7 novembre 2006 - www.granma.cu

 

 

Beni cubani congelati pari

 

 

a 268 milioni di dollari


• Gli USA impediscono i pagamenti dell’Isola

 

 

 


L'importo di beni cubani congelati come conseguenza del blocco criminale imposto dal governo degli Stati Uniti contro Cuba ha raggiunto nel 2005 la somma di 268 milioni di dollari.

 

Uno degli aspetti più crudeli e subdoli nell'insieme delle azioni per rafforzare il blocco è l'incremento da parte del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti della persecuzione degli attivi cubani in tutto il mondo.

 

Qualunque banca in qualunque paese, pur non essendo sussidiaria di una banca madre nordamericana e non essendo di proprietà statunitense, è soggetta alle leggi extraterritoriali degli Stati Uniti, ha denunciato la specialista del ministero degli esteri di Cubana, Yiliam Gómez.

 

Gli Stati Uniti inoltre ostacolano i pagamento dei contributi di Cuba agli organismi internazionali, ha detto la funzionaria.

 

Per questo il governo cubano non ha potuto pagare le quote corrispondenti all'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (UIT) e all'Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), per il rifiuto della banca svizzera UBS di accettare i bonifici di Cuba.

 

Questa banca gestisce i conti delle due organizzazioni ed era lì, fino ad ora, che Cuba depositava i pagamenti dell'Isola.

 

Da quando la UBS non ha accettato il pagamento delle sue quote, Cuba è diventata morosa, con un conseguente danno economico e del suo prestigio di fronte alle istituzioni finanziarie ed internazionali.

 

L'Assemblea Generale dell'ONU l’8 novembre sottoporrà nel dibattito, nel quindicesimo anno consecutivo, la Risoluzione presentata da Cuba con l'obiettivo di porre fine al blocco finanziario, economico e commerciale che gli Stati Uniti impongono all’isola.

 

La Relazione di Cuba sulla Risoluzione 6012 dell'Assemblea Generale dell'ONU denuncia che funzionari cubani che lavorano nelle organizzazioni internazionali hanno ricevuto alcune lettere che esigono la chiusura dei loro conti bancari in dollari nordamericani, con la minaccia di un sequestro del  loro denaro.