MESSAGGIO DI FIDEL

AL POPOLO CUBANO

 

4 settembre 2006

 

 

Cari compatrioti:

negli ultimi giorni si sono pubblicate alcune immagini filmate e varie foto che, ho saputo, il nostro popolo ha gradito molto.
 

Alcuni hanno opinato, a ragione, che mi si vedeva un poco magro, come unico elemento sfavorevole. Sono molto contento che se ne siano resi conto. Questo mi permette di inviare loro diverse foto più recenti e, contemporaneamente, informarli che in pochi giorni avevo perso 41 libbre di peso. Aggiungo che l’ultimo punto chirurgico mi è stato tolto da molto poco, dopo 34 giorni di convalescenza.

 

Non ho mai smesso di sforzarmi un solo giorno, nemmeno in quelli più difficili dal 26 Luglio, per

riparare alle conseguenze politiche avverse di questo problema di salute così inatteso. Il risultato è che, per la mia tranquillità, sono andato avanti in diverse questioni importanti. Posso comunicarvi che il libro Cento Ore con Fidel, di Ramonet, di cui stavo rivedendo nei dettagli ogni mia risposta i giorni in cui mi sono ammalato, è praticamente concluso e sarà presto pubblicato, come ho promesso. Non per questo ho smesso di attenermi scrupolosamente ai miei dover di paziente disciplinato.

 

Si può dire che il momento più critico è alle spalle. Oggi mi sto ristabilendo in maniera soddisfacente. Nei prossimi giorni riceverò visitatori illustri; questo non significa che ogni iniziativa verrà immediatamente accompagnata da immagini filmate o fotografiche, ma verrà data notizia di ognuna di queste.

 

Dobbiamo comprendere tutti che non è conveniente offrire sistematicamente informazione, né immagini sull’evolversi delle mie condizioni di salute. Dobbiamo anche capire, con realismo, che il tempo necessario ad una completa guarigione, lo si voglia o no, sarà prolungato.

 

In questo momento non ho nessuna fretta e nessuno deve averne. Il paese va avanti bene e avanza.

 

Mi manca solo un dettaglio: chiedere a tutti i compatrioti onesti, che insieme costituiscono l’immensa maggioranza del popolo, di non incolpare nessuno per la discrezione che, per la sicurezza della nostra Patria e della nostra Rivoluzione, ho chiesto a tutti.

 

Grazie infinite!

 

 

4 settembre 2006