CARACAS. INAUGURATO

CON UN CORTEO IL FSM

 

traato da www.radiocittaperta.it  - corrispondenza di A.Bombassei  25.1.06

 

Caracas. Si è svolto questo pomeriggio il corteo di apertura del Forum Sociale Mondiale. Malgrado l'acquazzone caduto all'ora del concentramento, il corteo è stato bello nutrito. A occhio, c'erano cinquantamila persone.


C'erano organizzazioni sindacali (dall'Italia presente una delegazione dei Cobas) e contadine (numerosa la delegazione del Movimiento dei Sin Terra brasiliano), partiti politici (pochissimi. Dall'Italia una piccola delegazione di Rifondazione, dalla Francia la Lega Comunista Rivoluzionaria (LCR), dal Brasile il PT) gruppi femministi, i Sin Techo (i senza tetto) brasiliani, gruppi di operai argentini che occupano le fabbriche, collettivi di appoggio al Processo Bolivariano da tutto il continente americano (vari i gruppi canadesi e statunitensi di solidarietà con il Venezuela, ma anche con Cuba) ma non solo. Erano presenti vari gruppi di sostegno all'Intifada palestinese e alla resistenza irachena, altri di solidarietà con Cuba, e anche con Haiti (richiesta a gran voce il ritiro delle truppe straniere dall'isola)....


Comunque la delegazione straniera più numerosa è stata quella colombiana. Realtá sindacali, contadine, di desplazados, femministe e indigene unite nell'attaccare la politica reazionaria e repressiva del governo di Alvaro Uribe, accusato di essere il fedele vassallo degli USA, e soprattutto l'applicazione del piano di aiuti militari USA al gov. colombiano, il famigerato Plan Colombia.  Il corteo si è concluso nel parco de Los Proceres con un grande concerto.


La parola dordine del corteo è stato: no all'imperialismo , no all'intervento militare, no al neoliberismo. All'unisono i manifestanti hanno rivendicato diritti e dignità per i popoli di America Latina, e hanno protestato contro le politiche imposte da BM e FMI, prima fra tutte la politica di privatizzazione dei servizi pubblici (istruzione, sanitá, trasporti).


Tutti hanno marciato con l'obiettiovo anche della creazione di una società realmente alternativa a quella nella quale viviamo. molti riprendevano lo slogan di Chavez: per il socialismo del secolo xxi. Da domani inizieranno i lavori dei vari tavoli di dibattito.

 

 

 

VI FORUM SOCIALE MONDIALE IN VENEZUELA

Una marcia di massa contro

il neoliberismo e la guerra 

M.PÉREZ VALENZUELA 25.1.06

 

 

Un gran numero di persone, rappresentative di differenti settori politici e sociali di una cinquantina di paesi, hanno realizzato nel pomeriggio-sera di martedì una gigantesca marcia che ha ufficialmente inaugurato il VI Forum Sociale Mondiale a Caracas, città che per sei giorni sarà il simbolo della lotta contro i mali intrinseci al sistema capitalistico e dell’opposizione alle guerre scatenate dagli USA contro popoli innocenti in diverse parti del mondo.

 

I manifestanti si sono riversati in strada come un fiume spumeggiante nelle cui acque ribollivano le idee per conquistare una vita migliore per i popoli, impugnando bandiere, striscioni, foto dei Cinque Eroi cubani sequestrati negli Stati Uniti, immagini del ‘Che’, parole d’ordine contro la guerra, motti, tra i quali quello che da il titolo a questo evento internazionale (Un mondo migliore è possibile).

 

La delegazione cubana è stata una delle prime a sfilare. Pionieri, familiari dei Cinque Eroi e delle vittime del terrorismo, artisti ed intellettuali, collaboratori di questo paese fratello, lavoratori sociali, rappresentanti di differenti organizzazioni e istituzioni, che prima di sfilare si erano riuniti nella Casa Cuba per ascoltare le parole di Fidel e sostenerlo nelle richieste agli USA, hanno reclamato l’estradizione in Venezuela del terrorista Luis Posada Carriles.

 

I delegati hanno ricevuto durante il corteo (snodatosi tra la Plaza de las Tres Gracias ed il Paseo de los Próceres) la calorosa accoglienza degli abitanti di questa bella città, che nella centrale Avenida Bolívar espone agli stranieri ed ai venezuelani una mega-mostra sulle conquiste della Rivoluzione Bolivariana, guidata dal Presidente Hugo Chávez.

 

I rappresentanti delle numerose delegazioni a Caracas hanno parlato a conclusione della marcia in una tribuna politico-culturale, manifestando la loro opposizione alla guerra e alle politiche neoliberiste.

 

Una delle oratrici è stata la combattente statunitense Cindy Sheehan che, dopo la morte di suo figlio in Iraq, è divenuta il simbolo dell’opposizione del suo popolo all’ingiusta guerra che il destrorso presidente George W. Bush ha scatenato contro il paese arabo.

 

Diverse migliaia di persone hanno potuto apprezzare le interpretazioni dei cantautori cubani Amaury Pérez e Santiago Feliú, della venezuelana Lilia Vega e di altri famosi musicisti e gruppi musicali di diversi paesi.

 

Il Comitato Organizzatore in Venezuela ha indicato martedì che all’incontro hanno partecipato i rappresentanti di più di 2.000 organizzazioni non governative, movimenti sociali, reti alternative ed altre, che articoleranno in questi giorni le differenti espressioni contro l’ingiustizia e per un mondo migliore che si stanno estendendo in tutto il mondo.

 

Secondo il programma, a partire da mercoledì si svolgeranno in vari punti di Caracas incontri-dibattito sui sei assi tematici del FSM: politica, resistenza dei popoli contro i modelli neoliberisti, legami interculturali, mezzi di comunicazione, ecc.

 

Sono previste finora circa 1.800 iniziative gestite dalle organizzazioni e dai gruppi partecipanti all’evento, così come altre 200 a carattere culturale, programmate queste ultime tra il 26 ed il 28 prossimi.