Roma 26 ottobre 2006 - www.radiocittaperta.it

 

 

Ambasciatore a Roma: nuova risoluzione

 

al voto dell'Assemblea ONU

 

 

 

 


La comunità internazionale esprima la propria ''condanna morale e politica'' dell'embargo statunitense contro Cuba, un ''atto di genocidio'' che da oltre 45 anni colpisce la popolazione dell'isola caraibica. E' l'appello lanciato oggi dall'ambasciatore dell'Avana a Roma, Rodney Lopez, che annuncia la prossima presentazione all'Assemblea delle Nazioni Unite di un nuovo progetto di risoluzione di condanna della ''aggressione USA''.


''L'8 novembre - ha affermato il diplomatico, nel corso di un incontro con la stampa nella sede dell'ambasciata - il nostro governo presenterà, ancora una volta, all'Assemblea generale un documento di denuncia delle sanzioni economiche, finanziarie e commerciali varate dagli Stati Uniti''.

 

Già 14 volte - spiega Lopez - l'organismo ONU ha approvato a grande maggioranza risoluzioni contro l'embargo americano.

 

'' Pur non avendo valore vincolante per gli Stati membri, un rinnovato appoggio al documento dell'Avana avrebbe la forza di una condanna morale della politica americana ''.

 

Secondo l'ambasciatore, solo nell'ultimo anno le sanzioni Usa sono costate all'isola 4.108 milioni di dollari. A esser penalizzati dalle misure della legge Helms-Burton, che hanno forza 'extraterritoriale', sarebbero 30 Paesi. Washington -spiega Lopez- minaccia ritorsioni economiche contro società straniere 'colpevoli' di non recidere i legami commerciali con l'Avana.

 

Il blocco data al 1960, e seguì la vittoria dei ''barbudos'' guidati da Fidel Castro contro il regime filo-americano di Fulgencio Batista. Le sanzioni impediscono tra l'altro a Cuba di commerciare con gli Stati Uniti o con filiali all'estero di aziende americane.


''L'adozione nel 2004 del cosiddetto Piano "Cuba libera" - osserva il diplomatico - ha segnato però un inasprimento delle misure contro l'Avana, finalizzate ad un "cambiamento di regime".


''Una seconda versione del Piano é stata adottata nel luglio scorso" nota Lopez. '' Tra le nuove misure, c'é il divieto di fornire a Cuba attrezzature mediche e il via libera a penalità per le imprese che collaborano alle prospezioni petrolifere al largo dell'isola''.


A soffrire dell'embargo, però, è soprattutto la popolazione cubana. ''Mentre le Nazioni Unite lottano per sradicare la fame e la povertà nel mondo gli Usa tentano un genocidio'', osserva Alfredo Puig, ambasciatore cubano presso l'ONU a Roma. A soffrire dell'aggressione americana - sottolinea il diplomatico - sono soprattutto i settori della sanità e dell'alimentazione.