Al Sindaco del Comune di Perugia

 

Al presidente del Consiglio Comunale

 

• Mozione • Oggetto: la sottoscrizione di una lettera di

sostegno alla causa dei cinque prigionieri cubani

 

23 novembre 2006 - www.granma.cu

 

 

 

 

 

Accertato che: fin dagli anni 60 Cuba č stata oggetto di azioni terroristiche che hanno causato la morte di oltre 3000 cittadini e oltre 2000 feriti.

 

Risaputo che tali azioni venivano condotte da gruppi terroristici anticubani con sede a Miami (in Florida).

 

Noto che al fine di prevenire simili vili attacchi lo Stato Cubano ha diritto di adottare efficaci misure difensive fra cui anche quella di controspionaggio, mediante l'infiltrazione nei gruppi criminali responsabili degli attentati terroristici in suolo cubano, di suoi uomini.

 

Atteso che: gli uomini arrestati negli Stati Uniti dal FBI il 12 settembre 1998, erano degli agenti cubani che sotto copertura svolgevano opera di raccolta di informazioni all'interno dei suddetti gruppi anticastristi allo scopo di far fallire eventuali azioni terroristiche non solo in territorio cubano ma anche in altri Stati.

 

Accertato altresė che: sono del tutto destituite di fondamento le prove utilizzate dalla giustizia americana per condannare i suddetti agenti cubani a pene che variano dai 15 anni all'ergastolo.

 

Si invita il Consiglio Comunale ad aderire all'appello (accluso in allegato) per ottenere il sostegno alla causa dei 5 prigionieri cubani detenuti illecitamente nelle carceri statunitensi da ben 8 anni.

 

Fabio Faina

- Capogruppo PDCI al Comune di Perugia;

 

Manfroni Maria Rita

- Capogruppo del PRC al Comune di Perugia.

 

 

AL POPOLO STATUNITENSE E AI SUOI RAPPRESENTANTI AL CONGRESSO

 

 

Cari amici, cinque anni fa gli avvenimenti dell'11 settembre ci hanno profondamente commosso. Condividiamo il dolore delle vittime e dei loro familiari. Condanniamo senza riserve questi atti terroristici. E' per questo che i cittadini e le organizzazioni europee richiamano la vostra attenzione sul caso dei cinque prigionieri cubani: Gerardo Hernāndez, Ramōn Labaņino, Renč Gonzālez, Fernando Gonzālez y Antonio Guerrero.

 

Il popolo degli Stati Uniti ha il diritto di difendersi dal terrorismo. Anche Cuba ha questo diritto. Di conseguenza speriamo comprendiate che il popolo cubano condivide questa esigenza. E' risaputo che fin dagli anni '60 i gruppi terroristi anticubani operano a Miami con l'obiettivo di attaccare Cuba. Questi gruppi si servono di ogni mezzo compreso l'assassinio di civili, l'uso di bombe e altri atti terroristici contro il popolo cubano. Anche alcuni cittadini statunitensi sono fra le vittime delle loro azioni. E' logico che Cuba cerchi di proteggersi da atti di questo genere sul suo territorio. Nel passato l'FBI si č opposto a qualsiasi tipo di collaborazione con il Governo cubano riguardo a questo tema. Perciō Cuba ha inviato alcune persone per monitorare le attivitā di questi gruppi di terroristi in Miami e per ottenere informazioni al fine di prevenire attacchi sul suolo cubano.

 

Il 12 settembre 1998 5 cubani sono stati arrestati dall'FBI. Sono stati processati e condannati a pene che vanno da 15 anni di carcere, sino al doppio ergastolo, mentre l'unico loro reato č stato proteggere il popolo cubano dalle atrocitā dei terroristi. Il processo fu celebrato a Miami, cittā in cui era impossibile garantire un verdetto giusto ed imparziale per "i 5 cubani". Alti ufficiali dell'esercito statunitense testimoniarono al processo che mai "i cinque" hanno rappresentato una minaccia per la sicurezza nazionale degli USA. Il Governo non ha potuto presentare prove a sostegno delle principali accuse: cospirazione per commettere spionaggio e cospirazione per commettere assassinio. Riguardo questa ultima accusa il Governo ha invano tentato di ritirarla, riconoscendo per iscritto che non poteva essere sostenuta da alcuna prova. Ciō nonostante i cinque sono risultati colpevoli per tutte le accuse. Le condanne ricevute sono severe ed il trattamento disumano; a due di loro č stato negato il diritto a ricevere le visite delle mogli e delle figlie.

 

Il 27 maggio 2005 il Gruppo di Lavoro dell'ONU sulle Detenzioni Arbitrarie ha stabilito che la privazione della libertā dei 5 era arbitraria ed illegale ed intimō al Governo USA di prendere immediatamente misure per rimediare a questa situazione.

