Comincia il Forum Sociale

Mondiale in Mali

 

20.1.06 (PL)

Il Sesto Forum Sociale Mondiale (FSM), contro il neoliberismo, la globalizzazione e il debito estero dei paesi sotto sviluppati è cominciato mercoledì a Bamako, la capitale del Mali, con circa 30.000 delegati presenti.

Questo appuntamento, il primo nel continente africano, si prolungherà sino al 23 gennaio, per poi iniziare nuovamente a Caracas, in Venezuela il 24 e continuare poi in Pakistan in marzo.

Il Comitato Nazionale Organizzatore, guidato da Diadié Yacuba Danioko, ex ministro alla Cultura, vuole fare di Bamako la capitale del mondo per il rinnovo dei paesi in via di sviluppo e dimostrare che un mondo migliore è possibile.

L’FSM vuole essere una tribuna politica, culturale, popolare e mondiale e si svolgerà in otto scenari tra i quali lo stadio Omnisport Modica Keita, il Museo Nazionale, il Palazzo della Cultura Amadu Hampate Ba y el Centro Internazionale delle Conferenze di Bamako.

Mercoledì 18 è giunta a Bamako, capitale del Mali, per partecipare all’FSM la delegazione cubana guidata dal membro del Buró Politico e presidente del Parlamento Ricardo Alarcón de Quesada.

Al suo arrivo nel Mali, Alarcón è stato ricevuto dal suo omologo Ibrahim Boubacar Keita.

La delegazione è composta dal funzionari del dipartimenti delle relazioni internazionali del CC del PCC, dal presidente dell’Associazione di Amicizia Cuba " Africa, Dott. Rodolfo Puente Ferro, da Roberto González, fratello di René, uno dei Cinque Eroi e da collaboratori medici cubani che stanno compiendo missioni internazionaliste in Mali, con altri compagni.

La delegazione cubana parteciperà a riunioni con organizzazioni politiche locali, con il Comitato Maltese di Solidarietà con i Cinque Eroi prigionieri politici dell’impero, presieduto da Boubacar Sangaré e con le brigate mediche cubane che lavorano in questo paese.

Nell’FSM la delegazione di Cuba denuncerà ancora una volta l’ingiusta reclusione dei Cinque Eroi e ratificherà la disposizione della Rivoluzione cubana di offrire aiuti internazionalisti a tutti i popoli del mondo e in particolare di lottare contro l’epidemia di AIDS e altre malattie in Africa.