29 agosto 2006 - N.Diaz www,granma.cu

 

 

 

I membri del MNOAL stanno analizzando

 

i documenti del 14º Vertice

 

● L’appuntamento all’Avana dall’11 al 16 settembre prossimo. Più di 50 Capi di Stato e di Governo hanno confermato la loro partecipazione
 ● Più di 500 giornalisti di tutto il mondo hanno chiesto l’accredito per riportare informazioni sull’evento

 

 

 

 

I propositi, i principi e il piano d’azione del Movimento dei Paesi Non Allineati (MNOAL) nella nuova situazione internazionale verranno esposti nella Dichiarazione Politica che dovranno approvare i Capi di Stato e di Governo di questo foro di concertazione politica, quando si riuniranno all’Avana per il loro 14º Vertice i giorni 15 e 16 settembre.

 

A questo scopo il 28 agosto i Ministri degli Esteri hanno ricevuto da parte di Cuba, paese sede dell’evento, il progetto del documento noto come Dichiarazione dell’Avana, perchè lo discutano e per, se lo decideranno, aggiungere nuovi puntuali contributi quando si riuniranno nei giorni 13 e 14 del nono mese dell’anno.

 

Nella sede dell’ONU, a New York, il Burò di Coordinamento e i rappresentanti del MNOAL hanno ricevuto il progetto di Dichiarazione Finale preparato dall’Isola, che a partire da quest’anno ricoprirà la presidenza, condizione che eserciterà per la seconda volta dalla fondazione del Movimento, avvenuta nel 1961 durante il Vertice di Belgrado.

 

I principali testi da dibattere ed approvare in ogni segmento dell’appuntamento sono nelle mani dei paesi membri e questo garantisce una discussione essenziale in funzione della rivitalizzazione del Movimento in un momento in cui i suoi membri considerano la necessità urgente di mantenere vivi i principi fondamentali e di compiere nuovi passi in direzione dell’unità, degli accordi e della solidarietà, in modo da permettere loro di far fronte con una sola voce alle sfide che nell’attuale situazione stanno affrontando le nazioni del Sud.

 

Di fronte all’egemonia unipolare esercitata dagli Stati Uniti e al loro aberrante e distruttivo modo di imporre i loro appetiti geopolitici, il Terzo Mondo si è proposto – secondo la Dichiarazione Politica –, sulla base della rivitalizzazione del Movimento, la difesa del multilateralismo e dei principi della Carta delle Nazioni Unite. A questo scopo è imprescindibile, secondo il testo, "che come mai prima le nostre azioni si mantengano coese, ferme e assumano un elevato attivismo" per sbarrare il passo a tali pretese.

 

Particolari del documento, resi noti alla stampa, mostrano che nell’ambito dei propositi delle nazioni del Sud il MNOAL si distingue come un’istanza di accordi politici per promuovere e difendere i suoi interessi comuni, così come la necessità di fomentare l’unità e la solidarietà, la difesa della pace e la sicurezza internazionali, la cooperazione sulle basi del diritto internazionale e l’impulso allo sviluppo sostenibile dei nostri popoli.

 

Il multilateralismo e il rafforzamento del ruolo che devono giocare le Nazioni Unite, la lotta per il disarmo nucleare totale e la promozione della cooperazione Sud-Sud, sono altri dei molti punti di grande attualità citati nel documento.

Altrettanto importanti di questi propositi sono i principi che hanno accompagnato il Movimento sin dalla sua fondazione, principi che oggi acquistano vitale importanza in una situazione internazionale che non vede rispettato il diritto sovrano degli Stati, che vede l’intervento e l’ingerenza nelle questioni interne delle nazioni per il semplice fatto che queste non si piegano alle decisioni dell’impero. La coercizione e le pressioni economiche sono le armi preferite dal Nord industrializzato. Occorre farla finita con tutto ciò.

 

Di fronte a questa realtà, il testo propone un piano d’azione che punta al rafforzamento della capacità del NOAL di dare una risposta efficace ai differenti avvenimenti e temi che pregiudicano gli interessi e le priorità dei suoi Stati membri. Nello stesso modo esprime la necessità di definire e impulsare un programma politico nelle questioni economiche globali che interessano le nazioni che lo integrano.

 

Elementi che, insieme a molti altri, sono raccolti nella Dichiarazione Politica e che saranno oggetto di analisi e approvazione all’Avana, dove più di 50 Capi di Stato e di Governo e più di 500 giornalisti giunti da tutte le parti del mondo saranno testimoni di questa nuova fase che si apre per il MNOAL, la cui responsabilità storica è quella di salvare, mantenendo una posizione ferma e coesa, i principi più sacri del diritto internazionale e del multilateralismo, come elementi indispensabili per la sopravvivenza umana.

 

L’appuntamento dell’Avana sarà, senza dubbio, lo scenario dove il Sud proverà la sua capacità e volontà di sbarrare il passo all’egemonia e alle forze che dal Nord industrializzato pretendono di escluderci a vantaggio dei loro interessi imperiali.