30 anni fa, l'assassinio di Letelier
 

Posada di questo non parla!

 

 

 

18 settembre 2006 - J.Guy Allard www.granma.cubaweb.cu

 

 

 

Mentre guidava il suo Chevrolet Chevelle azzurro verso l'Istituto di Studi Politici di Washington, accompagnato da due dei suoi colleghi, Orlando Letelier non aveva osservato un'auto di colore grigio che lo seguiva dal suo domicilio. Dentro al veicolo si trovavano Orlando Paz Romero e José Dionisio Suárez Esquivel, alias Charco de Sangre, due sicari del CORU.

Una potente bomba di C-4 si trovava fissata, dalla notte anteriore, sotto il veicolo dell'ex cancelliere cileno.

Quando l'auto raggiunse la rotonda Sheridan dell'Embassy Row, una delle zone più esclusive della Washington diplomatica, Paz azionò il comando a distanza del mortifero artefatto.

L'esplosione fu devastante. Letelier, con le due gambe staccate dal corpo — uno dei suoi piedi fu proiettato in un terreno vicino — agonizzava, mantenuto al suo sedile dalla cintura di sicurezza.

Ronni Moffit, la sua collaboratrice, riuscì a trascinarsi fuori dal veicolo ma un pezzo metallico aveva sezionato, fatalmente, la giugulare.

Michael, suo marito, ferito nel sedile posteriore, stordito dalla deflagrazione, strisciò anch'egli fuori dall'auto mezza distrutta: allora sentì  che Letelier balbettava parole incomprensibili e dopo rimaneva inerte.

Frammenti di metallo e vetro dell'auto furono trovati a varie decine di metri.

Il crimine fu descritto come il più selvaggio della storia della diplomazia negli Stati Uniti. Letelier era un personaggio rispettato, con un'impressionante carriera: aveva occupato vari posti nel governo cileno di Salvador Allende ed era, al momento del golpe fascista, il superiore immediato di Augusto Pinochet. Si trovava negli USA dove emergeva come la figura più prominente dell'opposizione alla dittatura assassina.
 


UN COMPLOTTO DELLA CIA,

Il SUO CORU E LA DINA FASCISTA
 


Anni più tardi, si conobbe con chiarezza come l'attentato fu ispirato dalla CIA e concepito dalla polizia segreta di Pinochet, "in coordinazione con terroristi cubano americani falsamente autonomi", formati ed orientati dai servizi di intelligence nordamericani.

Cinque organizzazioni controrivoluzionarie si trovavano allora riunite nella
Coordinazione di Organizzazioni Rivoluzionarie Unite (CORU) creata, alla fine dell'anteriore maggio, in Bonao, Repubblica Dominicana, da Orlando Bosch, sotto indicazione della CIA allora diretta da Bush padre.


Il passato 12 maggio, l'ex capo della Direzione di Intelligence Nazionale del Cile (DINA), il Generale in pensione Manuel Contreras, rivelò dalla prigione dove é detenuto, in una nuova relazione, che il vicedirettore della CIA, il Generale Vernon Walters, aveva comunicato ad Augusto Pinochet, personalmente, che Orlando Letelier "secondo i suoi servizi" lavorava col KGB e costituiva "un pericolo".

Propria nella riunione di Bonao si discusse il piano di assassinio di Letelier.

 

Walters e proprio Pinochet, quattro mesi dopo, nuovamente affrontavano  il tema


Secondo Contreras, quest'ultimo ordinò, personalmente, al doppio agente Michael Townley, un nordamericano posto dalla CIA nella DINA, che viaggiasse negli Stati Uniti, nel settembre 1976, per eseguire il piano di assassinio con il CORU.

Lo afferma Contreras! E sì sa del tema.

Nel 1997,  l'ex capo della DINA aveva già spiegato come, nell'agosto 1975, Walters avesse insistito affinché visitasse il DISIP a Caracas spiegandogli che "il direttore ed i sette più alti funzionari erano cubani ed appartenevano alla CIA".

