5 3 agosto 2006 - www.granma.cu

 

È passato un anno dalla

 sentenza della Corte di Atlanta

 

 

    30 marzo 2006

 

 

Un anno dopo la sentenza della Corte di Appello di Atlanta che ha annullato il processo e  le condanne inflitte ai Cinque antiterroristi cubani, il governo degli Stati Uniti continua il loro sequestro illegittimo.

 

Il 9 agosto del 2005 i magistrati dell’11 Circuito sentenziarono unanimemente, in relazione al caso di Antonio Guerrero, Fernando González, Gerardo Hernández, Ramón Labañino e René González, dopo un’analisi di tutti gli argomenti esposti, di annullare le condanne degli accusati, come si legge nelle loro conclusioni che, raccolte in una sentenza di 93 pagine, sono considerate nei centri di studi superiori nordamericani un importante materiale di studio.

 

Quella doveva essere la fine di un discutibile processo nel quale si pretese di provare senza evidenze che i Cinque cubani erano colpevoli di spionaggio e - nel caso di uno di loro, Gerardo Hernández -  di assassinio premeditato.

 

La sentenza della Corte di Atlanta, emessa nell’appello contro le ingiuste condanne inflitte a coloro che operavano per riunire informazioni sui piani terroristici dei gruppi anticubani residenti a Miami, si basa in fatti di estrema importanza giuridica.

 

Durante il processo ai Cinque, come sono conosciuti internazionalmente, che si e svolto a Miami sono stati calpestati tutti i loro diritti e lo stesso processo si è svolto in un ambiente fortemente ostile a Cuba e agli accusati.

 

Inoltre, la giuria era stata selezionata tra una comunità dove pullulano gruppi di estremisti anticubani, alcuni dei cui membri, ben noti, si addestrano in poligoni militari per essere pronti nell’effettuare eventuali aggressioni contro l'Isola.

 

Il documento dei giudici menziona questi ultimi figuri come i responsabili di molteplici azioni di terrorismo contro Cuba: tra loro Luis Posadas Carriles, con una lunga storia di azioni violente contro Cuba ed enumera anche i numerosi sequestri di armi che sono stati effettuati, armi in possesso di questi pericolosi individui, che hanno un solo obiettivo, attaccare l'Isola.

 

La sentenza della Corte di Atlanta fa riferimento alle affermazioni, le insinuazioni e i suggerimenti poco appropriati del Pubblico Ministero durante le sessioni del processo, con l'obiettivo di esacerbare i pregiudizi e istigare la giuria.

 

L'obbligo del Pubblico Ministero include il dovere d’astenersi dall’ utilizzo di metodi impropri, calcolati permettere una sentenza di condanna scorretta, afferma il documento. Questi solidi argomenti sono serviti da base per l'annullamento del giudizio, in una sentenza  pubblica emessa dopo sette anni di la detenzione illegittima degli accusati.

 

L'arbitrario processo fatto ai Cinque è stato fortemente criticato anche da parte di organizzazioni internazionali come il Gruppo di Lavoro sulle Detenzioni Arbitrarie della Commissione dei diritti umani dell'ONU.

 

Questo organo ha dichiarato illegali ed arbitrarie le detenzioni e i lunghi periodi di isolamento al quale sono stati sottoposti  sottomessi questi 5 giovani e il successivo processo di Miami.

 

A un anno dalla sentenza d’appello il governo degli Stati Uniti continua a non prestare attenzione né a questa decisone, né all’invito della ONU e tanto meno alla richiesta di decine di migliaia di persone che chiedono  giustizia in tutto il mondo e sono impegnate nella vera lotta contro il terrorismo.