Denunciato il tentativo di

privatizzare le Nazioni Unite

 

 

6 luglio 2006-PL

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il vicepresidente della Società Cubana di Diritto Internazionale, Miguel Alfonso, ha denunciato che si sta tentando di privatizzare la ONU selezionando le assegnazioni dei fondi per un gruppo di paesi industrializzati.

 

Alfonso ha sottolineato la necessità di esaminare come si amministra questa istituzione, sottoposta a riforme come conseguenza di una vecchia crisi, resa  più evidente dopo l’aggressione degli USA contro l’Iraq.

 

Durante l’inaugurazione dell’Incontro Mondiale sul Diritto Pubblico Internazionale, che si sta svolgendo nell’Hotel Nacional di Cuba, il giurista ha parlato dell’attuale interpretazione della carta della ONU.

 

Miguel Alfonso ha detto che attualmente questo documento della ONU fa divenire l’istanza un Ente a misura degli interessi della politica estera di un piccolo gruppo di paesi interessati a instaurare un nuovo schema di dominazione planetaria.

 

Riferendosi all’intenzione già annunciata di Washington, di presentare il 6 una relazione contro Cuba nel Consiglio dei Diritti Umani, egli ha identificato la linea di condotta di questo paese, che vuole imporre un suo ordine nelle relazioni internazionali.

 

Molto spesso si ricorre al ricatti, con la consegna o no di aiuti per lo sviluppo e questo condiziona la posizione degli Stati sottosviluppati in questo organismo, ha detto Alfonso, che è professore nell’Istituto Superiore delle Relazioni Internazionali di Cuba e che ha denunciato i tentativi dell’amministrazione nordamericana per modificare la Carta della ONU e i suoi Statuti con l’applicazione della dottrina della sicurezza nazionale.

 

In virtù di questa politica, gli USA e i loro alleati si arrogano il diritto di aggredire altre nazioni di fronte a una presunta minaccia.

 

Alfonso ha  ricordato l’arbitraria interpretazione dei diritti umani, utilizzata da alcuni paesi come “un sacro manto” per coprire gli attacchi che avvengono contro alcuni territori.

 

Questo atteggiamento prostituisce il concetto dei Diritti Umani e ignora il principio di non ingerenza sulla sovranità, che è il pilastro della creazione della ONU.

 

L’incontro sul diritto pubblico internazionale si svolgerà sino a giovedì  6 e esaminerà tra gli altri temi, l’efficacia del sistema interamericano dei diritti umani e della corte per questi propositi.

 

In accordo con le organizzazioni sono stati programmati dibattiti sull’ostilità degli Usa verso Cuba, aggravati dal detto Piano Bush per la transizione democratica nell’Isola.