Livio di Celmo: l'FBI dev'essere

 

oggetto di un'investigazione

 

20 novembre 2006 - www.granma.cu

 

 

Omaggio alle vittime cubane del terrorismo

 

 

"L'FBI diventa una delle organizzazioni che si devono aggiungere alla lista di quelle che sono direttamente o no responsabili d’attività vincolate al terrorismo e come tale dev’essere investigato e denunciato, dato che non ha agito nemmeno nel momento in cui ha ricevuto varie informazioni dall’uomo d’affari Antonio Álvarez, che aveva denunciato Posada Carriles mentre quest’ultimo dirigeva gli attentati dell’Avana del 1997.

 

Livio Di Celmo, fratello di Fabio Di Celmo, vittima dell’esplosione di una bomba avvenuta il 4 settembre del 1997 nell’hotel Copacabana, nella capitale cubana, ha fatto queste affermazioni durante un’intervista rilasciata a GI.

 

Italiano residente in Canada, Livio ha spiegato che leggendo l’articolo di Ann Louise Bardaci, pubblicato il 12 novembre nel The Washington Post, si è convinto che se il FBI avesse utilizzato come doveva le informazioni date da Álvarez, si poteva evitare l’attentato.

 

Álvarez condivideva in Guatemala, un ufficio con dei soci di Posada e aveva avvisato il FBI delle attività di terrorismo contro Cuba che si stavano organizzando sotto i suoi occhi.

 

"Il fatto che gli agenti coinvolti, dei servizi segreti e della polizia di Miami, avevano vincoli con i terroristi; il fatto che Ed Pesquera, il figlio di Hector Pesquera, allora capo del FBI a Miami abbia distrutto le prove chiave su Posada, indica chiaramente la corruzione e l’intenzione criminale d’ostacolare la giustizia, mostrando il livello di degenerazione delle istituzioni nordamericane" ha aggiunto Livio, sostenendo che la corruzione dell' FBI di Miami ha giocato un ruolo cruciale in quelle azioni di terrorismo avvenute a Cuba.

 

"È così chiaro che se nel FBI non ci fossero stati infiltrati dei cubano-americani terroristi come Pesquera e i suoi amici e se l’organismo avesse attuato, grazie alle informazioni che aveva, Fabio sarebbe ancora vivo".

 

Per Livio di Celmo, il problema non riguarda solo il FBI, ma la politica estera degli USA verso Cuba.

 

"Constatando che le istituzioni come il FBI, la CIA e il Dipartimento di Giustizia sono infiltrati da partitari del terrorismo contro Cuba, dobbiamo esaminare anche il ruolo giocato dalla famiglia Bush".

 

Livio ha ricordato che i Bush mantengono una tradizione di vincoli con il terrore ed ha ricordato le relazioni che Prescott Bush, il nonno dell’attuale presidente aveva con i nazisti. Livio di Celmo ha detto di essersi scandalizzato di fronte alla notizia di una sentenza di quattro anni per Santiago Alvarez e tre per Osvaldo Mitat : " Se erano arabi in possesso di tutte quelle armi, chissà che condanne avrebbero ricevuto", ha commentato.