Caracas 07/08/2005

 

La delegazione cubana ha ribadito l’impegno preso con Fidel

V.DE JESÚS

 

Al suo arrivo in Venezuela, l’avamposto cubano al XVI Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti ha confermato a nome di tutta la delegazione l’impegno contratto con Fidel di mettere tutto il suo impegno affinché il mondo conosca la verità sul processo rivoluzionario bolivariano.

 

La cerimonia di ricevimento nell’aeroporto internazionale di Maiquetía ‘Simon Bolívar’, durante la quale le autorità giovanili del paese anfitrione hanno dato il benvenuto ai delegati, mettendo in risalto i legami di amicizia tra i nostri due popoli, ha contribuito a motivare ancora di più i giovani appena arrivati.

 

Julio Martínez, primo segretario dell’Unione dei Giovani Comunisti (UJC), ha dichiarato che durante l’appuntamento mondiale, arrivato alla sua terza edizione in America Latina, la delegazione cubana riconfermerà  il suo spirito antimperialista e continuerà la sua lotta contro il terrorismo e la guerra.

 

Ha insistito che solo l’unione dei popoli ed in particolare della gioventù permetterà di cambiare la rotta del mondo attuale e di proporre soluzioni ai gravi problemi sociali sofferti dall’umanità. “Non possiamo continuare a rimanere sottomessi ai disegni del capitalismo; non può essere questo il futuro”, ha insistito.

 

Martínez ha guidato l’avanguardia della delegazione cubana, arrivata qui attorno alle 8 di domenica mattina.

 

L’apertura del Festival è prevista per oggi (lunedì) pomeriggio, nella Avenida de Los Próceres.

 

HANNO RESO OMAGGIO A BOLÍVAR

 

Così come fece José Martí più di un secolo fa, i giovani cubani delegati al Festival si sono subito recati a visitare qui la statua di Simon Bolívar, situata a poca distanza dall’ex collegio Santa Maria.

 

La delegazione ha depositato un omaggio floreale nella Piazza che porta il nome del “Libertador”, come tributo all’illustre propugnatore della Patria Grande. Il semplice gesto esprime la tenerezza che il popolo cubano prodiga a Bolívar.

 

Il presidente della FEEM, Freddy Fernández, rivolgendosi ai delegati riuniti nella celebre piazzuola, ha sottolineato che il Festival si svolgerà nel seno di una Rivoluzione in marcia ed ha confermato l’intenzione della delegazione cubana di chiedere giustizia per i Cinque Eroi prigionieri nelle carceri nordamericane, nonchè di esigere l’estradizione in Venezuela del terrorista Luis Posada Carriles.

 

Durante la cerimonia si sono esibiti Eduardo Sosa e la studentessa di musica Yenny Sotolongo, accompagnata dal ‘Coro Diminuto’ del Conservatorio ‘Alejandro García Caturla’.

 

“Questa gioventù è l’orgoglio della Patria”, ha affermato Germán Sánchez Otero, ambasciatore di Cuba in questo paese. “E’ proprio dei giovani il compito di dimostrare che un altro mondo migliore è possibile e necessario”, ha sottolineato. (V.J.)

 

 

FIDEL HA CONSEGNATO LA BANDIERA ALLA DELEGAZIONE DEL FESTIVAL

 

 

“Se io fossi un delegato direi agli altri giovani che dobbiamo combattere e vincere la battaglia per la verità”! ha assicurato il Comandante in Capo Fidel Castro dopo la consegna, avvenuta nel Palazzo delle Convenzioni, della bandiera alla delegazione multinazionale di Cuba, che parteciperà al XVIº Festival della Gioventù e degli Studenti a Caracas.

 

Julio Martínez, primo segretario del Comitato Nazionale dell’Unione dei  Giovani Comunisti (UJC), ha ricevuto la bandiera con altri due delegati, Irma González, figlia di René González, uno dei Cinque Eroi prigionieri politici dell’impero e Jesús Delgado Labañino, combattente della  Frontiera, a Guantánamo.

 

Alla cerimonia hanno partecipato Adán Chávez Frías, ambasciatore  del Venezuela a Cuba, membri del Burò Politico del PCC e familiari dei  Cinque Eroi.

 

Dopo un breve discorso iniziale, Fidel ha sostenuto un intenso dialogo con i giovani: un totale de 1000, tra i quali  125 hanno borse di studio  per studiare a Cuba e provengono da 106 nazioni.

