Fidel: impressionante la

Marcia Combattente

 

Il Comandante in Capo ha definito impressionate la Marcia del Popolo.

“Non avevo mai visto niente di simile e il nostro popolo ha distrutto le menzogne dei banditi e dei torturatori!”, ha segnalato in un dialogo con la stampa mentre proseguiva la manifestazione, dopo più di sei ore e mezzo di energica manifestazione nel Malecón dell’Avana.

“Questa è la risposta del popolo di fronte alle provocazioni degli Stati Uniti” ha sottolineato il leader della Rivoluzione Cubana.

Riferendosi a questa già storica giornata, di fronte alle provocazioni del governo Bush e del suo Ufficio di Interesse all’Avana, Fidel ha detto: “Mi ricorda i giorni in cui venimmo a sapere e condannammo l’orribile crimine di Barbados, mi ricorda il popolo di tutte le battaglie, oggi più forte che mai!” In chiara allusione a Bush e al Capo della SINA, il Comandante in Capo ha detto che sono già degli sconfitti: “Perchè l’ingiustizia è in ginocchio e nessuno crede al loro impero. Sono stati smascherati con la loro insolenza e le loro menzogne. Quando erano padroni del mondo credevano di poter distruggere la Rivoluzione e in cambio oggi è più forte che mai: è invulnerabile!”

Fidel ha consigliato ai rappresentanti dell’Ufficio di Interesse USA all’Avana che sarebbe meglio che rivolgessero verso l’interno lo schermo luminoso con il quale diffondono messaggi di aperto carattere provocatorio, perchè sono stati loro ad assassinare Martin Luther King, Malcom X e molti altri.

Il Comandante in Capo ha presieduto la giornata che si è svolta nella fedeltà di principi, l’esempio coraggioso e la morale combattiva del popolo della capitale che ha rappresentato tutti i cubani.

 

Fidel ha aperto

la marcia

 

• Contro le nuove provocazioni del governo degli USA
 

L.Riera 24.1.06

 

Il presidente Fidel Castro ha guidato una marcia pacifica con più di un milione di cittadini della capitale nel Malecón per condannare le ultime provocazioni della SINA, l’Ufficio d’Interesse degli USA all’Avana e le pretese della Casa Bianca di porre in libertà il noto terrorista Posada Carriles. 

 

 

 “La condotta e le azioni di risposta di Cuba di fronte alle provocazioni dell'impero saranno

assolutamente pacifiche, ma colpiremo con tuttala forza della nostra morale, ma siamo anche disposti a rispondere con tutte le armi e a spargere sino all’ultima goccia di sangue per respingere qualsiasi aggressione che venga dall’impero barbaro e brutale che ci minaccia” ha dichiarato Fidel.

 

Poco prima di cominciare la marcia, Fidel ha pronunciato un breve discorso nel quale ha reiterato che gli obiettivi del governo dell’Unione contro Cuba sono sempre quelli che aveva già denunciato il 2 gennaio.

 

La gigantesca manifestazione condanna anche l’operato della SINA, un luogo di sovversione interna, sulla cui facciata da alcuni giorni si può vedere uno schermo che viene usato in maniera provocatoria contro l’Isola.

 

La scarcerazione di Posada, come l’atteggiamento della SINA, fanno parte di un piano d’aggressione più ampio contro Cuba, destinato a provocare una grave crisi tra i due paesi, ha denunciato il presidente Fidel Castro.

 

Agitando bandiere cubane e gridando slogan: “Bush, fascista condanna il terrorista”, “Con la verità Cuba trionferà”, stanno marciando centina di migliaia di studenti, lavoratori, contadini, donne di casa, studenti, pensionati, assieme ai dirigenti della Rivoluzione, intellettuali e politici, amici di Cuba come lo scrittore e giornalista Miguel Bonasso e Daniel Ortega, del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale del Nicaragua, tra i tanti.

 

Gli studenti universitari e i lavoratori sociali hanno avuto il compito di aprire la sfilata, quale espressione di partecipazione piena d’entusiasmo dei giovani al Processo Rivoluzionario di Cuba.

 

Parole pronunciate dal Presidente della Repubblica di Cuba, Fidel Castro Ruz, al popolo di Cuba, al nobile popolo degli Stati Uniti e all’opinione mondiale, nel momento d’inizio della marcia del popolo combattente, davanti all’Ufficio d’Interessi (SINA), addì 24 gennaio 2006.

