Medici cubani in Bolivia


Una sola vita salvata vale più

che tutto il denaro del mondo

 

24 agosto 2006 - Xinhua www.granma.cubaweb.cu

 

 

 

Un totale di 1710 medici della Brigata Medica Cubana hanno curato migliaia di pazienti in diverse città e zone rurali della Bolivia, dentro la cooperazione tra i due paesi.

Gli esperti dell'Isola hanno prestato i loro servizi in 236 dei 327 municipi, 72% del totale, hanno comunicato le autorità dell'Ambasciata cubana, secondo dispacci provenienti da La Paz, la capitale amministrativa boliviana.

Dei medici cubani in Bolivia, 360 operano in La Paz, 444 in Santa Cruz, 178 in Potosí, 163 in Chuquisaca, 150 in Cochabamba, 142 in Oruro; 100 in Tarija, 89 in Beni e 84 in Pando.

La consigliera dell'Ambasciata di Cuba in Bolivia, Mercedes de Armas, ha detto che dei professionisti dell'Isola, 1283 medici e 192 paramedici partecipano all'Operazione Miracolo, di chirurgia e trattamenti oftalmico.

I medici ed altri collaboratori cubani della Salute lavorano fondamentalmente in aree rurali e nei 20 ospedali donati dal Governo del paese caraibico, dei quali  17 funzionano in varie regioni del paese.

Da parte sua, il ministro boliviano della Salute, Nila Heredia, ha segnalato che il personale medico cubano presta i suoi servizi in posti sanitari e centri di salute di livello uno e due.

Il livello uno corrisponde ai primi aiuti, trattamento di malattie lievi, assistenza basilare materno-infantile ed immunizzazioni. Il livello due a medicina generale, alcune specialità, radiologia, farmacia, chirurgie semplici ed altri.

Secondo l'Ambasciata di Cuba i pazienti curati nel paese dal personale cubano della salute hanno raggiunto, al 14 agosto, la cifra di 1198240.

Il Collegio Medico della Bolivia, CMB, ha messo in dubbio le cifre e segnalato che mostrano la Bolivia come un paese di malati o ciechi, poiché la cifra di pazienti curati, in sei mesi, rappresenta il 13% della popolazione.

Nella cornice del programma "Operazione Miracolo" funzionano in questo momento sette centri oftalmologici: El Alto (La Paz), Villa Tunari (Cochabamba), Santa Cruz, Copacabana (La Paz), Sucre (Chuquisaca), Villazón (Tarija) ed Uncia (Potosí). E' in fase di costruzione un altro centro in Yacuiba.

Dall'inizio dell' anno fino al 14 agosto, i centri operarono di cataratta e di altre infermità visive un totale di 27596 boliviani.

I beneficiari, nella loro maggioranza di umili condizioni, manifestano quotidianamente la loro gratitudine e appoggio ai medici cubani che prestano i loro servizi in maniera gratuita nel campo e nelle città della Bolivia.

Questo aiuto é nel solco dell'Accordo di Cooperazione tra i due paesi sottoscritto dai Presidenti Fidel Castro, Cuba, ed Evo Morali, Bolivia, il quale consta di 11 clausole, delle quali sei sono direttamente relazionate col settore della salute.

Cuba si é impegnata a dotare di equipaggiamento, della più alta tecnologia, l'area di oftalmologia per una più accurata attenzione dei pazienti.

Al personale cubano si sommeranno i giovani medici boliviani formati nella Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM), dell'Isola.

L'Ambasciata di Cuba ha comunicato che al proprio paese non interessa  fare pubblicità sul valore dell'aiuto che offre disinteressatamente al popolo della Bolivia, comprese le medicine. "Una sola vita salvata vale più che tutto il denaro del mondo" ha dichiarato l'Ambasciata.

Il titolare boliviana della salute ha affermato che solo all'Ospedale Clinico di La Paz, il Governo cubano ha donato moderne attrezzature, input, reagenti e medicine che sorpassano i quattro milioni di dollari.

Altre donazioni simili, da Cuba, furono inviate ai centri medici di Villazón, El Alto, Uncia Villa Tunari e Sucre.

Il direttore esecutivo di Azione Internazionale per la Salute (AIS), della Bolivia, Oscar Lanza, disse che l'assistenza dei pazienti da parte dei medici cubani dimostra che non c'è fiducia nei professionisti boliviani, i quali, inoltre, preferiscono lavorare in ospedali di città e non in zone rurali.

Lanza ha segnalato che nelle riunioni che ebbe con le giunte comunali delle città di El Alto e La Paz, i residenti avvertirono che se non cambia l'atteggiamento dei medici boliviani coi loro pazienti, la gente si ribellerà contro i professionisti nazionali.

Ha concluso che i pazienti si sono lamentati dei maltrattamenti da parte dei medici locali. In Bolivia, il 22% della popolazione conta sull' attenzione medica ed il restante 78% dipende dalla buona fortuna.