Chávez ha affermato:

 

Il Venezuela giocherà

 

la carta del petrolio

 

Buenos Aires - 2 ottobre 2005 (PL)

 

Il presidente del Venezuela Hugo Chávez ha detto che il suo paese conta su una forte carta petrolifera da giocare sul tavolo geopolitico e l’impiegherà chiaramente nei processi d’integrazione regionale.

 

Chávez ha denunciato la campagna in corso contro il recupero delle terre oziose. In un’ampia intervista concessa a Brasilia al quotidiano argentino Clarín, che l’ha pubblicata domenica, il presidente ha sottolineato che questa carta verrà giocata a muso duro contro i più rudi del mondo, gli Stati Uniti, ma con trasparenza e rispetto.

 

Per quanto riguarda gli accordi petroliferi sottoscritti da Caracas con Brasile e Argentina nell’ambito del Summit Sudamericano di Brasilia, ha espresso la sua convinzione che questi abbiano una forza intrinseca che li rende resistenti a qualsiasi uragano.

 

“Per quanto riguarda il Sudamerica questi accordi incidono nel recupero economico regionale”, ha sottolineato.

 

Ha detto che la proposta del suo paese, chiamata Petroamérica, contiene tre piattaforme geopolitiche che sono Petrocaribe, Petroandina e Petrosur, con MERCOSUR e Cile ed ha affermato che “con gli Stati caraibici siamo in una situazione più avanzata, con vantaggi economici per quei paesi”.

 

Per quanto riguarda gli accordi petroliferi ha ricordato che il Venezuela vende all’Argentina fuel-oil pagato con vacche in gestazione ed acceleratori lineari per combattere il cancro.

 

“Cuba per esempio”, ha aggiunto, “cancella una parte del debito con l’assistenza medica. Abbiamo medici cubani in Venezuela che vivono nei quartieri poveri. In Uruguay stiamo mandando il petrolio che viene pagato con cemento.

 

Ha detto che con questi accordi il Venezuela non riceve più a breve termine una parte dei suoi introiti, ma riceve in cambio altri benefici.

 

A una domanda sulla creazione della Comunità Sudamericana, fondata 11 mesi fa a Cuzco e sul Summit di questa a Brasilia, ha detto che la Comunità sta facendo passi avanti e porta in grembo l’idea dell’integrazione, ma la creatura non è ancora nata.

 

Alla domanda se il Venezuela usa o meno il petrolio per conquistare alleanze nella regione, ha detto che queste hanno anche contenuti ideologici e politici.

 

Ha assicurato che tra lui ed il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva esistono differenze nell’approccio ai problemi, ma c’è una convergenza profonda sulla necessità di trasformare l’attuale modello, fondato sull’esclusione sociale.

 

“Abbiamo stili e toni distinti, ma andiamo nella stessa direzione e sono sicuro che sia lo stesso con il presidente argentino Kirchner”, ha asserito Chávez.