 

Cari compatrioti,

 

Prima d’iniziare la marcia di fronte al perfido e provocatore ufficio dell’impero, voglio ribadire ciò che ho detto la domenica per concludere il mio discorso all’eroico popolo della nostra cara patria, al nobile popolo degli Stati Uniti e all’opinione pubblica mondiale:

 

“Il Governo degli Stati Uniti cerca palesemente i seguenti obiettivi:

 

“Primo:  Porre in libertà il terrorista Luis Posada Carriles, che è stato addestrato e utilizzato dalle autorità del suddetto paese, compreso il padre dell’odierno Presidente, per commettere mostruosi crimini contro il popolo di Cuba.  Questo ripugnante personaggio è stato reclutato e addestrato dal 1961 per compiere missioni speciali durante l’invasione mercenaria a Baia dei Porci; allenato ulteriormente per commettere ripugnanti atti terroristi contro Cuba.  A tale scopo è stato preparato con cura insieme a Orlando Bosch,  amnistiato da Bush senior all’epoca in cui Presidente; istruito per partecipare all’Operazione Condor, organizzazione internazionale terrorista che commise odiosi  crimini contro personalità latinoamericane; organizzatore e autore intellettuale del sabotaggio e dell’esplosione in volo dell’aereo di Cubana de Aviación, che causò la morte di 23 persone, il 6 ottobre 1976 a Barbados; liberato poi dal carcere nel Venezuela dalla CIA, il 18 agosto 1985; legato sin dall’inizio alla guerra sporca contro Nicaragua, per cui forniva armi da El Salvador e trasportava droga verso gli Stati Uniti negli stessi aerei delle armi.  Luis Posada Carriles ha sempre mantenuto stretti legami con gli organi dell’Intelligence degli Stati Uniti, è stato finanziato da vari governi statunitensi e utilizzato mediante la cosiddetta Fondazione  Cubano Americana, durante più di quattro decenni, per cercare d’assassinare il capo dello Stato cubano.  E’ stato liberato (dal carcere del Panama, dov’era stato condannato per il tentato assassinio di Fidel Castro N.d.T.) mediante indulto sottoscritto dall’allora presidente panamense Mireya Moscoso, il 26 agosto 2004, grazie all’intervento dell’attuale Presidente degli Stati Uniti. Trasferito a un paese centroamericano sotto la protezione del Governo degli Stati Uniti, è stato autorizzato ad entrare in modo clandestino al territorio statunitense, ciò ha fatto tra il 18 e il 20 marzo 2005 nello yacht “Santrina”, guidato dal famigerato terrorista Santiago Alvarez, oggi anche lui stranamente agli arresti per traffico e gravissime violazioni delle leggi di Sicurezza degli Stati Uniti.  Nessuno al mondo potrà negare queste verità.

 

“Secondo: L’attuale Governo degli Stati Uniti ha fallito assolutamente nei piani d’isolare e asfissiare economicamente Cuba, non si rassegna al fallimento e si dispera pericolosamente.

 

“Terzo: Il Governo degli Stati Uniti ha fatto tutto il possibile per soddisfare i desideri della mafia terrorista cubano-americana, che rese possibile, mediante la frode nella Florida, il trionfo dell’attuale presidente George W. Bush.

 

“Quarto: Il presidente Bush e il suo governo si sono impegnati con il macabro piano di transizione per Cuba: una grossolana ingerenza nella sovranità del nostro paese che gli cagionerebbe un arretramento di secoli.    

         

            “Quinto: Il Governo degli Stati Uniti ha adottato tutte le misure per privare Cuba di entrate assolutamente legittime, ostacolando l’invio di rimesse e facendo uso dell’inumano procedimento di vietare od ostacolare al massimo le visite dei residenti d’origine cubana negli Stati Uniti ai loro parenti cubani.

         

   “Sesto: Il Governo degli Stati Uniti a causa di pressioni della mafia cubano-americana si propone tra i primi obiettivi quello di violare in modo palese l’Accordo Migratorio con Cuba.

         

   “Settimo: Il Governo degli Stati Uniti cerca pretesti per impedire a tutti i costi la vendita di prodotti agricoli a Cuba, che si realizza da cinque anni con volumi crescenti senza che il nostro paese abbia mai inadempiuto nemmeno di un centesimo il relativo pagamento, ciò che non si credeva possibile in una nazione aggredita e bloccata.

 

            “Ottavo: Il Governo degli Stati Uniti, non conforme con la decisione adottata dal presidente Carter il 30 maggio 1977, si propone di costringere a un rompimento degli attuali minimi rapporti diplomatici con Cuba.  Le grossolane provocazioni che da qualche tempo realizzano dall’Ufficio di Interessi all’Avana non hanno né possono avere altro scopo.

         

   “Il Governo del presidente Bush sa molto bene che nessuno governo al mondo può accettare un così perverso oltraggio alla propria dignità e sovranità.

         

   “La condotta e le azioni di riposta di Cuba di fronte alle provocazioni dell’impero saranno assolutamente pacifiche, ma colpiremo l’insulto con tutta la forza della nostra morale e saremo disposti a rispondere con tutte le armi e a versare fino all’ultima goccia di sangue per respingere qualsiasi aggressione bellica dell’impero sconvolto e brutale che ci minaccia.  Nessuno dimentichi nemmeno per un istante quella gloriosa promessa del Titano di Bronzo: “colui che cerchi d’appropriarsi di Cuba solo raccoglierà la polvere del suo suolo intriso di sangue se non perisce nella lotta”.

         

   “Osserverò la marcia insieme agli entusiastici pioneros e studenti che dalla Tribuna Antimperialista incoraggiano il nostro valoroso e combattivo popolo, che marcerà oggi di fronte a questo perfido e provocatore ufficio, così come marcerà al combattimento contro qualsiasi aggressore.”

         

    Patria o Morte!

   Vinceremo!