26/05/2006


''ANCORA UNA PARTE DELLA SINISTRA  

 

ATTACCA CUBA CON DELLE FALSITA' ''
 

 


Al peggio non c'è mai fine. Leggiamo esterrefatti e preoccupati sulla stampa di oggi le dichiarazioni dell'on. Pietro Folena deputato del gruppo parlamentare di Rifondazione Comunista affermare, senza vergogna, che Cuba è una dittatura e i diritti umani sono violati e di questo dobbiamo prenderne atto.

Al di là della superficialità che non fa onore neppure all'onorevole Folena, le sue dichiarazioni sono il segno evidente di come anche la sinistra, almeno una parte non irrilevante di essa, sia ormai schiacciata dall'egemonia del pensiero della destra.

E' preoccupante che esponenti non secondari della sinistra che si vanta di voler costruire "un altro mondo" si servano degli strumenti  vecchi e logori di chi da sempre ha lavorato per distruggere il processo rivoluzionario cubano.

Ci preoccupa il modo con cui, per adesso, si dibatte di Cuba nell'Unione.
E' un modo grossolano e infarcito di luoghi comuni che non hanno niente a che vedere con la realtà di Cuba e di come a Cuba si vive realmente. Tutto viene usato in chiave ideologica fuori dal contesto vero dei fatti.

Ma ci preoccupano anche i silenzi di Rifondazione, dei Verdi, di molti movimenti e associazioni che si occupano di politica internazionale.
C'è da sperare che il governo dell'Unione sappia trovare una strada alternativa a quella perseguita da Berlusconi nei confronti di Cuba. Per adesso, al di là delle dichiarazioni del ministro Alessandro Bianchi che ha difeso con coraggio Cuba, e subendo un linciaggio politico vergognoso, (dicendo delle verità che sono palesi per chiunque guardi a Cuba senza pregiudizi ideologici), la nomina di Donato Di Santo al sottosegretariato agli esteri con la responsabilità per l'America Latina e oggi le dichiarazioni sconcertanti di Folena non ci fanno stare molto tranquilli circa il futuro dei rapporti fra Italia e Cuba.

Ufficio Stampa Puntocritico

 

da www.siporcuba.it

 

 

COMUNISTI? TUTTO DA VEDERE!

 

 

Avevamo riposto delle aspettative su questo governo di centrosinistra, pur sapendo che l'amore per Cuba non era proprio così popolare all'interno della stringatissima maggioranza del parlamento. Pensavamo che, comunque, ci potesse stare una lieve apertura a sinistra che ricucisse le relazioni con Cuba intanto disimpegnandosi dai veti della UE e, proprio di recente, il Ministro Alessandro Bianchi aveva espresso (pur con non poche critiche) la sua solidarietà a Cuba, facendo ben sperare che quanto auspicato potesse, gradualmente, essere un momento di congiunzione tra Italia e Cuba.
Esterrefatti assistiamo, invece, alla sparata del rifondarolo Pietro Folena che afferma che a Cuba i diritti umani sono violati, lanciando di fatto, una precisa accusa verso il governo cubano.
Rifondazione, per non smentire il fatto di non avere una precisa identità coerente di sinistra, non prende posizioni, così come i Verdi che pure in altre circostanze, avevano sposato in toto la causa cubana contro tutte le aggressioni di mala informazione.

Non vogliamo bilanciare in questa sede degli atteggiamenti quanto meno imputabili di scarsa sensibilità politica ma, prendiamo atto che a sinistra, non si sta a sinistra.

La base del popolo rifondarolo,  è combattuto tra seguire le direttive del partito (?) oppure aggrapparsi a feticci nostalgici che, con tutto il rispetto, hanno fatto il loro tempo. Da più parti ancora non si è somatizzato il fatto che Cuba è cresciuta e che si è attualizzata e, seppur vige il rispetto per l'onore di quanti hanno combattuto contro ogni fascismo passato e contro l'imperialismo, lo Stato cubano continua la sua non facile strada per stare al passo con i tempi, sapendo perfettamente, che i ricordi sono la storia ma che il futuro è tutt'altra cosa.

E in questa confusione ideologica e partitica, anziché dimostrare di stare al fianco di una dinamica di sinistra rappresentata da Cuba, il partito della Rifondazione non solo tentenna ma, addirittura assume il ruolo del più bieco revisionismo che si allinea a quello incrocio di democristianesimo prodiano e dalemiano che, per un pugno di voti, si trova al comando di una barca chiamata governo italiano.

E sarebbero questi i comunisti che tanto spaventano il cavaliere di Arcore? Questo sarebbe il partito che mangerebbe i bambini? Questa sarebbe l'accozzaglia di famigerati black block che spaventano le italiche piazze di montenapoleonini in cerca di saldi tronyzzanti di hi-fi e gps occorrenti solo per andare da casa propria al cinema a vedere la superpellicola targata Hollywood?

Ci dispiace vedere la rifondazione collassare su su stessa e generare disillusioni di molti compagni, quelli dei 'senza se e senza ma', che sventolano bandiere con falce e martello ad ogni manifestazione credendo di fare il proprio dovere di militanti.

Non ci stupiamo se Cuba rigetta ogni progetto italiano, fintanto che questo nostro paese seguiti la politica carota-bastone, dettata dagli yanquis.

Una volta il regista Nanni Moretti incitò da una piazza romana dove teneva un comizio la frase poi divenuta celebre di 'D'Alema dì qualcosa di sinistra'. Riteniamo che sia giusto mettere come destinatario anche il vertice di Rifondazione che, di sinistra, ormai ha ben poco