Intervista a Salim Lamrani

 Ménard, socio di terroristi a Miami

e "assessore" a Bruxelles

JEAN-GUY ALLARD - speciale per Granma Internacional - 15/2/05

 

Gli ultimi attacchi contro Cuba di Reporters senza Frontiere – RSF - presso l’Unione

 Europea sono il risultato di una maniaca ossessione malata troppo simile a quella della Casa Bianca perché sia una semplice coincidenza, ha affermato l’investigatore francese Salim Lamrani, analizzando gli ultimi tentativi realizzati a Bruxelles da questa organizzazione.

 

In una lettera del 28 gennaio indirizzata alla UE, Robert Menard, segretario generale di RSF, ha denunciato le ultime decisioni della Comunità Europea a proposito di Cuba, recuperando temi chiaramente ispirati dal Dipartimento di Stato nordamericano.

 

Per Lamrani, quando la UE ha deciso di adottare una posizione più costruttiva verso Cuba e di allontanarsi un poco dalla linea violenta di Washington, Menard è salito sulla barricata ed ha chiamato l’organizzazione ad allinearsi con gli Stati Uniti.

 

Questo investigatore della Sorbona, la più importante università di Parigi, è autore di molti studi sulla comunità cubano - americana e sulla destra reazionaria ed estremista e dal 1959 segnala i vincoli sviluppati tra RSF e circoli di Miami legati al terrorismo contro Cuba.

 

Il 16 gennaio del 2004, ha ricordato Lamrani, Robert Menard fu ricevuto trionfalmente a Miami nella ATREC, Associazione per la Terza Repubblica cubana, un’organizzazione estremista.

 

Poi Menard aveva realizzato una visita a CUBANET, un organo di stampa controllato dall’estrema destra cubano - americana e finanziato dallo stesso governo nordamericano e infine a Radio Mambí, diretta da Armando Pérez Roura, ex capoccia di Alpha 66, identificato dal FBI come terrorista e responsabile di molteplici azioni contro la vita di civili cubani.

 

Come può la UE dare credibilità a un gruppo che sviluppa questo doppio gioco e che

 ALARCÓN, A PROPOSITO DI REPORTERS SENZA FRONTIERE

Ménard, terrorista a Miami e assessore a Bruxelles

18 febbraio 2005

"Questo signore è uno dei tanti che lavora e continuerà ad impegnarsi nell’intento di distruggere Cuba e tenerlo nascosto nello stesso tempo!" ha segnalato Ricardo Alarcón, presidente dell’Assemblea Nazionale partecipando alla presentazione del libro "Dossier Robert Ménard: Perchè Reporters Senza Frontiere se accanisce contro Cuba", di Jean Guy Allard, durante la Fiera del Libro dell’Avana.

Alarcón ha detto che nel corso di quattro decenni quello che gli Stati Uniti hanno destinato alla fabbrica dell’opposizione contro Cuba, per distruggere la Rivoluzione cubana e per scatenare tutta questa grande campagna mondiale dev’essere superiore a tutto quello che gli USA nello stesso periodo hanno destinato alla detta assistenza ai paesi dell’America Latina.

Egli ha spiegato che il progetto Cuba contro l’Isola cominciò già nel 1959 ed è descritto nella relazione del generale Kirkpatrick, scritta nel 1961. Lì si descrive come cominciò la creazione delle "organizzazioni degli esiliati" e la fabbrica dell’opposizione nell’Isola facendo in modo che apparisse diretta dagli stessi "esiliati" e non si vedesse la mano della CIA.

Un bel pezzo di quella relazione di Kirkpatrick è abbastanza divertente, ha commentato Alarcón. Il generale nordamericano spiegava i problemi che stavano analizzando con personaggi che erano stati ministri a Cuba, che avevano occupato importanti ruoli politici prima del trionfo della Rivoluzione, vere figure che si misero a discutere i salari che la CIA doveva pagare loro come impiegati...

La discussione fu forte e quelle gente reclamò buoni salari; alla fine terminarono per stabilire uno stipendio di 131.000 dollari al mese ripartiti tra una dozzina di persone più o meno... che erano i capi di ogni gruppetto della contro rivoluzione, con i loro nomignoli: Partito Liberale, partito questo o quello...

Alarcón ha citato il caso della rivista Bohemia. Un dirigente della CIA pubblicava la rivista Bohemia nell’esilio chiamata "Bohemia Libre" e gli fu assegnato un bilancio di 300 mila dollari l’anno.

Kirkpatrick nella sua relazione spiega che però quei "giornalisti indipendenti" compresi tra i salariati della CIA erano degli spendaccioni e così la CIA dovette pagare almeno 30.000 dollari la settimana, cioè molto di più di quanto era stato previsto per un anno intero.

Alarcón ha citato il libro di Frances Stonor Saunders "La CIA e la guerra fredda culturale", concentrato proprio sulle spese della CIA in Nordamerica e nell’Europa occidentale durante il periodo della guerra fredda.

"Ci sono cose realmente impressionati! Io non mi sarei mai sognato di associare l’Orchestra Sinfonica di Boston con la CIA, ma questa orchestra percorse l’Europa come parte di un progetto dell’Agenzia Centrale dei Servizi Segreti! Questo non significa che i musicisti erano coscientemente agenti della CIA, ma la turnee sé che fu organizzata e pagata dall’Agenzia ed è solo uno tra centinaia di esempi.

