Cuba ha messo in guardia sulla


possibilità che il presidente

 

Chávez venga assassinato

 

Santiago del Cile, 1 ottobre (PL)

 

Cuba ha denunciato il pericolo che il presidente Hugo Chávez venga assassinato e ha lanciato un appello alla solidarietà internazionale con il Venezuela nella sua lotta per l’indipendenza e la sovranità nazionale.

 

In un intervento pronunciato davanti a centinaia di persone che hanno partecipato al seminario ‘Il Socialismo del XXI Secolo’ organizzato dalla rivista ‘Punto Final’, il delegato cubano Tubal Páez ha avvertito che “nella loro disperazione” le autorità nordamericane sono capaci di tutto.

 

“Il Venezuela ha bisogno della solidarietà di tutti. Di coloro che rispettano la democrazia e l’autodeterminazione e di coloro che desiderano che quella nazione raggiunga la giustizia ancora non conquistata dal popolo che ingaggiò le prime battaglie per l’indipendenza dell’America Latina”, ha affermato.

 

Il parlamentare e presidente dell’Unione dei Giornalisti di Cuba (UPEC) ha sottolineato che “il nervosismo e la goffaggine” del governo nordamericano lo possono portare ad attuare in maniera folle “col proposito di impossessarsi del petrolio dei venezuelani”.

 

“Non è difficile immaginare le conseguenze di un’aggressione a quel paese. Perciò scommettono sull’assassinio”, ha sostenuto dopo aver ricordato l’esortazione pubblica all’assassinio di Chavez  fatta recentemente “da un fanatico” molto intimo del circolo politico di (George W.) Bush”.

 

Il seminario, al quale hanno partecipato anche delegati di Brasile, Venezuela e Cile, ha avuto come obiettivo quello di analizzare le prospettive del socialismo alla luce del rinnovato interesse per questa corrente politica in America Latina e in altre parti del mondo.

 

Nel suo intervento Páez ha raccontato la grave situazione che affronta l’umanità dei nostri giorni, minacciata da fenomeni naturali derivati dal cambiamento ambientale, l’esaurimento delle sue risorse naturali e l’aggressività degli USA.

 

Ha detto che ovviamente la soluzione non potrà venire dal modello che il FMI, la BM e altri organismi finanziari pretendono di imporre per assicurare la sopravvivenza e il dominio del capitalismo.

 

“Non esiste la possibilità di mantenere questo ordine che provoca sofferenze accumulate per secoli da milioni di abitanti del pianeta portandoli alla disperazione”, ha sostenuto.

 

Páez ha sottolineato che Cuba ha dimostrato in condizioni molto difficili che si può portare avanti un genuino progetto sociale dove gli interessi più sacri dell’uomo – la sanità, l’educazione, l’abitazione, il lavoro, una pensione dignitosa – vengano garantiti.

 

Nel suo intervento, applaudito a lungo, il parlamentare cubano si è riferito in questo contesto all’alleanza strategica di collaborazione tra Cuba e il Venezuela con apposite risorse nell’ambito dell’Alternativa Bolivariana per le Americhe (ALBA).

 

Ha assicurato che i benefici economici e sociali nei campi della sanità, educazione ed energia resi possibili tramite questo meccanismo, hanno avuto un grande impatto sui popoli della regione.

 

Tubal Paez ha detto che nel XXI secolo ogni popolo farà quel che potrà a seconda delle sue condizioni, “ma solo il socialismo, per l’organizzazione, le motivazioni e le forze che scatena, potrà salvare l’umanità”.

 

 

 

Sono stati rivelati i

 

piani per lomicidio di

 

Chávez in Venezuela

 

Caracas, 23 giugno (PL)

 

Lopposizione venezuelana sta tramando assieme ai paramilitari colombiani ed ai controrivoluzionari dorigine cubana un piano golpista contro il presidente Hugo Chávez, hanno confermato giovedì fonti confidenziali.

 

La rivelazione, presentata dal quotidiano venezuelano VEA, che cita "fonti politiche ufficiali" senza identificarle, coincide con i risultati delle indagini di una commissione parlamentare speciale, che ha chiesto di dichiarare lo stato deccezione nelle zone della di frontiera con la Colombia.

 

La denuncia di VEA indica che nei piani anticostituzionali è implicato Pedro Carmona, che si era auto proclamato presidente durante il colpo di Stato dellaprile 2002 ed attualmente risiede in Colombia.

 

Secondo la fonte, Carmona ha partecipato la scorsa settimana a riunioni "con i capi della cosiddetta Autodifesa Colombiana e con inviati dellesilio cubano a Miami", in violazione delle norme dellasilo politico concesso dalle autorità del vicino paese.

 

Le fonti hanno indicato che il gruppo promotore del tentativo golpista ha strette connessioni a Caracas con i proprietari dei mezzi di comunicazione e con ex ufficiali legati ad azioni golpiste.

 

Nel nuovo progetto i paramilitari colombiani svolgerebbero il ruolo di forza durto per attaccare unità dellesercito venezuelano e proprio a questo scopo alcuni gruppi paramilitari si starebbero concentrando negli Stati Lara e Portuguesa.

 

Le riunioni a Bogotá sono organizzate "da agenti di Miami, che contano sulla partecipazione dei paramilitari colombiani di estrema destra", secondo la versione di VEA.

 

Mercoledì una commissione parlamentare venezuelana che ha studiato il caso di un gruppo di paramilitari colombiani catturati nel 2004, ha proposto di dichiarare lo stato deccezione in varie zone della frontiera con la Colombia, a causa dei sospetti sui piani contro Chávez.

 

La commissione speciale è stata creata dopo le denunce di movimenti sospetti nella proprietà di un controrivoluzionario di origine cubana, che ha portato allarresto di 116 colombiani, tra i quali diversi minorenni.

 

Parallelamente al rapporto della commissione, il vicepresidente del Parlamento venezuelano Ricardo Gutiérrez ha esortato le autorità a chiedere ai Governi amici di adottare le misure necessarie per impedire che nel loro territorio si realizzino piani contro il Venezuela.

 

Ha precisato che, in territorio colombiano e panamense si stanno facendo piani concreti per tornare al golpismo e assassinare Chávez.