A 30 anni dal colpo di

stato in Argentina

 

28.3.06 - PL -

 

 

 

Il presidente argentino, Néstor Kirchner, ha condannato coloro che rifiutano di riconoscere la propria responsabilità durante l'ultima dittatura ed ha definito le Madri e le Nonne di Plaza de Mayo: "L’avanguardia nella lotta contro la dittatura militare".

 

Parlando durante una cerimonia nella Scuola Militare della Nazione, in occasione del XXX Anniversario dell'inizio di quella tappa oscura della storia argentina (1976-1983), Kirchner l’ha considerata come la più cruenta delle esperienze antidemocratiche sofferte dal paese.

 

Ha precisato che il golpe, come gli altri avvenuti nel XX secolo, ebbe quel temibile sviluppo non solo per l’azione svolta dalle forze armate, ma anche perché alcuni settori della società, la stampa, la chiesa, la classe politica vi parteciparono.

 

"Lo sottolineo", ha detto, ed è stato approvato con una prolungata ovazione, "perché non tutti hanno riconoscono la loro responsabilità in quei fatti".

 

Egli ha criticato gli immensi interessi economici che di utilizzano per deteriorare le istituzioni democratiche e facilitare gli oltraggi alla Costituzione ed ha biasimato coloro che affermarono che il golpista, generale Rafael Videla, era la transizione necessaria in Argentina.

 

Quel che successe dopo il 24 marzo del 1976 non fu un eccesso né un’azione individuale, fu un piano criminale, un'azione istituzionale progettata in precedenza ed eseguita dallo Stato stesso sotto i principi della Dottrina di Sicurezza Nazionale.

 

Kirchner ha anche dichiarato che questo modello economico e sociale aveva un cervello ed un nome che gli argentini non dovranno mai cancellare dalla loro memoria, che dovrà rispondere alla giustizia e dire la verità: José Alfredo Martinez de Hoz, ex ministro d’economia della giunta militare.

 

"Quel modello", disse, "non finì con la dittatura e ed è stato usato fino alla fine degli anni ‘90, generando la situazione sociale più acuta della storia argentina e la sua vittima è stata il popolo, che ha sofferto perchè è stato impoverito ed escluso e le conseguenze di tutto questo durano ancora. Disgraziatamente i veri padroni di questo modello non sono stati puniti".

 

Egli ha detto che nei momenti terribili della notte dittatoriale molti si organizzarono per affrontare la dittatura e ed ha sottolineato soprattutto il coraggio delle donne, le Madri e le Nonne di Plaza de Mayo, lungamente applaudite dai presenti.

 

"Senz’altro potere che il dolore, l’ amore ed il coraggio ci hanno insegnato il cammino della lotta per ricostituire l’ordine democratico ed ottenere una quota di giustizia e di verità; sono un meraviglioso esempio di resistenza alla barbarie, che ha sostituito la deplorevole defezione di molti altri", ha dichiarato Kirchner.

 

Dirigendosi a Videla, alla testa del golpe militare, oggi agli arresti domiciliari e favorito da un indulto del 1990, Kirchner gli ha ricordato che ci sono 30 mila argentini scomparsi e 40 milioni di cittadini aggrediti ed offesi dal suo pensiero fondamentalista.

 

"Per questo motivo spero che la Giustizia proceda a fondo, che si faccia davvero giustizia e in modo rapido. Spero che questo e tutti i 24 marzo futuri servano alla costruzione della vera memoria e che questa sia una data fortemente consolidata. Nessuno può tentare di impadronirsene, perché la vera avanguardia davanti alla dittatura sono state le Madri e le Nonne di Plaza de Mayo".