Dichiarazioni del ministro degli Esteri

Alì Rodriguez Araque

 

Il cancelliere Rodriguez Araque risponde a Thomas Shannon, il nuovo Sottosegretario di Stato per l’emisfero occidentale

 

18 Novembre 2005

 

www.resistenze.org - popoli resistenti - Venezuela

da http://www.mre.gov.ve/Noticias/Canciller-ARA/A2005/Declar-321.htm
da speciale MRE (Ministero degli Esteri) Rebelion

 

 

 

Il Ministro degli Esteri, Alí Rodríguez Araque, ha dichiarato che se gli Stati Uniti dovessero attaccare il Venezuela non troverebbero un paese inerme, sarebbe una pazzia.

 

Questa è stata la sua risposta alla relazione di Thomas Shannon, Sottosegretario di Stato per l'Emisfero Occidentale, recentemente esposta al Congresso nordamericano.

 

In una dichiarazione scritta, il Cancelliere Rodríguez Araque ha preso posizione circa i duri attacchi portati dal nuovo funzionario nordamericano, lo stesso che aveva promesso di lavorare per migliorare le relazioni col Venezuela.

 

“La designazione del signor Shannon, in sostituzione di Noriega, aveva dato l’impressione che l’attuale Amministrazione USA intendesse seguire forme più rispettose nei rapporti fra i due paesi. Ma le ultime dichiarazioni indicano che il neo funzionario sta seguendo gli stessi passi del suo predecessore, e probabilmente con gli stessi (o perfino peggiori) risultati di quelli ottenuti dal signor Noriega.”

 

Il Cancelliere denuncia, anzitutto, che il signor Shannon parla come se il Venezuela fosse una provincia da amministrare dal governo di Bush. Il che dimostra che il governo statunitense non ha ancora preso coscienza del fatto che questo paese è una Nazione indipendente, sovrana. Non sono ancora consci del fatto che qui le cose sono già cambiate, che in Venezuela non c’è più un governo genuflesso, pronto a servire i desideri della Casa Bianca, ma c’è un governo sovrano, di un Presidente che risponde unicamente ed esclusivamente agli interessi del suo popolo, e che naturalmente cerca d’avere relazioni di reciproco rispetto con tutti i paesi del mondo, tra i quali anche gli Stati Uniti d’America.”

 

Per l’ennesima volta il Venezuela viene definito una minaccia per la stabilità regionale. Chiunque sfogli la storia delle relazioni dei paesi dell’America Latina con gli Stati Uniti, si troverà sempre con una costante: il permanente fattore di destabilizzazione dei nostri paesi sono state certe amministrazioni statunitensi, proprio quelle cui fa riferimento il signor Bush, per bocca di Shannon.”

 

A proposito dell’assalto subito dalle istituzioni democratiche in Venezuela che denuncia Shannon, il Ministro degli Esteri ha commentato: “ ... non sappiamo se si riferisce al golpe dell’aprile del 2002, enfaticamente elogiato proprio dal governo USA, o se allude alla provocazione di nuovi tentativi d’assalti alle istituzioni democratiche, che oggi come mai, godono di ottima salute.”

 

Sulla sensibilizzazione della comunità internazionale, di cui ha parlato anche Thomas Shannon, il Cancelliere Rodríguez Araque ha invece dichiarato: “..sappiamo come le amministrazioni nordamericane hanno sensibilizzato l’opinione pubblica internazionale. Recentemente lo hanno fatto bombardando pesantemente i centri abitati, come Baghdad ed altre città dell’Iraq. Hanno sensibilizzato anche l’opinione pubblica internazionale a Faluya, lanciando fosforo bianco sugli esseri umani. Sicché sappiamo molto bene cosa intendono per sensibilizzare.”

 

"Sensibilizzare - ha aggiunto - significa anche esercitare pressioni continue e false lusinghe su nazioni amiche del Venezuela per tentare di rovesciare l’opinione dei Governi contro il Venezuela, visto che non gli è possibile coi popoli.”

 

Ad un altro commento del funzionario nordamericano, a proposito di un crescente consenso internazionale circa il grave pericolo in cui versa la democrazia in Venezuela, il Ministro venezuelano ha risposto che “..l'unico pericolo che la democrazia venezuelana affronta in questo momento sono le minacce del governo nordamericano. Del resto, insisto, oggi le istituzioni democratiche in Venezuela godono della migliore salute.”

 

Come esempio della solidità delle nostre istituzioni, Rodríguez Araque indica le prossime elezioni legislative, a dicembre, e quelle Presidenziale del 2006, “..che saranno elezioni pienamente democratiche, con una nutrita rappresentanza d’osservatori internazionali, come sempre è successo (..) La nostra opinione è che Bush ha già abbastanza problemi nel suo paese e nelle sue relazioni internazionali, in particolare a proposito dell’Iraq, dove è l’opinione pubblica a cominciare a rifiutare la politica supportata dalle bugie. Pertanto, non sappiamo se ora vogliono davvero cercarsi un problema ancora più grande in America Latina.”

 

In tal caso, “.. possiamo predire che ciò implicherebbe dei costi enormi, non solamente per il Venezuela, ma anche per gli USA. Non crediamo che gli USA, visto che li conosciamo bene, siano disposti ad inviare di nuovo, a migliaia di chilometri di distanza, i giovani a servire da carne da cannone per un’ossessione imperiale, come quella che caratterizza l’attuale governo. “

 

Pur incerto, rispetto alla possibilità d’autentica ricezione, il Cancelliere si permette di inviare un consiglio al governo statunitense: “Il consiglio che diamo, se è possibile dar consigli a chi non è disposto a sentirli, è che rifletta su quello che si sta vivendo oggi in Venezuela e sull’impressione che ha l’opinione pubblica, tanto in USA quanto nel mondo, rispetto alla politica di George Bush. (..) Davanti a queste minacce di aggressioni, il Venezuela deve cautelarsi, perché in passato (senza alcun’eccezione), queste campagne mediatiche lanciate dai governi nordamericani hanno sempre preceduto un attacco.

 

Ciò di cui possono esser certi è che non ci troveranno inermi se commettono la pazzia di portare un attacco contro il Venezuela. E’ bene che lo sappia, non tanto il governo statunitense (che è cieco e sordo) ma che lo sappia il popolo nordamericano, col quale vogliamo mantenere le più strette e fraterne relazioni.”