Denunciato un pericoloso

 cambiamento nel progetto

 nordamericano ALCA

14 aprile 2006 PL

 

Attivisti sociali contrari all’Area dl Libero Commercio per le Americhe, ALCA, hanno reiterato che questo progetto, fomentato dagli USA, è come un virus maligno che sperimenta pericolosi cambiamenti e mutazioni di fronte alla crescente condanna regionale.

 

Più di 44 leader sindacali, dei contadini, difensori dei diritti umani e membri delle reti sociali dell’America Latina e dell’Europa, hanno partecipato alla chiamata di allerta fatta durante l’inaugurazione del Vº Incontro Emisferico di lotta Contro l’ALCA.

 

Dichiarando aperto il Forum che durerà sino a sabato 15, il Direttore del Centro di Ricerche sull’Economia Mondiale, CIEM, di Cuba, Osvaldo Martínez ha avvisato che il progetto che è a favore degli Stati Uniti non è morto, ma si esprime in forme diverse.

 

“Come un virus maligno, l’ALCA è mutante e ora ha tutta l’essenza di un progetto di dominio, per impadronirsi del petrolio e del gas, dell’acqua, della biodiversità, dei mercati e della forza lavoro della regione” ha sottolineato Martínez, parlando nel Palazzo delle Convenzioni dell’Avana.  

 

Egli ha sottolineato che dopo il fallimento di Washington al Summit delle Americhe a Mar del Plata, in Argentina, nel 2005, l’iniziativa oggi è stata camuffata come Trattato di Libero Commercio- TLC - avvolto nella propaganda della liberalizzazione commerciale.

 

“La Casa Bianca e in particolare il presidente Bush pretendevano che prima del termine dell’anno scorso l’ALCA fosse stato firmato, ma il rifiuto ricevuto è stata maggioritario e a livello continentale. Il governo di Bush ha fatto un’enorme sforzo per praticare all’ALCA la respirazione artificiale e farla rivivere nel Summit di Mar del Plata” ha detto ancora Martínez. 

 

“Il tentativo di recupero dell’ALCA però è naufragato anche per la combinazione  d’una dimostrazione di massa dei movimenti sociali. Il progetto, nella sua versione originale, è congelato adesso e questo è una vittoria ma non è il trionfo nella guerra e non è  certo giunto il momento di deporre le armi”.

 

In accordo con questo noto economista cubano, l’ALCA è una delle espressioni d’un progetto di dominazione continentale per il saccheggio a fondo della regione. 

 

Martínez ha avvisato che i TLC bilaterali e plurilaterali sono piccoli ALCA nei quali si condensano i contenuti dei pacchetti di politica neoliberista, nei quali l’enfasi della propaganda si pone  tra “le bontà del libero commercio”.

 

In questi trattati il neoliberismo viene consacrato come politica economica e viene trasformato in obbligo giuridico degli Stati, assicurando che questo è il modello che cocciutamente Washington vuole per l’America Latina e i Caraibi.

 

Attualmente, tre paesi, Canada, Messico e Cile, hanno il TLC in pieno funzionamento con gli USa, mentre in altri sei paesi, i cinque dell’America Centrale e la Repubblica Dominicana sta avanzando il processo di ratificazione per i parlamenti.

 

Martínez  ha puntualizzato che in quattro nazioni, Colombia, Perù, Ecuador e Panama, continuano i negoziati con l’Unione, mentre l’Unione Europea, che a suo giudizio non è differente, ha firmato patti commerciali con il Messico e il Cile.

 

In un altro momento del suo intervento Martínez ha affermato che l’economia mondiale globalizzata e trans-nazionalizzata, dominata da gigantesche corporazioni e da dove gli USA e la UE praticano un chiuso protezionismo selettivo, il libero commercio è una finta.

“Oggi il detto libero commercio è più che mai una menzogna e una finta per coprire la vera politica di dominio e sfruttamento” ha sottolineato Martínez.

 

Il libero commercio non è libero adesso e non lo è mai stato e non è nemmeno un commercio, in accordo con il concetto classico di questo e la sua pratica, che non genera crescite economiche”.
 

 

 

La riunione emisferica contro

 l’ALCA sta per iniziare a Cuba

 

Avana 10/4/2006 AIN


Mercoledì 12 inizierà un incontro internazionale convocato allo scopo di definire strategie di concertazione sociale contro l’Area di Libero Commercio delle Americhe (ALCA), meccanismo d’espansione statunitense, che sessionerà nel Palazzo delle Convenzioni della capitale.

 

I leader sociali di 36 paesi latinoamericani e caraibici e di organizzazioni femminili, contadine, nonchè della Rete in Difesa dell’Umanità, presenteranno le loro esperienze in questo spazio di articolazione delle azioni, ha indicato il presidente della Commissione Affari Economici del Parlamento cubano, Osvaldo Martínez.

 

Di fronte ad un’ALCA che si sta trasformando mediante i tentativi di Washington per ottenere trattati bilaterali di libero commercio, Cuba ed i rappresentanti del sub-continente si pronunceranno anche contro il terrorismo e la militarizzazione dell’area, scenario di basi e manovre belliche per tali propositi, ha detto.

 

Leonel González, segretario alle Relazioni Internazionali della Centrale dei Lavoratori di Cuba, ha annunciato la presentazione di proposte per un piano d’azione congiunta con la partecipazione di personalità del Mercato Comune del Sud (MERCOSUR), la Comunità Andina delle Nazioni e di organizzazioni del Nordamerica.

 

Le riunioni plenarie e le tavole rotonde permetteranno da una parte di agglutinare il pensiero delle differenti reti sociali partecipanti alla resistenza popolare all’applicazione dell’ALCA e dall’altra l’esposizione delle posizioni favorevoli all’ALCA dei Governi di Cile, Perù, Ecuador e Repubblica Dominicana, ha aggiunto.

 

Il progetto originario dell’ALCA, la cui applicazione era stata fissata dall’Amministrazione USA a partire dal gennaio 2005 in 34 paesi dell’area, ha subito modificazioni dovute in buona parte all’attività dei movimenti dell’Alleanza Sociale Continentale.