 

Il 9 agosto 2005 una commissione di 3 giudici del Tribunale di Atlanta ha sentenziato che il processo di Miami non era valido, ha annullato le sentenze ed ha ordinato che venisse celebrato un nuovo processo. Tuttavia, trascorso un anno, la sessione plenaria dello stesso Tribunale, ovviamente dietro una fortissima pressione politica, ha revocato questa decisione. Questi giudici hanno emesso la loro sentenza proprio quando a Miami si sta invocando di farla finita con Cuba come stato sovrano, vengono sottratte da arsenali militari armi destinate ad azioni terroristiche contro l'isola, rappresentanti dei gruppi terroristi rilasciano pubbliche dichiarazioni nelle quali, con totale impunitā, riconoscono la loro ribalderia, e vengono proibiti libri su Cuba per bambini.

 

In tutto questo periodo in Europa decine di migliaia di persone hanno firmato petizioni che esigono la liberazione di Gerardo, Ramōn, Renč, Fernando y Antonio. Speriamo che questo nostro sforzo solidaristico contribuisca a che il popolo statunitense ed i suoi rappresentanti eletti appoggino la nostra richiesta al Governo USA per l'immediata liberazione dei Cinque, che hanno giā subito 8 anni di carcere ed il cui unico delitto č stato lottare contro il terrorismo.

 

Confidiamo che questa giusta richiesta venga sostenuta.

 

 

C O M U N E D I P E R U G I A - SEGRETERIA DEL CONSIGLIO COMUNALE

 

 

IIIš Commissione Consiliare Permanente - Ufficio di Segreteria. Allegato n. 1 - Verbale N.36 del 18 ottobre 2006.

 

L'anno 2006 il giorno diciotto del mese di ottobre la III Commissione Consiliare Permanente č stata convocata nella Sala delle Commissioni di Palazzo dei Priori dalle ore 8,00 alle ore 9,00 per la lettura delle pratiche, alle ore 9,00 in prima convocazione e alle ore 10,00 in seconda convocazione per trattare il seguente ordine del giorno: (...)

 

Mozione presentata dal consigliere Manfroni e Faina:"Sottoscrizione lettera per sostegno alla causa dei cinque prigionieri cubani." (...) Si passa alla mozione del cons. Faina.

 

Il cons. Orsini Federici dichiara una mozione d'ordine relativa al fatto che non prenderā parte alla discussione sulla mozione di Faina per non offendere i concittadini che lo hanno votato; ci sono altri argomenti pių importanti per la cittā.

 

Il consigliere Faina replica che la cittā di Perugia, essendo una cittā internazionale dovrebbe partecipare all'appello di adesione alla liberazione dei prigionieri in nome dei diritti umani che vengono continuamente calpestati dal governo degli Stati Uniti.

 

Il cons. Granocchia dichiara di non capire come mai la maggior parte dei consiglieri č uscita dalla sala. Personalmente crede all'appello di solidarietā, proposto dal cons. Faina.

 

Il cons. Frenguelli sottolinea che il modo di sottrarsi alla discussione dei commissari non č corretto, č come dare un cattivo esempio a tutta la macchina comunale.

 

Il dott. Bonifacio vorrebbe capire precisamente chi č il destinatario dell'appello da sottoscrivere. Invita inoltre i presentatori degli ordini del giorno a facilitare il compito dell'Ufficio di Segreteria dichiarando loro stessi con quali uffici desiderano confrontarsi.

 

Il cons. Carloni considera che questa del cons. Faina č una mozione da discutere in IIIŠ CCP e dichiara che si asterrā dal voto.

 

Il dott. Bonifacio risponde al cons. Carloni che la scelta di affidarla alla terza convocazione č stata fatta per esclusione, essendo un argomento non di pertinenza nelle altre.

 

Il cons. Sorcini ribadisce il concetto che i problemi trattati nella mozione sono grandi ed estesi e non riguardano l'amministrazione comunale.

 

Il cons. Faina conclude e ribadisce che la cittā di Perugia č troppo importante a livello internazionale per non partecipare a tali iniziative e invita i consiglieri ad aderire all'appello per un senso di giustizia. Vista la scarsa partecipazione alla seduta dei commissari, nota con disappunto che all'interno dello stesso schieramento non si hanno gli stessi ideali.

 

Il presidente Fabbri mette ai voti la mozione del cons. Faina:

 

Favorevoli 3. Contrari 2 Astenuti 1.

 

La mozione del Cons. Faina č approvata a maggioranza dai presenti. Letto approvato e sottoscritto.

 

28 ottobre 2006.