Per questo motivo, nell' ottobre 1976, dopo l'
esplosione dell'aeroplano di Cubana, quando a Caracas si perquisirono gli uffici dell'Agenzia di Investigazioni Industriali e Commerciali, facciata da cui allora operava Posada, per conto della CIA, apparvero mappe di Washington col percorso di Letelier.

In quello stesso settembre, Michael Townley contattava, in Union City, New Jersey, Orlando Paz che organizzava un incontro, il 10, con
Guillermo Novo Sampol, allora capo del Movimento Nazionalista Cubano, appartenente al CORU, Dionisio Suárez ed un altro complice, Alvin Ross. Tutti questi cubano americani avevano viaggiato, nel 1974, in Cile con Orlando Bosch che negoziava un'alleanza con la DINA.

Su insistenza di Paz e Suárez, proprio Townley fabbricherà la bomba, col detonatore e gli esplosivi procurati da Novo, e l'installerà sotto l'auto di Letelier all'entrata della sua residenza.

Documenti declassificati dell' FBI raccontano come Bosch e Posada si vantarono pubblicamente, a Caracas, del 'successo' del complotto ed annunciarono, con alcuni giorni di anticipo, la fatale esplosione dell'aeroplano di Cubana che sarebbe avvenuto il 6 ottobre.
 


LA STESSA GIUSTIZIA CHE

SOGNA LIBERARE POSADA
 


Due anni dopo il crimine, Townley fu estradato, su richiesta dell' FBI, negli USA  — un trucco della CIA per recuperare e proteggere il suo agente — ed accedeva al programma di protezione dei testimoni. Dopo un soggiorno simbolico dietro le sbarre, vive ora negli USA, libero ed intoccabile.

Novo e Ross furono, nel frattanto, arrestati. Inizialmente condannati all' ergastolo, ricorsero la sentenza e nel giugno 1981— con uno di quei miracoli giudiziali dei quali la CIA ha il segreto — la Corte di Appello del Distretto Columbia annullò la sentenza. Unicamente Novo ebbe una pena minore a quattro anni e mezzo ma beneficiando di una detenzione anteriore, fu liberato dalla prigione di Danbury, Connecticut, il 17 dicembre 1981, pronto per intraprendere nuove cospirazioni assassine.

Paz e Suárez, creandosi un'altra identità con la complicità della mafia miamense per la quale continuavano ad eseguire 'contratti' riuscirono a sparire per quindici anni fino a che, al punto di essere oggetto del popolare programma televisivo America's most wanted (I più ricercati in Nordamerica), finalmente si arrivò alla loro cattura.

Paz, come oggi fanno
Santiago Álvarez ed Osvaldo Mitat, negoziò la sua situazione con la Procura e — un altro miracolo — ricevette una sentenza di 12 anni di prigione per essere liberato dopo... sette. Charco de Sangre Suárez fu arrestato in maniera simile, nel 1991, e negoziò... otto anni di prigione.

Tuttavia non avendo, allora, la cittadinanza nordamericana, entrambi gli uomini dovettero aspettare la loro fortuna nel centro di detenzione migratorio di Bradenton.

Più miracoli. Nel giugno 2001, la Corte Suprema decretò che non poteva detenersi, a tempo indeterminato, un immigrato. Fu allora che la Fondazione Nazionale Cubano Americana — quella stessa organizzazione terroristica che appoggiò sempre Luis Posada Carriles e che ora
José Antonio Llama accusa di averlo truffato in un acquisto di armi — mise il personale giuridico ed i suoi contatti privilegiati nella Casa Bianca per tirare fuori, rapidamente, i due terroristi dalla gabbia, ciò che avvenne il 15 agosto 2001 — meno di un mese prima del 9-11!

 

Nonostante essere incarcerato in territorio nordamericano, da un anno e mezzo, mai Luis Posada Carriles dovette rispondere alle domande dell' FBI relative a questo crimine terroristico e su molti altri.

 

Ci sarà davvero una guerra contro il terrorismo nel regno del clan Bush?