Collaborazione medica cubana
 

La famiglia Belizaire

 

La Sabana (Haiti) 13/9/06 - M.J.Mayoral e J.M.Correa www.granma.cubaweb.cu

 

 

 

 

La figlia più piccola della famiglia Belizaire era ancora un inquieto feto, nel ventre di Ermite, che aveva già una dottoressa che badava alla sua vita. Non si davano tale "lusso" per essere persone benestanti.

Vivono in una modesta abitazione della strada Anderson Douyon, nella sezione comunale di La Sabana, uno dei quartieri più poveri della città di Les Cayes, capoluogo del Dipartimento Meridionale di questa nazione antillana.

My-lee ha ora sette mesi di vita. È una creatura sana, ha avuto solo "un po' di catarro", spiega la madre; ma il medico, di L'Avana, Annia Ladrón di Guevara Casals continua a visitarli regolarmente per esaminare la piccola e suo fratello David, di appena un anno maggiore della bambina.

Se fosse per i Belizaire, Annia dovrebbe rimanere lì tutta la vita, al servizio della comunità. Il giovane medico, graduata nel 2002, con eccezionale rendimento accademico e ora specialista in Medicina Generale Integrale, lavora nella consultazione esterna dell'ospedale Immacolata Concezione di Les Cayes. Nei pomeriggi realizza il lavoro sul campo in La Sabana, dove si occupa di servire stabilmente circa 100 famiglie, come parte dell'attenzione primaria alla salute svolta dai collaboratori della maggiore delle Antille, dal 1998, in terra haitiana.

In tutti i Dipartimenti (province) di questo paese è usuale vedere medici ed infermieri cubani in giro per le comunità. Secondo Annia, questo nuovo processo di dispensarizzazione — ancora incipiente — sta aiutando a migliorare la diagnosi di malattie e il monitoraggio della popolazione.

Jean Vanel Belizaire, il padre dei due minori, dice essere grato per le visite domiciliari. "Per fortuna, scherza, io non ho dovuto essere paziente dei cubani, ma so che anche loro anche in ospedale servono bene qualunque haitiano".

La comunicazione in creolo tra Annia ed i Belizaire risulta fluida; lei ci serve da traduttrice ma Jean Vanel decide di salutarci con una frase in spagnola: "Amo molto tutti i dottori cubani. Grazie."