Un Centro Studi su Cuba è

stato inaugurato in Cina

 

 

       

Pechino 10 luglio A.G.Pierrat (PL)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un Centro di Studi Cubani è stato inaugurato martedì nella capitale cinese alla presenza di Esteban Lazo, membro del Burò Politico e della Segreteria del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba (PCC).

 

La nuova entità, inserita nell’Istituto dell’America Latina dell’Accademia delle Scienze Sociali della Cina (ACS), va a rafforzare ed sostenere gli scambi e la cooperazione tra gli studiosi dei due paesi, così come il coordinamento delle risorse destinate alle ricerche accademiche su Cuba.

 

Era presente tra gli invitati anche il ministro di Governo cubano, Ricardo Cabrisas, così come l’ambasciatore dell’Isola a Pechino, Alberto Rodríguez, oltre ad altri funzionari della sede diplomatica cubana.

 

Sono stati presentati durante la cerimonia i membri del corpo dei consiglieri del Centro di Studi, composto da personalità e accademici legati da decenni al paese caraibico, tra i quali Pang Bing’An, ex vicepresidente dell’agenzia di notizie Xinhua e primo corrispondente di stampa cinese a L’Avana, dove lavorò per sette anni, nonchè vari ex ambasciatori del paese asiatico a Cuba.

 

L’intervento centrale della cerimonia d’inaugurazione è stato pronunciato da Esteban Lazo, che ha ricordato la scomparsa ministra di Scienza, Tecnologia e dell’Ecosistema di Cuba, la dottoressa Rosa Elena Simeón Negrín.

 

Fu lei, ha detto, che durante una visita compiuta nel settembre 2001 in Cina, espresse l’interesse di aumentare gli scambi tra gli scienziati sociali dei due paesi ed a partire da allora tutti gli anni è stata compiuta un’azione in tal senso.

 

Lazo, che è anche vicepresidente del Consiglio di Stato di Cuba, ha suggerito che il nuovo centro abbia tra i suoi obiettivi principali quello di contribuire a garantire la continuità degli studi e delle ricerche sull’Isola e la sua realtà in maniera integrale ed obiettiva.

 

Deve anche prevedere la formazione e preparazione delle risorse umane per quest’impegno, occupandosi prioritariamente dello studio della lingua spagnola cosa che, secondo il dirigente cubano, dovrà favorire l’ottenimento di maggiori risultati in un minor tempo.

 

Le esperienze e gli insegnamenti della Rivoluzione cubana di tutti questi anni devono continuare ad essere seguiti e studiati, ha espresso Lazo, spiegando che questo processo politico è il prodotto dell’articolazione delle tradizioni nazionali rivoluzionarie e del marxismo-leninismo.

 

La costruzione del socialismo a Cuba è avvenuta in un paese sottoposto a blocco, che vive costantemente sotto la minaccia di un’aggressione, ha sottolineato.

 

Queste circostanze, ha esposto, implicano una particolare responsabilità per l’intellettualità rivoluzionaria e progressista di questo momento, specialmente per la comunità di Scienze Sociali, quella nelle migliori condizioni per far avanzare la teoria e la pratica del socialismo, adattandolo alle caratteristiche di questo secolo, non solo per interpretare il mondo ma soprattutto per trasformarlo, ha sentenziato.

 

È arrivato il momento di costruire e sviluppare visioni e programmi alternativi ad un pensiero unico e questo processo non sarà il risultato dell’opera di geni isolati, ma di collettivi in relazione tra loro, di reti internazionali di pensiero animate da orientamenti etici comuni, ha segnalato il dirigente cubano.

 

Lazo, in un altro momento della cerimonia precedente il suo discorso, ha consegnato ai dirigenti del Centro una donazione di testi e video su Cuba, tra i quali il libro "100 ore con Fidel", di recente pubblicazione, scritto dal giornalista spagnolo-francese Ignacio Ramonet.

 

Alla cerimonia d’inaugurazione del Centro di Studi su Cuba è seguito un simposio dal titolo "Fidel Castro e il socialismo cubano", organizzato con motivo dell’80º compleanno del presidente dell’Isola, che ricorrerà il 13 agosto.

 

Accademici cinesi e specialisti cubani hanno esposto ai partecipanti al simposio relazioni su diversi aspetti dell’evoluzione della costruzione del socialismo nell’Isola nel corso degli ultimi quattro decenni e sul ruolo svolto in questo processo dal suo massimo leader.