 

“Nel Festival in Venezuela, ha detto il leader della Rivoluzione, sarà necessario combattere battaglie d’idee e per questo voi dovrete dare il meglio di voi stessi. Mai prima un incontro di questo tipo s’è svolto in un luogo cosi importante: oggi nella terra di Bolívar si sta sviluppando un notevole combattimento: non si tratta di preservare  l’indipendenza o la giustizia o i diritti umani, poiché  nulla del genere esiste in questo emisfero, ma di difendere i diritti veramente umani che si stanno conquistando. Nulla di umano, di degno e di nobile può avvenire per i nostri popoli sino a che continuerà ad esistere l’impero genocida, quasi onnipotente, il più ricco, il più sanguinario, tecnologico e brutale della storia, il più ipocrita di tutti, sempre più crudele, con tutto il potere per danneggiare la specie umana come mai nella storia”, ha avvisato Fidel.

  

Il Comandante, accontentando Aleida Guevara, la figlia del Che, ha caratterizzato la situazione dei movimenti sociali in America Latina ed ha parlato della sua amicizia con il presidente Hugo Chávez.

 

“Si tratta dell’amicizia tra due fratelli, tra due rivoluzionari veramente sinceri, tra due uomini di Patria o Morte, che si salutano con quella frase del Che “Hasta la victoria siempre”!

 

La delegazione, in segno d’affetto, ha consegnato a Fidel un quadro con l’immagine di Camilo Cienfuegos che s’intitola “La nascita d’un idolo”  ed è stato consegnato dal suo autore, il giovane artista Dausel Valdés Piñeiro.

 

Julio Martínez ha dichiarato che: “Noi giovani andiamo nella terra di  Bolívar con le luci dell’ALBA che rende la visione a chi ha gli occhi stanchi a forza di guardare verso il futuro senza speranza, ha detto basta e ha lasciato perdere...”

 

Gerardo Lino Liatunga  studente del secondo anno di sociologia nell’università dell’Avana è intervenuto ed ha parlato dei valori umani che Cuba sostiene e difende.

 

Durante la mattina e sino alle sei del pomeriggio i delegati hanno chiacchierato con Ricardo Alarcón presidente del Parlamento e il ministro degli esteri, Felipe Pérez Roque. (María Julia Mayoral)

 

 

GARANTITE LE INFORMAZIONI SULLO SVOLGIMENTO DEL

16° FESTIVAL A CARACAS

 

 

(PL) Il presidente del Comitato Nazionale Preparatorio (CNP) del 16° Festival della Gioventù e degli Studenti, David Velásquez, ha sottolineato che saranno garantite tutte le informazioni sullo svolgimento del Festival che si svolgerà in Venezuela dall’8 al 15 agosto.

 

Il dirigente del CNP ha affermato in occasione dell’apertura, a Caracas, del Centro di Trasmissione Internazionale di Radio e Televisione che: “ Il frutto dello sforzo del nostro lavoro congiunto garantirà la maggior diffusione possibile dei dibattiti, delle risoluzioni e le conclusioni, per far sì che il Festival si possa seguire internazionalmente e non solo in Venezuela ed America Latina".

 

Velásquez ha sottolineato il supporto che daranno la nuova teleSUR ed i canali ufficiali del Governo (“Venezolana de Televisión” e “Vive TV”), oltre alle testate giornalistiche internazionali ed i movimenti sociali.

 

“Tutto questo sarà l’elemento fondamentale di collegamento e diffusione del dibattito che la gioventù del mondo effettuerà in Venezuela e prevediamo la presenza di circa 130 organi informativi di differenti paesi”, ha specificato.

 

IL IBC avrà la funzione di registrare le immagini ufficiali del Festival, riprese nei distinti scenari, tra i quali il Forte Tiuna, il Teatro Teresa Carreño ed il Poliedro di Caracas.

 

La ingegnere Migdalia Domínguez ha reso noto che il IBC disporrà di uno studio televisivo con tre set, nel quale si potranno realizzare interviste e registrazioni dal vivo.

 

Inoltre sono state disposte anche due cabine radio con un centro tecnico da dove si potrà trasmettere in diretta ed è pronto un circuito per emettere segnali via Internet.

 

Domínguez ha spiegato che è stata preparata una sala d’edizione con consolle audio, nella quale qualsiasi televisione potrà preparare il materiale video con le proprie attrezzature e trasmettere verso il proprio paese.

 

Sarà  possibile trasmettere simultaneamente il segnale ufficiale dell’evento e quello d’un altro canale televisivo e per questo: “Disporremo di altre tre cabine per l’installazione di equipe che vogliano incorporarsi al segnale ufficiale”.

 

I mezzi d’informazione disporranno inoltre di una confortevole sala-stampa, nella quale sono stati installati una cinquantina di computer dotati di tutte le tecnologie indispensabili.