I medici cubani  lasciano una 

traccia incancellabile in Pakistan

13 maggio 2006

 

 

 

 

Il maggiore generale dell'Esercito pachistano Farook Khan ha affermato che il lavoro realizzato dalla missione medica cubana in Pakistan lascia una traccia incancellabile in tutte le persone colpite che ricorderanno, per sempre, l'assistenza ricevuta.

Il militare di alto rango ha informato che il numero di pazienti presi in esame ascende a 1700000 e si sono realizzati circa 12000 interventi, cifra che è prova della fiducia che si è guadagnato il personale cubano.

Khan, che ha preseduto la Commissione Federale per l'assistenza alle vittime del terremoto che colpì il Pakistan il passato 8 ottobre, ha dichiarato che quando arrivarono i cubani ebbe fiducia che il soccorso e le cure delle vittime poteva essere portato a termine.

Nella sede della Segreteria del Primo Ministro pachistano, il maggiore generale -citato dal giornale Juventud Rebelde nella sua versione digitale - si é in particolare riferito al ruolo svolto dalle dottoresse della nazione caraibica.

Secondo le tradizioni ed abitudini del paese islamico le pazienti non si lasciano curare da medici e paramedici maschi. Tuttavia le dottoresse cubane sono diventate molto popolari e tutte le donne pachistane hanno incominciato a farsi visitare.

"Si sentivano come a casa loro e risultava loro confortevole discutere i loro problemi di salute con queste professioniste".

Khan ha detto che il suo paese non dimenticherà mai il gesto di solidarietà del presidente Fidel Castro e del governo cubano, inviando una folta brigata medica  e donando l'equipaggiamento ed altre installazioni che portarono con sé al loro arrivo.

Allo stesso modo, ha ringraziato, per la loro generosità, gli specialisti della salute per addestrare il personale pachistano che continua, in questi luoghi, ad offrire assistenza medica gratuita.

Ha concluso enfatizzando che là dove sono arrivati i medici  si sono trasformati in un segno di speranza per tutti i colpiti.


Ig/is/acl