nuove accuse riguardo alla sua condotta con subordinati e colleghi. Un veterano collega di Bolton lo ha definito ‘abusatore in serie’".

 

Tuttavia, una volta terminata la riunione, l’addetto stampa della Casa Bianca ha dichiarato che W. Bush si mantiene "inequivocabilmente con Bolton", perché è esattamente la persona "della quale abbiamo bisogno alle Nazioni Unite in questo momento".

 

"Bolton", ha ricordato il leader della Rivoluzione, "è stato il bandito che ha accusato Cuba di produrre armi biologiche, prima che scoppiasse la guerra contro l’Iraq, quando si stava cercando un obiettivo da aggredire; non dimentichiamocelo nemmeno per un secondo", ha enfatizzato.