19/12/2006 - M.Hernandez www.granma.cu

Il Granma è l’arca

della nostra libertà

 

 

 

Alla presenza del generale dell’Esercito Raúl Castro, è stata scoperta lunedì la pittura murale El arca de la libertad (L’arca della libertà), realizzata da 15 artisti cubani convocati dal prestigioso pittore e scultore Alexis Leyva Machado (Kcho).

 

Durante la cerimonia, svoltasi nell’Edificio dell’Arte Cubana del Museo Nazionale delle Belle Arti, Kcho ha spiegato che l’opera è “un regalo a Fidel per il suo 80° compleanno e a coloro che giunsero sul Granma, nel 50° anniversario dello sbarco”.

 

“Il Granma è un’imbarcazione speciale della storia di Cuba, è la nave che ci cambiò la vita”, ha detto. L’artista, la cui ampia opera è riconosciuta internazionalmente, ha commentato sulla genesi del progetto: “Ho convocato diversi amici che amano la Rivoluzione e mi sono sentito molto felice quando Fidel ha detto che questo Granma sarebbe andato ‘al Museo delle Belle Arti perchè è lì che deve stare, perchè questa opera va condivisa con la gente, la gente deve vedere l’opera che voi avete realizzato per rendere omaggio alla spedizione”.

 

Pronunciando le parole di presentazione del murale, il Premio Nazionale di Letteratura Miguel Barnet ha detto che “il Granma oggi non è solo uno yacht, è un faro, una striscia luminosa della bandiera; vestirlo con gli attributi creati dagli artisti significa conferire una nuova dimensione al suo prodigioso immaginario”.

 

Un momento assai emozionante della cerimonia è stato l’interpretazione della canzone La Lupe, su richiesta di Raúl Castro (che è anche secondo segretario del Comitato Centrale del Partito) interpretata dal Coro Nazionale di Cuba, stavolta sotto la direzione di quattro mani: la sua direttrice Digna Guerra e l’autore, Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque, che dal suo posto, visibilmente commosso, ha diretto simbolicamente le voci che ancora una volta hanno dato vita al noto brano musicale.

 

Tra i presenti si trovavano anche il Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez, i membri del Burò Politico Carlos Lage, Abel Prieto e Pedro Ross, nonchè il Premio Nobel Gabriel García Márquez.

 

Prima che la pittura murale venisse esposta, un gruppo di assaltanti del Moncada e dipartecipanti alla spedizione del Granma hanno percorso l’Edificio dell’Arte Universale, la mostra Un abrazo de Guayasamín a Fidel (Un abbraccio di Guayasamín a Fidel) e hanno apprezzato l’opera collettiva Cinco Palmas (Cinque Palme) installata davanti all’edificio e inaugurata alla fine del colloquio Memoria e Futuro: Cuba e Fidel, lo scorso 1° dicembre.