Secondo l'ONU, Cuba è l'unico paese

americano senza denutrizione

E' perfino imbarazzante scrivere che, secondo il Programma Mondiale Alimentare (PMA) delle Nazioni Unite l'unico paese del continente americano (Stati Uniti compresi) libero dalla denutrizione è Cuba.

 

21 febbraio 2006

 

di Gennaro Carotenuto
 


Secondo la signora Myrta Kaulard, rappresentante di questo programma che fornisce alimenti in cinque province dell'isola, appena il 2% dei minori cubani ha deficit alimentari. Tali deficit però, secondo il PMA, sono attribuiti a cattive abitudini familiari e non a carenze strutturali. Non solo Cuba è l'unico paese libero da denutrizione infantile, ma secondo i dati delle Nazioni Unite, a partire dal 1996 si è trasformato in paese donatore a paesi come Repubblica Dominicana, Giamaica, Honduras, Haiti e altri che ricevono migliaia di tonnellate di aiuti alimentari cubani.

Ben diversa è la situazione nel resto del continente. Catastrofica è in Bolivia, Guatemala ed Haiti. In Bolivia, secondo la PMA, l'83% dei bambini non ha pienamente soddisfatte le sue necessità alimentari e la mortalità infantile è 15 volte quella cubana. Secondo l'ONU la denutrizione cronica nelle aree rurali supera il 50%.

Escludendo, non potrebbe farsi diversamente, che il record cubano sia attribuibile a meriti dell'inefficiente e criminale sistema socialista di governo cubano, i motivi di tale performance vanno cercati altrove. Per esempio nel fatto che Cuba è l'unico paese che non riceve né aiuti, né prestiti né, soprattutto, "consigli" da organizzazioni come la Banca Mondiale o il Fondo Monetario Internazionale, che hanno come obbiettivo (e lo mostrano con i risultati dell'efficientissimo sistema neoliberale boliviano) quello di collaborare allo sviluppo. Cuba è anche l'unico paese del continente a non avere un accordo di cooperazione allo sviluppo con l'Unione Europea e (è cosa nota) da mezzo secolo non ha relazioni né economiche né politiche con gli Stati Uniti. Sarà per questi dettagli che Cuba è libera dalla denutrizione?

La notizia è dunque paradossale ed imbarazzante. La stampa ha scelto di occultarla giacché a riportarla si viene automaticamente accusati di essere complici del terribile gulag tropicale. E oltretutto bisognerebbe anche contestualizzarla e spiegarla, cosa ancora più imbarazzante per chi da 15 anni scrive che Cuba è ridotta alla fame e che al contrario il neoliberismo sta trasformando il mondo nel paese dei balocchi di collodiana memoria.

Eppure il governo degli Stati Uniti è preoccupatissimo per il cambio di governo a La Paz, ma non era per nulla preoccupato, anzi aiutava fraternamente, i precedenti governi (ortodossamente neoliberali) che sono riusciti nel bel record di denutrire l'83% dei bambini boliviani. Lo stesso governo degli Stati Uniti è da quasi mezzo secolo terrorizzato da Cuba, forse perché oramai la mortalità infantile nell'isola è inferiore a quella di due terzi degli stati dell'unione. Guarda tu che brutti scherzi fa il socialismo.

 

 

 

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