ANOMALA SENTENZA AD ATLANTA

 

La Corte d’Appello respinge la

richiesta di un nuovo processo ai

 

 10 agosto 2006 – D.F.Mexidor www.granma.cu

 

 

  

 

 

 

Ad un anno esatto dalla sentenza di un gruppo di tre giudici della Corte dell’Undicesimo Circuito di Atlanta, Georgia, che aveva unanimemente annullato il processo celebrato a Miami contro i Cinque antiterroristi cubani e revocato le condanne imposte, il plenum di questa istanza giudiziaria ha appena emesso la sua sentenza rispetto alla riconsiderazione del verdetto del 9 agosto 2005.

 

Il documento della Corte dedica quasi la metà delle sue 120 pagine agli argomenti dei dieci giudici che hanno agito contro la Difesa ed il resto ai due magistrati – entrambi del gruppo del 9 agosto – che hanno ribadito il loro punto di vista.

 

Adesso bisognerà analizzare in profondità il fascicolo, ma è già chiaro che il plenum ha ratificato la sentenza di condanna dei nostri compatrioti emessa dal tribunale di Miami ed ha respinto la richiesta di un nuovo processo, deliberando di rinviare ai tre giudici le questioni che questi non avevano discusso.

 

L’analisi di temi come i capi d’accusa di cospirazione per commettere assassinio, per commettere spionaggio e la cattiva applicazione della Legge di Procedimento dell’Informazione Classificata (CIPA la sigla in inglese), ritorna così al gruppo dei tre giudici.

Questo verdetto è senza dubbio funzionale ad allungare i tempi del caso, estendendo e rendendo indefinita la durata della prigionia di cinque uomini che il 12 settembre prossimo compiranno otto anni di ingiusta carcerazione.

 

Uomini che cercarono di salvare Cuba e gli Stati Uniti dal terrorismo promosso da individui come Luis Posada Carriles, assassino confesso e terrorista in servizio attivo. È per lui che si sta preparando tutto uno show per il prossimo 14 agosto, nel tentativo di concedergli la cittadinanza statunitense in virtù delle azioni criminali che perpetrò agli ordini di George Bush padre.

 

La notizia è stata resa nota poco dopo la Tavola Rotonda Informativa di ieri sera. La nuova sentenza era attesa dal 14 febbraio scorso, quando si è effettuata l’udienza orale di fronte al plenum dei 12 giudici, dove sono stati ascoltati gli argomenti esposti oralmente dalle parti in causa. L’attuale verdetto è stato emesso a sei mesi di distanza dalla detta udienza e ad un anno dalla precedente sentenza del 9 agosto.

 

È un fatto senza precedenti nella storia giudiziaria di quel paese.

 

L’accettazione della riconsiderazione della sentenza, emessa lo scorso anno nell’interesse della giustizia, ha legittimato la cattiva condotta della Procura ed ha confermato quel che abbiamo ripetuto fino alla noia: questo è un caso politico e lo è stato fin dal suo inizio. Processando i Cinque sono stati scaricati su questi combattenti l’odio e la vendetta contro la nazione cubana.

 

Tutto ciò avviene in maniera anomala e mentre da Miami si invoca la distruzione della sovranità di una nazione, si fa appello al terrorismo con la più grande insolenza, si incita a provocare bagni di sangue, inneggiando a viva voce dagli organi di stampa all’assassinio ed al genocidio.