Denunciano i piani degli USA per

 destabilizzare il Venezuela

 

 

15.6 (PL) L’ex agente della CIA Philip Agee ha denunciato che il governo degli Stati Uniti pretende applicare contro il Venezuela gli stessi meccanismi che ha utilizzato anteriormente per destabilizzare i paesi dell’America Latina.



“Quando Chávez fu eletto per la prima volta e ho cominciato a seguire gli eventi, si vedeva chiaramente quello che sarebbe successo in seguito, come in Cile, nel 1970 e in Nicaragua, nel 1979-1980”, ha affermato Agee in una lunga intervista che pubblica l’agenzia ADITAL.
 


Ha avvisato che senza dubbio Washington “avrebbe cercato di modificare il corso degli eventi in Venezuela come lo ha fatto in Cile e in Nicaragua e come aveva già fatto prima in altri paesi”.
 


Ha puntualizzato che la strategia della CIA di “promozione della democrazia” è in piena fase di applicazione a Caracas.
 


Come nel caso del Nicaragua negli anni 80, un certo numero di fondazioni davano milioni di dollari all’opposizione venezuelana, sotto la supervisione di una ditta privata di consulenza contrattata dall’Agenzia Internazionale per lo Sviluppo (USAID).
 


“Appoggeremo gli elementi democratici in Venezuela perché possano continuare ad occupare lo spazio politico al quale hanno diritto”, ha detto recentemente il segretario di stato per gli assunti dell’emisfero occidentale, Roger Noriega, al riferirsi ad una determinazione del Dipartimento di Stato.
 


Questi finanziamenti hanno come obbiettivo la riunificazione dell’opposizione (fino ad adesso unita in un’organizzazione informale chiamata Coordinazione Democratica) con l’obbiettivo delle elezioni presidenziali del 2006. In Nicaragua, aggiunse l’ex agente, il programma per influire nei risultati delle elezioni del 1990, è cominciato un anno e mezzo prima, mediante l’unificazione dell’opposizione e la creazione di un movimento civico, e tutto questo si ripete in Venezuela.



Tutto questo è incominciato nel 1984, e una delle prime associazioni ad essere beneficata è stata la Fondazione Cubana Americana (FNCA), alla quale appartengono gli elementi e le organizzazioni più estremiste degli Stati Uniti.



Nel caso del Venezuela, esiste qualche cosa di simile con la Coordinatrice Democratica, ha detto la spia in pensione, che ha affermato inoltre che è sorta un’organizzazione nuova chiamata Sumate.
 


Ha denunciato che il giorno seguente del fallito golpe di stato del 2002 in Venezuela, si è adottata a Washington la decisione di fare lo stesso che in Nicaragua, “ossia contrattare una ditta privata di consulenza che servisse da facciata per il denaro dell’USAID”.