Cuba non dimentica il sangue
 

africano che la percorre

 

N.Vazquez Garcia

 

 

       20/4/06 - GI

 

Kgalema Motlanthe, segretario generale del Congresso Nazionale Africano (ANC) del Sudafrica, è stato ricevuto da Carlos Lage Dávila, vice presidente del Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba.

 

Il dirigente cubano si è interessato al sistema organizzativo del ANC e alle strutture della sua Lega Femminile e di quella della Gioventù, sottolineando che questa opportunità era molto positiva per le due parti che potevano apprendere reciprocamente.

 

Motlanthe ha commentato l’importante appoggio popolare del ANC ed ha dichiarato che l’obiettivo del suo soggiorno cubano era l’analisi dei metodi per migliorare le organizzazioni e rafforzare lo sviluppo dei quadri.

 

Il più alto rappresentante del Congresso Nazionale Africano e la delegazione che lo accompagna hanno incontrato i dirigenti della UJC, Unione dei Giovani Comunisti di Cuba.

 

All’incontro hanno partecipato anche Fernando Remírez de Estenoz, responsabile del Dipartimento di Relazioni Internazionali del Comitato Centrale del PCC; Christian Jiménez, presidente del INDER, Mireya Luis, Javier Sotomayor e Teófilo Stevenson, tra le varie glorie dello sport cubano.

 

Hassan Pérez Casabona, secondo segretario della UJC, ha dato il benvenuto ai fratelli sudafricani ed ha offerto una panoramica dei compiti e degli impegni della UJC mentre Kgalema ha fatto domande sulle strutture e le forme di relazione con le istituzioni dell’Isola.

 

I rappresentanti della Lega Giovanile del paese fratello hanno ringraziato per l’ospitalità del popolo cubano ed hanno segnalato l’importanza dell’esperienza cubana e i dibattiti politici realizzati.

 

Inoltre hanno dimostrato interesse per continuare e scambiare conoscenze ed esperienze con i giovani dell’Isola.

 

 

 

Tutto l‘affetto africano per Cuba

 • L’internazionalismo cubano e la lotta all’ Apartheid

 

J.D.Nusa Penalver

 

 

     13/4/06 - AIN

Cuba ha tutto l’affetto dell’Africa, ha detto il Ministro degli Esteri Felipe Pérez Roque, che ha incontrato la numerosa delegazione del Congresso Nazionale Africano (ANC) guidata da Kgalema Motlanthe, segretario generale di questo Partito politico, del Governo del Sudafrica.

 

Nella sede del Ministero degli Esteri dov’è stato realizzato l’incontro, Pérez Roque ha ricordato gli storici vincoli, molto stretti, che uniscono l’Isola al continente nero.

 

Più di 350000 combattenti internazionalisti cubani sono andati a combattere nel sud dell’Africa dalla fine del 1975 e sino al 1990, per affrontare l’esercito del Regime di Apartheid, armato dalle potenze occidentali.

 

Egli ha indicato che lo sforzo enorme del popolo cubano, assieme a quello dei combattenti angolani, della Namibia e del ANC, ha permesso di preservare l’integrità territoriale dell’Angola, l’indipendenza della Namibia e di ottenere la liberazione di Nelson Mandela e finalmente l’annullamento del sistema razzista sudafricano.

 

Il ministro cubano ha sottolineato le eccellenti relazioni con tutti gli Stati dell’Africa sub sahariana ed ha riferito che in tutti questi anni di Rivoluzione più di 32 mila giovani di questa regione si sono laureati nelle università di Cuba includendo 300 sudafricani.

 

Gli Stati Uniti non sono riusciti ad isolare internazionalmente l’Isola, anche se il blocco genocida economico, commerciale e finanziario che l’impero impone contro Cuba è il principale ostacolo allo sviluppo economico e sociale nell’isola.

 

All’incontro erano presenti Fernando Remírez, capo del Dipartimento delle Relazioni Internazionali del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba; Marcos Rodríguez, vice ministro degli Esteri e Thenjiwe E. Mtintso, ambasciatrice sudafricana nella nazione dei Caraibi.

 

Creato nel 1912, il Congresso Nazionale Africano ha guidato la lotta del popolo africano contro il regime razzista di Apartheid ed ha ottenuto nel 1994 una grande vittoria elettorale con le prime elezioni multirazziali che hanno permesso al leader Nelson Mandela di divenire il primo presidente negro nella storia di questo paese.