È difficile trovare dei nomi in quell’epoca, tra scrittori e intellettuali in Europa o negli USA che non apparissero nel libro paga, alcuni coscientemente e altri dolorosamente e molti si possono leggere ancora oggi, anche se sono stati smascherati da molti anni nelle pubblicazioni nordamericane. Dopo la guerra fredda, rispetto a Cuba, il programma delle spese non si e interrotto, anzi, si è incrementato e sono stati aggregati aspetti fondamentali prima nascosti e questo è assolutamente alla luce del sole. Questo aspetto si trova e si legge senza problemi in vari Web del governo nordamericano e soprattutto del Dipartimento di Stato ed è quanto denaro viene destinato a tutto ciò ogni anno. Nel 2004 il denaro destinato al finanziamento dei gruppuscoli contro rivoluzionari è stato pari 7 milioni di dollari, ma nel 2005 sarà di 15 milioni di dollari. Per saperlo non si devono fare sforzi: basta leggere una qualsiasi delle note delle agenzie di stampa che però quando parlano da Cuba definiscono questi individui come indipendenti! Indipendenti da noi! Ma non certo dalla CIA che li paga!" ha ripetuto Alarcón.

"Alcuni sono veterani e hanno trascorso la vita pagati dal governo federale degli USA con i soldi dei contribuenti degli Stati Uniti... un caso veramente stupefacente!

La politica nordamericana contro Cuba ha avuto coerenza e consistenza nel combattere la Rivoluzione e tentare di sconfiggerla dopo il suo trionfo, nascondendolo, e per nasconderlo ha speso almeno centinaia di milioni di dollari!

Per questo, ha sottolineato ancora, Alarcón riferendosi al libro di Jean Guy Allard sul caso Menard, è molto importante fare denunce come questa. Questo libro scritto in collaborazione con la giornalista francese Marie-Dominique Bertuccioli è il risultato di una lunga investigazione sull’organizzazione francese controllata da Menard e vincolata alla CIA".

Il libro, in versione spagnola "Il Dossier Robert Ménard: perchè Reporters senza Frontiere si accanisce contro Cuba" è stato pubblicato dalla casa editrice canadese Lanctôt Éditeur http://www.lanctotediteur.qc.ca .

pretende nello stesso tempo di difendere i diritti umani in organizzazioni internazionali, pur essendo vincolato alla destra estremista della Florida ? abbiamo chiesto a Lamrani, che ha confessato la sua incredulità...

 

Come può una persona che dice di difendere la libertà di stampa nel mondo, riunirsi con altri fortemente vincolati al terrorismo internazionale?

 

Come può Menard tenere una conferenza nella Casa Bacardí dell’università della Florida, pur sapendo benissimo che questa impresa ha finanziato attentati contro Cuba? ha chiesto a sua volta l’accademico.

 

Lamrani ha sottolineato che RSF costantemente sviluppa campagne contro il turismo a Cuba, settore essenziale dell’economia cubana, con operazioni che coincidono con gli obiettivi dell’amministrazione nordamericana e che consistono nel tentativo di asfissiare la popolazione dell’Isola.

 

La difesa del giornalismo e dei giornalisti sarà davvero l’obiettivo di questa organizzazione?

 

"No, è totalmente falso" dice Lamrani. "Mumia Abu – Jamal, il giornalista afro - americano detenuto da circa 20 anni per un crimine mai commesso non ha mai suscitato l’interesse di RSF!"

 

"La difesa dei detti "giornalisti indipendenti" ha detto Lamrani "indica che RSF cerca di mostrare come progressisti alcuni individui al soldo di Washington, mentre le prove contro di loro sono schiaccianti. Ma l’obiettivo è creare le condizioni necessarie per la destabilizzazione a Cuba. Molte prove sostengono le denunce cubane contro i detti dissidenti che sono dei veri mercenari degli Stati Uniti. Queste prove sono disponibili nel Sito Web dell’Agenzia USA per lo Sviluppo Internazionale USAID, che pone in relazione i "beneficiati" con i fondi degli Stati Uniti e l’appoggio dato ai detti "giornalisti indipendenti.

 

La retorica dei diritti umani è evidentemente tendenziosa e con una geometria variabile!" ha commentato l’accademico francese.

 

"Quando la comunità internazionale ha mandato soldati ad Haiti per eliminare il presidente Aristide, Cuba ha inviato centinaia di medici e di insegnanti per soccorrere una popolazione abbandonata e misera".

 

Lamrani si è interrogato anche sul trattamenti dato a Cuba nella stampa francese.

 

"È unico e iniquo", ha esclamato. "Quando uno vede che il 70% degli articoli che si pubblicano sull’America Latina sono sul tema Cuba e che il 100% dei contenuti è negativo, non è necessario aver studiato alla Sorbona per capire che ci sono problemi seri dietro a questo!

 

Io mi indigno profondamente quando vedo come si maneggia la problematica cubana nella stampa e come si rivela un problema molto serio di etica!"

 

Salim Lamrani ha partecipato alla Fiera del Libro, dove ha presentato il suo libro "Il terrorismo degli Stati Uniti contro Cuba", la versione in spagnolo di Superpower Principles : U.S. Terrorism Against Cuba, pubblicato da Common Courage Press

 

www.commoncouragepress.com

 

Prossimamente pubblicherà per la casa editrice Lanctôt, del Canadà, "Cuba davanti all’impero: propaganda, guerre economiche e terrorismo di stato". Questo libro ha un prologo di Noam Chomsky.