26 dicembre 2006 -  www.granma.cu

 

Oscar Arias pretende giustificare un’

aggressione degli USA contro Cuba


 Lettera aperta al presidente della Costa Rica, sottoscritta da 178 persone di 26 paesi

 

 

Oscar Arias, presidente della Costa Rica, agisce sempre più sfrenatamente come alabardiere e suddito incondizionato della criminale, screditata e aggressiva politica anticubana dell’Amministrazione Bush e del suo preteso piano di “transizione” (leggasi annessione) che prevede, tra le altre misure, di processare milioni di cubani per il solo delitto di essere rivoluzionari e coerenti.

 

Arias, durante una recente visita negli USA ed un incontro col presidente Bush, si è scagliato contro Cuba parlando di fronte ai microfoni della CNN, cosa che ha spinto circa 200 persone di 26 paesi, fra i quali la Costa Rica, a sottoscrivere la seguente lettera aperta:

 

Signor Oscar Arias Sánchez, presidente della Repubblica della Costa Rica: noi sottoscritti, 178 persone di 26 paesi del mondo, manifestiamo la nostra grande preoccupazione e indignazione per le sue dichiarazioni alla CNN in spagnolo, rilasciate il 6 dicembre.

Le dette dichiarazioni sono totalmente infelici di fronte alla comunità internazionale, tanto più perchè pronunciate da un Premio Nobel della Pace del 1987; poiché in questo modo lei pretende di giustificare un’aggressione militare degli USA contro Cuba, così come viene gestionata nel “Piano Bush” per Cuba.

Il “Piano per la transizione alla democrazia a Cuba” impulsato dal presidente George W. Bush, contiene come lei sa un allegato segreto che tratta senza dubbio di un’invasione militare stile Iraq, di fronte all’impossibilità di piegare la volontà sovrana dell’eroico popolo cubano, che ha sopportato i rigori di un crudele blocco commerciale ed economico, oltre ad atti terroristici di ogni tipo ed alla costante disinformazione internazionale della realtà di Cuba, allo scopo di dare argomenti a questa politica ostile tesa a sconfiggere la Rivoluzione socialista.

Esigiamo da lei, perchè possa ostentare dignitosamente il Premio Nobel, che lavori per la pace e la cooperazione tra i paesi e che prenda le distanze dalla politica interventista di Washington nel mondo.

Il popolo cubano, come ogni popolo del pianeta, ha il diritto irrinunciabile a determinare autonomamente la sua organizzazione politica, sociale ed economica, sempre che si ispiri ai più nobili valori umanistici, come ben lo ha fatto la Rivoluzione cubana, che è un esempio per i paesi del Terzo Mondo.

L’integrità della Repubblica di Cuba dev’essere rispettata in ogni suo aspetto, poiché è membro a pieno titolo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite con tutti i diritti e i doveri che ne conseguono e gode di una grande autorità morale nel concerto delle nazioni.

Pensiamo che alla fine la ragione si imporrà e che, nonostante tutte le infamie e le menzogne, prevarranno i principi della Carta delle Nazioni Unite, di cui la Costa Rica è firmataria.

Con la speranza di motivare la sua riflessione per rendere il mondo un luogo migliore per l’umanità, sottoscriviamo:

(Segue l’elenco di nomi e cognomi, paesi e firme).