Gli USA hanno finanziato 41

 

organizzazioni terroristiche anticubane

 

 L’Avana 1 febbraio 2006 (PL)

 


Gli Stati Uniti, nel loro affanno di distruggere la rivoluzione cubana, hanno organizzato e finanziato, dopo il 1959, 41 gruppi terroristici, con base nel territorio di questo paese, e responsabili di numerosi sabotaggi ed assassini.

Un'ampia e dettagliata informazione su queste organizzazioni, nelle quali Washington ha investito molti milioni di dollari, appare nella recente
Enciclopedia sul Terrorismo, pubblicata da Cuba in Internet a metà gennaio.

Una semplice analisi di questa relazione e delle attività sviluppate dagli aggressivi attivisti di queste organizzazioni nelle loro campagne contro Cuba mostra facilmente il livello di coinvolgimento dei vari governi statunitensi.

In primo luogo, la data di formazione dei gruppi controrivoluzionari, in molti casi, conferma la precoce partecipazione della Casa Bianca in queste attività per tentare di far fallire, con la forza, gli inevitabili cambiamenti registrati, nell'isola, all'indomani del trionfo rivoluzionario.

Ovviamente, nella cronologia si ripetono nomi molto conosciuti di terroristi al servizio di Washington, tra loro
Luis Posada Carriles ed Orlando Bosch, i preferiti, dai loro capi, per questo genere di operazioni.

Alcune organizzazioni  sono molto conosciute mentre altre non hanno avuto tanta pubblicità anche se  sono state ben alimentate dai generosi fondi distribuiti dalla CIA ed altri servizi segreti degli Stati Uniti.

Così, per esempio, i denominati
Comandos L si formarono presto, agli inizi del 1960, e realizzarono un attacco alla nave sovietica Bakú, carica di zucchero cubano, a Caibarién, a quel tempo appartenente alla provincia centrale di Villa Clara.

Mitragliarono zone del litorale de L'Avana e hotel a Varadero, con un triste saldo di persone ferite e danni materiali, utilizzando per questo lance rapide che furono regalate da Washington.


Il chiamato Consiglio per la Libertà di Cuba pagò, con parte dei fondi ricevuti dalla CIA, Posada Carriles per gli attacchi ad installazioni turistiche nel 1997 e fu implicato nell'attentato preparato per assassinare il presidente Fidel Castro nell’Isola Margarita, in Venezuela, nel 1999.

Ostentando un nome tenebroso, l'Esercito Armato Segreto, si occupò di attentare ad imbarcazioni di paesi che commerciavano con Cuba, includendo la nave militare Mikonos, battente bandiera cipriota, nell’aprile del 1993.


Oltre a portare avanti altri piani, il terrorista Orlando Bosch formò varie organizzazioni, nella decade del 60, per materializzare numerose incursioni contro il territorio cubano. Una di esse ostentò il ridicolo nome di Governo Cubano Segreto.

L'Enciclopedia qualifica come organizzazione madre della controrivoluzione e del terrorismo "La Rosa Bianca"; fondata appena 28 giorni dopo il trionfo della Rivoluzione da personaggi, in fuga, della dittatura abbattuta di Fulgencio Batista.

Immediatamente soccorsa dai servizi segreti nordamericani, ha dato alla luce altri raggruppamenti dello stesso tipo, diretti da figure del deposto regime.

Un programma di lavoro sui generis fu quello di
Omega 7: con più di 60 attentati in territorio statunitense contro interessi cubani, specialmente istituzioni commerciali, sedi diplomatiche e consolari.

Questi individui spararono con un bazooka contro l'edificio dell'ONU durante una visita del comandante Ernesto Che Guevara e - in complicità con la polizia politica cilena - parteciparono all'assassinio dell'ex cancelliere, di questo paese,
Orlando Letelier.

Assassinarono anche il giornalista cubano americano Carlos Muñiz Varela, nel 1979, ed il funzionario cubano, distaccato nelle Nazioni Unite, Félix García Rodríguez.

Infine, il denominato Riscatto Rivoluzionario Democratico, oltre ad eseguire piani terroristici in Cuba ed organizzare vari attentati contro il presidente Fidel Castro, ebbe il triste privilegio di partecipare alla famosa operazione Peter Pan.

In questo caso si trattava di trasportare negli Stati Uniti, mediante l'inganno, senza i loro genitori, oltre 14mila bambini,  diffondendo un falso progetto, attribuito al governo rivoluzionario cubano, di togliere ai loro genitori la patria potestà.

Molti di questi infanti non videro mai più i loro genitori e rapidamente conobbero la solitudine e la necessità, in una nazione estranea, condannati a non ritornare nella loro patria.

Altri gruppi dello stesso tipo e dediti alle stesse attività sono confluiti, tempo fa, nella
Fondazione Nazionale Cubano-Americana, che è stata, per un lungo periodo, la preferita dalle autorità statunitensi.

Il record di dare vita a 41 organizzazioni del terrore, solamente per realizzare i propri piani delittuosi contro Cuba, senza contare quelle strutturate, con uguale obiettivo, che agiscono contro altre nazioni, definisce chiaramente il ruolo di Washington col quel terrorismo che dice, a parole, di combattere.