 

 

 

 

 

Lázo si è riunito con

i dirigenti cinesi

 

 

       

Pechino 10 luglio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Cina è disposta a rafforzare le relazioni con Cuba in tutti i campi, ha detto, nella capitale del paese asiatico, Li Changchun ad Esteban Lazo, membro del Burò Politico e della Segreteria del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, ha reso noto PL.

 

Li, membro del Comitato Permanente del Burò Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, si è incontrato con Lazo nel Grande Palazzo del Popolo, all’inizio di un’intensa giornata di lavoro del dirigente cubano.

 

Lazo è arrivato a Pechino domenica, dopo aver visitato Yunnán e Hunán, due province del sud della Cina, dove ha sostenuto conversazioni con dirigenti comunisti cinesi ed ha visitato siti d’interesse economico, storico e culturale.

 

Il soggiorno in Cina del dirigente cubano è parte di una serie di visite in Asia, che ha compreso anche Vietnam e Laos.

 

Li ha messo in risalto i successi ottenuti da Cuba nella costruzione del socialismo ed ha evocato la visita da lui effettuata nell’Isola nel 2003 e le conversazioni sostenute a L’Avana con il Presidente Fidel Castro ed altri dirigenti cubani.

 

Lazo, dopo l’incontro con Li, si è recato nella sede dell’Amministrazione Statale di Radio, Cinema e Televisione, dove ha sostenuto conversazioni con il direttore dell’entità, Wang Taihua, che ha il rango di ministro. I due si sono scambiati opinioni sull’utilizzo in entrambi i paesi dei media come strumento d’informazione ed educazione delle rispettive popolazioni.

 

Lazo si è riunito anche con Wang Jiarui, membro supplente del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese e capo del suo Dipartimento Internazionale. Nell’incontro è stato affrontato il tema dello sviluppo dei rapporti tra i due paesi e partiti.

 

La giornata della delegazione cubana ha inoltre incluso una visita al Museo di Pianificazione Urbana, dove un enorme plastico mostra il piano di sviluppo della capitale cinese fino all’anno 2020.

 

Lazo si è successivamente riunito con Liu Yunshan, membro del Burò Politico e capo del Dipartimento della Propaganda del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, in un incontro che ha segnato il termine della prima giornata di lavoro della delegazione cubana a Pechino.

 

 

 

 

 

 

Pedro Sáenz è stato

ricevuto a Pechino
• Positivo incontro tra i dirigenti dei Partiti Comunisti dei due paesi

 

 

       

 16/5/06

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pedro Sáenz, primo segretario del Partito Comunista cubano, PCC, all’Avana ha incontrato a Pechino Liu Qi, segretario del Comitato Municipale del Partito Comunista della Cina (PCCh).

I due politici sono membri dell'Ufficio Politico del PCC e del PCCh, rispettivamente ed hanno scambiarono criteri ed esperienze sul lavoro politico delle due città, ha reso noto la fonte diplomatica cubana.

 

Durante l'incontro è stato sottolineato il positivo sviluppo dei vincoli di cooperazione tra le due città dopo l'accordo di gemellaggio firmato l'anno scorso.

 

Liu Qi è il presidente del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici dell’Estate che si svolgeranno a Pechino nel 2008 ha presentato al dirigente cubano un ampio ventaglio sull’andamento dei preparativi del grande appuntamento sportivo.

 

La riunione tra Sáenz e Liu si è svolta in un clima fraterno ed amichevole, che corrisponde alle eccellenti relazioni che mantengono i governi e i Partiti Comunisti dei due paesi, ha precisato la stessa fonte.

 

Il massimo dirigente del PCC della capitale cubana è giunto a Pechino in visita ufficiale come parte degli scambi regolari tra i due Partiti Comunisti.

 

Nella sua prima giornata di lavoro, Sáenz ha visitato questo la scuola del PCCh di Pechino, dove ha parlato con professori ed alunni del centro docente.

 

Il suo programma di lavoro include un percorso nelle installazioni dell'impresa mista Biotechnical Pharmaceutical, dove si producono anticorpi monoclonali umanizzati, destinati alla terapia combinata per il cancro alla testa e del collo, sviluppati con tecnologie create da scienziati cubani.

Sono previste visite nelle città di Qingdao, nella provincia di Shandong e a Shanghai, in imprese ed entità dove è stata contrattata la somministrazione di diversi prodotti destinati alla capitale cubana.

 

Inoltre si svolgerà un incontro con il collettivo di cubani che lavora in Cina, tra le molte attività previste.