“Più forti saranno le ingiustizie, prima avverranno

 

cambiamenti inevitabili”, ha dichiarato Fidel Castro

 

da Granma Internacional - Avana, 13 febbraio 05. (PL)

 

“Più forti saranno le ingiustizie, prima avverranno  cambiamenti che sono inevitabili”, ha dichiarato il Presidente di Cuba, Fidel Castro, chiudendo un foro internazionale di economisti che si è svolto per cinque giorni.

 

“Se uccideranno Chávez, la responsabilità sarà di Bush!” ha denunciato ed ha indicato che l’America Latina è stata oggetto di una spoliazione vergognosa e che il debito si sta moltiplicando nonostante sia stato pagato già molte volte, quel debito estero originale...  

 

Egli ha anche ricordato la svalutazione sistematica e permanente del dollaro statunitense, che si utilizza per i fini di dominio nordamericani,  come accade con la svalutazione costante delle monete dei paesi del Terzo Mondo, che Fidel Castro ha definito “un’altra variante delle fughe di capitali dai paesi sottosviluppati”.

 

“Questo si ripete a scala mondiale, dove il 20% della popolazione ha quasi tutto e l’80% quasi niente. Che mondo di giustizia abbiamo!” ha ironizzato.

 

Lo statista cubano ha parlato per circa quattro ore ai delegati del VIIº Incontro Internazionale degli Economisti su Globalizzazione e Problemi dello Sviluppo, che provenivano da ben 42 paesi.

 

Egli ha posto come esempio come si è cercato di liquidare le riserve finanziarie del Venezuela come parte delle manovre dei settori golpisti.

 

“Il governo venezuelano - ha sostenuto - ha fatto quello che doveva fare, con il controllo del cambio e altre misure destinate ad impedire la fuga dei capitali e anche per incrementare le sue riserve.

 

Fidel Castro ha parlato dei numerosi programmi sociali della rivoluzione bolivariana contro l’analfabetismo e per estendere l’accesso all’educazione, la salute e il lavoro, tra l’altro.

 

Questo è stato realizzato con il denaro che non sono riusciti a portare fuori dal paese, ha sottolineato ed ha parlato anche di possibili piani per assassinate il presidente del Venezuela, Hugo Chávez.

 

“Se assassinano Chávez la responsabilità cadrà sul presidente George W. Bush - ha dichiarato - e lo dice chi è sopravvissuto a centinaia di piani dell’impero!”

 

Egli ha riconosciuto il brillante ruolo del Venezuela e del presidente Chávez nella battaglia contro l’Area di Libero Commercio delle Americhe, ALCA, ed ha invitato ad analizzare le proposte dell’Alternativa Bolivariana per le Americhe, ALBA, i cui principi vengono applicati da Cuba e dal Venezuela nelle loro relazioni per un mutuo beneficio.

 

Il leader della Rivoluzione cubana ha anche dichiarato che gli Stati Uniti invadono paesi e bombardano città con pretesti come la libertà e la democrazia  ed hanno trasformato la base navale di Guantánamo in un centro internazionale di tortura e di crimini di lesa umanità. 

 

“Sono molte le vite perdute e migliaia gli atti di sabotaggio realizzati contro il nostro paese per le azioni degli Stati Uniti!”, ha ricordato.

 

“Oggi ci sono Cinque Cubani nelle prigioni nordamericane, detenuti proprio perché hanno combattuto contro il terrorismo. Sono dei veri Eroi, dei rivoluzionari!”

 

“Cuba, nonostante il blocco si propone di dimostrare che si possono ottenere maggiori aspettative di vita per la popolazione che negli stessi Stati Uniti”. Fidel Castro ha sottolineato l’importanza dei programmi per la diffusione di servizi specializzati della salute in tutta l’Isola.

 

“Per questo ci considerano uno degli angoli oscuri del mondo, perché stiamo vivendo momenti eccezionali per gli sforzi che si fanno per lo sviluppo, ma anche per difendere il paese.

 

Abbiamo ottenuto l’invulnerabilità militare e qui non potranno mai pagare quel prezzo che pagano in altri paesi!” ha precisato. “Stiamo conquistando una maggior coscienza e stiamo divenendo dei rivoluzionari migliori!” ha concluso Fidel Castro.