Circola all' ONU un messaggio cubano sulla Palestina
• Il Ministro degli esteri di Cuba reitera la solidarietà del MNOAL

Il ministro cubano degli Esteri, Felipe Pérez Roque, ha segnalato che nella ricerca della pace i popoli arabi potranno contare sempre sul sostegno del Movimento dei Paesi Non Allineati (NOAL).

A nome dei MNOAL e di Cuba il Ministro ha inviato un saluto in occasione del Giorno Internazionale di solidarietà con il Popolo della Palestina, che si è svolto nella ONU con una sessione speciale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha reso noto PL.

Il testo, letto dall’ambasciatrice Ileana Núñez, esprime il fermo impegno del MNOAL di mantenere il suo appoggio al popolo palestinese per porre fine all’occupazione d’Israele e precisa che durante il XIVº Vertice del Movimento, che si è svolto nel settembre scorso all’Avana è stato fatto un richiamo alla necessità di estendere con urgenza l’assistenza economica e finanziaria destinata al popolo palestinese.

 

Cuba accusa il Consiglio di Sicurezza

dell'ONU d’inattività verso Israele

 

 

 

23/11/06

 

L’ ambasciatore permanente di Cuba nella ONU, Rodrigo Malmierca, ha definito inaccettabile che il Consiglio di Sicurezza della ONU continui a tenere le braccia incrociate mentre Israele viola in maniera flagrante le sue risoluzioni.

 

In un discorso durante il dibattito nel Consiglio sulla situazione in Medio Oriente, includendo la questione palestinese, il diplomatico cubano ha criticato duramente il massimo organismo della ONU, perchè non fa rispettare le sue responsabilità permanenti verso la Palestina.

 

Malmierca  ha confermato l’impegno di Cuba  per una soluzione giusta e pacifica del conflitto tra Israele e la Palestina, oltre al diritto del popolo palestinese ad esercitare l’autodeterminazione e la sovranità in un suo Stato indipendente, con Gerusalemme orientale come capitale.

 

Egli ha ricordato che il Consiglio di Sicurezza, in una sessione del 19 ottobre ha analizzato la situazione del Medio Oriente e in particolare del territorio occupato della Palestina ed ha constatato che la situazione e peggiorata.

 

Nonostante il peggioramento della situazione, includendo il terribile massacro di Beit Hanoun dello scorso 8 novembre, il Consiglio di Sicurezza non ha attuato e continua a non assumere  le proprie  responsabilità. 

 

Il MNOAL ha reiterato in varie dichiarazioni che il deterioramento della situazione nei territori palestinesi occupati è molto preoccupante e che è un risultato dell’uso sproporzionato, indiscriminato ed eccessivo della forza da parte d’Israele.            

 

Malmierca ha riferito che gli USA hanno usato il veto numero 31, sabato 11 novembre per i testi relazionati alla questione palestinese e per impedire l’adozione di un progetto di risoluzione equilibrato, presentato dalla delegazione del Qatar a nome del gruppo arabo.

 

L’inazione del Consiglio non solo danneggia gravemente la sua già discussa credibilità,  ma rafforza il senso d’impunità del governo d’Israele, con cui si muove e grazie al quale si sente protetto per via del veto inqualificabile degli Stati Uniti.

 

Malmierca ha detto che la paralisi del Consiglio di Sicurezza non lascia altra alternativa che ricorrere all’Assemblea Generale: “Dove tutti partecipiamo in uguali condizioni e dove non ci sono spazi per gli antidemocratici e obsoleti diritti al veto”.

 

L’Assemblea Generale a grande maggioranza ha adottato in questa sessione d’emergenza una risoluzione con misure concrete, tra le quali l’invio d’una missione per investigare i fatti avvenuti a Beit Hanoun  e una relazione dopo un mese.

 

Un altro aspetto toccato dall’ambasciatore di Cuba che presiede il Burò di Coordinamento del MNOAL, è stata la situazione del Libano.

 

Malmierca ha chiesto per questo paese il totale rispetto della sua sovranità e  della sua integrità.

 

“Cuba saluta la serietà con cui il governo libanese sta compiendo i propri impegni, includendo lo spiegamento del suo esercito nella regione meridionale della nazione e la sua cooperazione con le forze della ONU”.

 

Malmierca ha reclamato dal governo d’Israele il compimento dei suoi obblighi e l’interruzione di tutte le azioni di provocazione, includendo le costanti violazioni dello spazio aereo del Libano.
 

 

 

La battaglia per la Palestina

è contro l’imperialismo

• Ricardo Alarcón alla Conferenza di Solidarietà con la Palestina, in Iran
 

 

 

    

19/4/06 - GI

"L’essenza della battaglia per i diritti inalienabili del popolo palestinese è la battaglia contro l’imperialismo", ha detto Ricardo Alarcón de Quesada, presidente della Assemblea Nazionale del Poder Popular, in un intervento durante la 3° Conferenza Internazionale di Solidarietà con la Palestina, che è appena terminato a Teherán.

 

Riferendosi alla politica d’ingerenza e d’intervento di Israele, Alarcón ha sostenuto che sono gli imperialisti che hanno creato questa piaga coloniale nella regione, l’hanno sostenuta e continueranno a difendere l’aggressore sfidando l’opinione pubblica internazionale.

 

Parlando ai più 600 partecipanti di 50 paesi, il presidente del Parlamento cubano ha detto che contro la Palestina, come contro Cuba, sono state applicate sin dal principio una politica di terrorismo di stato e una politica d’isolamento e di blocco.

 

Alarcón ha chiamato tutti i popoli a stare all’erta contro qualsiasi intento dell’imperialismo contro il popolo e il governo dell’Iran che sta esercitando il diritto dell’uso pacifico dell’energia nucleare.

 

"Questa fonte d’energia non può essere monopolio esclusivo dell’imperialismo, il solo che l’ha usata come arma mortale contro popolazioni inermi, a Hiroshima e a Nagasaky. Se qualcuno manca di morale per cercare di stabilire ciò che fa l’Iran, questi è il solo paese del pianeta che ha usato armi nucleari per annichilire la vita e minacciare il mondo", ha detto.

 

Durante la sessione di chiusura della Conferenza i rappresentanti di dieci organizzazioni palestinesi presenti hanno reso noto un comunicato con i principi che guideranno la lotta per una soluzione al problema della Palestina nel futuro immediato.

 

Tra questi c’è la proclamazione dell’Unità Nazionale come l’arma più forte contro il nemico sionista e l’annuncio di un dialogo integrale tra tutte le forze palestinesi, con l’obiettivo di elaborare una strategia unitaria di fronte alle circostanze avverse che sta affrontando questa eroica nazione araba.

 

Uno dei temi ricorrenti nell’incontro, riflesso nella dichiarazione finale, è la necessità d’incrementare con urgenza l’appoggio morale e finanziario al popolo palestinese di fronte alla recente decisione degli USA, della Unione Europea - UE - e d’Israele di bloccare gli aiuti finanziari dall’estero, lasciando completamente abbandonati gli abitanti dei territori occupati.

 

È stata annunciata la creazione di un Fondo Solidale Internazionale, il cui primo contributo è un ammontare di 50 milioni di dollari è stato realizzato dal governo iracheno, come ha informato il ministro degli esteri iraniano, Manouchehr Mottaki.

 

Khaled Mashal, leader del Movimento di Resistenza Islamica HAMAS, ha ringraziato per il gesto a nome del nuovo governo della Palestina eletto per volontà democratica nelle recenti elezioni del Consiglio Legislativo di questa nazione.