Reiterata la complicità del

Governo USA con i terroristi

 

18 aprile 2006 R.Perez Betancourt (AIN)

Omaggio alle vittime cubane del terrorismo

 


La forte complicità del Governo degli Stati Uniti con i terroristi di origine cubana e la doppia morale che applicano su questo tema sono stati documentati nella tavola rotonda quotidiana della TV e della radio cubane.

 

I giornalisti hanno ricordato l’anniversario dell’inizio dell’aggressione mercenaria a Playa Gíron - Baia dei Porci – organizzata, finanziata e armata da Washington che fu sconfitta in meno di 72 ore dalla Rivoluzione che aveva trionfato il primo gennaio del 1959.

 

La TV cubana ha mostrato immagini storiche su quello scandalo internazionale che includeva l’Operazione Mangosta con la quale la Casa Bianca ufficializzò il nascente terrorismo contro Cuba e i suoi vincoli con elementi come Luis Posada Carriles e altri criminali che sono sempre liberi per le strade dell’impero.

 

Lazáro Barredo, direttore del quotidiano Granma, ha parlato della Brigata mercenaria 2506 che invase Cuba con l’obiettivo di liquidare la Rivoluzione ed ha affermato che i governanti degli USA avevano preso quella decisione già dalla vittoria armata dei rivoluzionari dell’Isola.

 

Inoltre ha ricordato la detta Operazione 40, organizzata dalla CIA che tra i suoi specialisti contava anche i terroristi Luis Posada Carriles e Orlando Bosh, per addestrarli, organizzare attentati e compiere molti altri crimini.

 

Reynaldo Taladrid, giornalista, ha parlato del simbolo della protezione data alla figura del criminale Felix Rodríguez, che assassinò il Guerrigliero Eroico Ernesto Che Guevara in Bolivia. Rodríguez è stato nominato a Miami presidente dell’organizzazione derivata dalla Brigata mercenaria 2506.

 

Inoltre è stata annunciata la prossima creazione di un museo sulla guerra fredda dove si rifletterà la missione della tristemente celebre brigata sconfitta a Playa Girón, ha commentato ancora, mentre Barbara Bentancourt, giornalista, ha apportato notizie sulla richiesta di Posada Carriles della cittadinanza statunitense ed ha citato le dichiarazioni di Soto, l’avvocato di Posada, che ha annunciato che il suo cliente verrà ufficialmente ascoltato il 20 aprile. "Questa è un’offesa al diritto, ha affermato, e anche alla stessa Legge Patriottica imposta dal presidente Bush".

 

Anche se il criminale è sotto processo solamente per l’ingresso illegale negli USA, l’Agenzia d’Immigrazione e Dogana di questa nazione lo ha definito ufficialmente pericoloso per la sua carriera di delinquente.

 

Nella Tavola Rotonda sono stati elencati i molti privilegi che l’amministrazione Bush concede a Posada Carriles, che lo protegge e che ignora la richiesta di estradizione del Venezuela e la disgustosa manipolazione del processo contro i 5 cubani che sono ingiustamente sequestrati in carcere speciale da più di sette anni mezzo perchè hanno combattuto il terrorismo.

 

René González, Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Fernando González e Antonio Guerrero, arrestati nel settembre del 1998 e processati nel 2001 son stati ingiustamente condannati dopo un processo politico a Miami, perchè si erano infiltrati nei gruppi estremisti nemici di Cuba, per impedire l’organizzazione d’azioni di terrorismo. Questi gruppi operano con la protezione di Washington nel sud della Florida.

 

Il 9 agosto del 2005 Tre Giudici della Corte d’Appello d’Atlanta del 11º Circuito hanno determinato all’unanimità la revoca delle condanne imposte ai Cinque Eroi cubani ed hanno ordinato un nuovo processo, ma la Procura, all’ultima ora ha richiesto un nuovo intervento del Plenum dei giudici per prolungare la sofferenza degli innocenti; la sentenza non è ancora stata resa nota.

 

Le azioni di solidarietà con i Cinque sono sempre più numerose, come parte della gestione di personalità ed entità diverse che esigono la liberazione dei 5 cubani, è stato ricordato ed è stato aggiunto che il modo di procedere del governo di Bush contro i Cinque contrasta con il processo che si sta svolgendo contro altri due terroristi internazionali: Santiago Álvarez Magriñá e Osvaldo Mitat, noti mafiosi d’origine cubana, per possesso illegale d’armi, le cui carriere criminali includono sabotaggio, contrabbando di esseri umani e di stupefacenti.

 

La TV cubana ha proiettato un reportage di Canale 23 di Miami, nel quale si cerca di evadere le responsabilità criminali di Álvarez Magriñá e Mitad e si apprezza come si esercitano pressioni sulla corte con interviste a familiari degli accusati e manifestazioni ben pagate, anche se il processo si dovrebbe effettuare a porte chiuse.

 

I due hanno partecipato all’infiltrazione illegale di Posada nel territorio degli USA, come aveva denunciato Cuba, senza che le autorità degli Stati Uniti si fossero pronunciate, nonostante una forte copertura della stampa internazionale.

 

A Miami il terroristi hanno il potere, ha affermato il mediatore abituale Randy Alonso, mentre Aixa Hevia, giornalista, ha precisato che questi criminali ottengono spazio a loro favore nei mezzi stampa mentre questa possibilità è assolutamente negata ai Cinque Eroi cubani.

 

Durante il programma, Barredo ha spiegato la connivenza delle autorità nordamericane con la mafia che controlla il criminale traffico di emigranti illegali, direttamente da Cuba agli USA, usando il Messico come ponte ed ha precisato che si tenta di manipolare la propaganda su questi fatti per denigrare l’Isola.

 

È un "affare" molto redditizio che costa 10 - 12 mila dollari per ogni persona che viene portata verso gli USA con motoscafi e yacht, da presunti pescatori, lo stesso sistema storicamente usato dalla CIA contro Cuba.

 

Molti mezzi stampa del Messico hanno denunciato che questo territorio viene utilizzato per il contrabbando umano e che c’è necessità di mettere in moto un meccanismo che obblighi il governo del Messico ad agire contro la mafia, perchè ufficialmente sembra che questi fatti criminali non siano noti.