Cuba, Fidel ricompare

con Chavez

 

 

Il Granma mostra otto immagini del leader della rivoluzione, in compagnia del presidente venezuelano

 

 

| 15 agosto 2006 | E.Nemo |

 

 

 

Nuove foto di Fidel Castro, insieme al fratello Raul e all'infaticabile presidente venezuelano Hugo Rafael Chavez Frias, giunto l'altro ieri a Cuba per festeggiare insieme all'amico lider maximo i suoi 80 anni. Nella ridda di voci e di polemiche - anche in Italia, dove il presidente della Camera Fausto Bertinotti è stato criticato a destra ma anche da una parte della sinistra per aver fatto gli auguri di pronta guarigione al «lider maximo» - Fidel torna a mostrare immagini di sé in pubblico, per fugare ogni dubbio su un presunto peggioramento del suo stato di salute.
Sotto il titolo «Un pomeriggio indimenticabile tra fratelli» una delle foto mostra Castro steso sul suo letto, con una camicia rossa indosso, mentre riceve un regalo da Chavez. In un'altra stringe la mano del suo omologo. Il presidente cubano, operato per una emorragia intestinale, aveva affidato il potere al fratello Raoul il 31 luglio scorso, con un messaggio televisivo. Quelle di ieri sono le prime immagini in cui si vede Fidel in compagnia di suo fratello, attuale presidente facente funzioni della Repubblica di Cuba.
Le foto sono state pubblicate dal quotidiano Granma, che ha così reso conto dello stato di salute di Castro e dell'arrivo dell'amico venezuelano, giunto domenica alle 12:00 ora di Cuba, a tempo di record e come annunciato, all'aereoporto José Martí e prontamente ricevuto da Raul e dal vicepresidente Carlos Lage Davila. «Porto un bel regalo, una buona torta...», ha dichiarato ironico il presidente venezuelano.
Nel pomeriggio passano tre ore insieme d'intenso interscambio emotivo e all'alba, è arrivato lo
scoop mediatico di Granma, con la pubblicazione di 8 fotografie dell'incontro sul letto d'ospedale di Fidel. Entrambi in camicia rossa; in una c'è anche Raúl, in piedi a fianco di Chavez, che sorregge un quadro del pittore venezuelano José Antonio Quintero, col ritratto del Jefe. In un'altra sono entrambi coricati e si stringono la mano. Fanno merenda, si scambiano altri doni, risate e battute... «Che essere umano è questo? Di che materiale è fatto? È, come dite voi, di caguairán?»(un legno durissimo simile al mogano)- scherza Chavez e aggiunge: «Questa è la migliore visita che ho fatto in vita mia» - e la lunga cyber-novela, finora gioiosa, dei due «fratelli di sangue e di causa», continua sull'onda tropicale e satellitare di un'infinita speranza planetaria, che corre implacabile sulle autostrade dell'informazione.
Nessuno è in grado di prevedere se, come e quando il Lidér Maximo, vivo e vegeto, compiuto l'emblematico «giro di boa» degli 80 anni, vorrà riprendere direttamente in mano le redini del paese caraibico. Per il momento, l'isola assiste con il fiato sospeso allo sviluppo degli eventi, mentre Raul assicura la gestione del governo. Intanto, le celebrazioni per gli 80 anni del lider si sono svolte in tono minore e sono state rimandate al 2 dicembre, 50esimo anniversario dello sbarco del Granma.